Ancora illa
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stavolta però l'ha fatta grossa e rischia di essere messa sul rogo dal popolo romanista
Sbatti la bufala in prima pagina
L'editoriale di Riccardo Luna da ilromanista.it
Una brutta storia. Alla fine sono riusciti a pubblicarla. Ora fanno finta di prendere le distanze, avvertono che forse è una bufala ma come godono. Fanno i paraculi, a Gente. Dicono, vi raccontiamo l’incredibile storia Totti-Vento. Il grande capitano della Roma che tradisce la bella promessa sposa a poche settimane dalle nozze. Con una velina di terz’ordine, poi. Spiattellano tutto, per filo e per segno, ma concludono dicendo che forse è una bufala. Per lavarsi la coscienza. Impossibile. Dovrebbero averla, una coscienza.
Questa è una storia che fa schifo. E che dimostra a che livello infimo sia arrivato ormai certo giornalismo, dove non si rispettano più neanche i valori più cari, un matrimonio imminente, la nascita di un bambino fra qualche mese. Niente conta nel nome di qualche copia venduta in più. Gli inglesi, che di un certo pettegolezzo sono maestri, dicono che queste storie di gossip sono come merda (scusate il termine, ma la storia questo è), merda nel ventilatore: tu ce la metti e poi vedi l’effetto che fa. Vero o falso che sia, tutti sparlano e tu ti sporchi. Uno schifo appunto.
LA protagonista di questo scoop, vero o falso che sia, è Flavia Vento. Voleva il suo nome su un giornale? Eccolo. Ha 28 anni e non se la fila più nessuno. Dev’essere un dramma per chi sperava di diventare famosa nello spettacolo dopo essere stata la valletta sotto vetro in un programma di Teo Mammucari di troppo tempo fa. Ha provato con la politica: prima con la Margherita ed è andata male, alle ultime Regionali con Forza Italia si è persino candidata ed è andata peggio. Ha preso poco più di venti voti. Venti. Neanche tutti i parenti l’hanno votata. Un dramma, no?
Nel frattempo le agenzie avevano battuto la sua denuncia per una presunta aggressione in strada mentre portava a spasso il cane all’Eur. Presunta perché poi al momento di sporgere denuncia la storia si è evaporata, diciamo così, e ancora oggi i giornali non hanno capito bene cosa accadde. Una cosa è certo, si parlò di Flavia Vento.
Ma non bastava per tornare nel grande giro, a Flavia Vento serviva qualcosa di grosso. Per esempio un grosso manager televisivo. Chi meglio di Lele Mora? Come, chi è Lele Mora? Andate a viale Mazzini a chiederlo. E’ un numero uno, l’agente di tanti big: Alla Rai raccontano che è uno che quando tratta i contratti dei suoi assistiti per farvi capire quanto è bravo vi dice: «Quanto tu andavi ancora a scuola guida, io avevo già rubato quaranta autoradio». Magari è solo una leggenda metropolitana, ma rende l’idea.
Lo sanno tutti, chi è Lele Mora. Per esempio lo sa Alessia Fabiani che grazie a lui dicono sia finita sulle copertine di tutti i settimanali di gossip in pieno scandalo Bettarini-Ventura. Ve li siete persi? Ve lo dico io che c’era scritto. C’era la Fabiani che diceva di essere andata a letto con Stefano Bettarini. I calciatori devono essere una fissa di Lele (dice di apprezzare Bobo Vieri). In breve, non solo per queste dichiarazioni, il matrimonio con la Ventura è andato a rotoli e naturalmente la Fabiani ha smentito tutto. «Mi hanno travisata». Vi ricorda qualcuno? A me sì, ma ve lo dico dopo.
Per montare un bel casino e ricordare al mondo che Flavia Vento esiste mancava ancora qualcosa. Una bella agenzia famosa per saper creare scoop fotografici. L’agenzia FC non aspetta altro. Sono loro che si incaricano di offrire a destra e manca le piccanti confessioni di Flavia Vento con Totti. Chiamano il miglior sito italiano di gossip, Dagospia, ma Roberto D’Agostino capisce l’antifona e chiude a questa storiaccia la porta del suo sito web: «Merda pura». Tradotto, è tutto finto.
Ma l’agenzia FC non molla. E bussa alla porta di Gente, il più venduto settimanale italiano, diffusione capillare nelle famiglie dell’Italietta. In realtà è un po’ in crisi da quando in edicola c’è Dipiù. Per rialzare la turatura servirebbe qualcosa di forte... Eccola! Qui la storia piace, la Vento viene convocata in redazione, racconta per filo e per segno di una serata in compagnia del capitano a metà marzo iniziata con un incontro casuale in un ristorante di Trastevere e finita in camera da letto di lei («Era così dolce»). Aggiunge da copione di aver sofferto, perché per lei un bacio è una cosa seria. Giura di aver sperato di piacergli davvero, al capitano nonostante tutto il mondo sappia dell’amore di Francesco per Ilary Blasi. E chiude con un capolavoro, degno di uno sceneggiatore: «Non sapevo che Ilary fosse incinta, la notizia è uscita dopo, altrimenti non avrei fatto quello che ho fatto». Ma c’è rimasta male. Per questo ha deciso di sparlare. Missione compiuta.
Ma a Gente titubano: vuoi vedere che è tutta una bufala? Intanto però la storia inizia a girare, Cesare Lanza, da gran signore, fa giochi di parole alla radio sulle virtù da scapolo di Totti, su qualche sito internet soffia il Vento della calunnia... Il settimanale berlusconiano Chi decide di sparare nel mucchio: dice solo che «c’è qualcosa» ma non entra nel merito. A Gente lo vengono a sapere e decidono di pubblicare tutto. Anche se la Vento alla fine ha deciso di non controfirmare l’intervista. Motivo? Solo per fare più casino e lasciare aperta la strada alla smentita. Puntualmente arrivata ma inutile.
Non è finita. L’altro ieri, con i settimanali già stampati, l’agenzia Ansa avrebbe ricevuto grandi pressioni per rilanciare lo scoop dell’estate. No grazie, hanno risposto, neanche una riga. Ma ieri la monnezza è arrivata in edicola. Sconcerto nello staff di Totti. Doppio sconcerto al vertice della Roma. Ci ha detto un dirigente: «Vuoi vedere che è una manovra di Berlusconi per portarlo via da qui?». Ci ha detto un amico del capitano: «Vuoi vedere che è una manovra di Berlusconi per portarlo via da qui?». Se è una manovra io non l’ho capita, non posso dirlo. Certo la Vento si è candidata ad aprile con Forza Italia e Lele Mora di Berlusconi dice: «Lui ti incanta quando parla. È una persona di una carineria introvabile, un uomo molto intelligente». Già, molto.
Ma mi sembra fantacalcio immaginare una strategia del Milan per prendersi il capitano tentando di rovinargli la vita privata. Quello che è certo è che a Totti in questo periodo non ne va bene una. E che davanti ad un uomo che si sta per sposare e che sta per diventare padre, un giornalismo con un briciolo di coscienza forse si sarebbe fermato a riflettere. Ma questi devono vendere copie. E allora via col frullatore.