IL 24/5 DAOLIO SCRIVEVA
VOLATILITA'
Rispetto alla scorsa settimana, la volatilità statistica dell'indice e la volatilità implicita nei prezzi delle opzioni hanno fatto un nuovo progresso, portandosi entrambi in area 21%.
Questo aumento è significativo, in quanto la volatilità esce, dopo circa 3 anni, dal range compreso tra quota 6/7% e quota 16/17%, lasciando aperta la possibilità che nei mesi a venire si abbiano medie più vicine a quelle storiche, attorno al 25%, e che la lunga fase di bassa volatilità possa essere
vicina al termine.
Da notare anche come questo aumento si sia scaricato, al momento , solo sulle opzioni con scadenza giugno, per le quali troviamo valori attorno al 21%, per le call, e al 23%, per le put. Sulle scadenze successive, i prezzi sono aumentati, ma in misura molto inferiore.
In altre parole il mercato sembra confidare in un riassorbimento, nei prossimi mesi, della volatilità, e in un ritorno alle medie cui ci siamo abituati dal 2003. In ogni caso al momento sembra presentarsi una buona opportunità di spread di calendario: comprare volatilità a 6 mesi e vendere a 1 mese potrebbe rivelarsi una strategia vincente.
OPEN INTEREST
L'open interest, nelle ultime sedute. è andato calando, dimostrando che gli operatori hanno preferito chiudere parte delle posizioni esistenti, in attesa che la situazione si normalizzi. Il differenziale di o.i. rimane ampiamente favorevole alle put, a dimostrazione che tutto sommato c'è ancora chi crede che la attuale correzione dei mercati azionari si destinata a ricomporsi, come sempre è accaduto nei tre anni appena trascorsi.
La forte discesa dell'indice delle sedute più recenti ha comportato certamente la sistemazione di molte posizioni, con chiusura di put vendute su basi divenute troppo in the money, e la contestuale riapertura su basi più basse. Contestualmente, i buoni prezzi delle call hanno probabilmente invogliato gli operatori anche alla vendita, confidando che un eventuale rimbalzo sarebbe accompagnato da una nuova diminuzione di volatilità e di prezzi.
VOLUMI
Nelle ultime sedute abbiamo avuto un fortissimo incremento di volumi, in particolare per le put.
Tutta la attività svolta su queste opzioni ,come detto, è stata probabilmente generata dalla necessità, in parte, di chiudere posizioni divenute troppo pericolose,
e in parte di riaprirne di nuove, su basi inferiori. Tuttavia non abbiamo assistito ad una chiusura massiccia di posizioni, come testimonia l'andamento dell'open interest, che è calato, ma in maniera ridotta. Quindi vi è ancora una certa compiacenza, sul mercato, e probabilmente molti confidano un prossimo rimbalzo.
PREVISIONI PER L'INDICE SPMIB40
Gli indici azionari stanno cercando un supporto per fermare la caduta: la situazione appare ancora molto fragile, ma emergono anche segnali di un possibile prossimo rimbalzo.
In un contesto di elevata volatilità, possiamo attenderci una fase di assestamento un in un range piuttosto ampio, e non si può escludere che i minimi di inizio settimana in area 35200 siano presto ritoccati. Tuttavia assegniamo qualche probabilità alla possibilità che, dopo una fase di assestamento tra quota 34500 e quota 36500, l'indice possa ritentare lentamente la scalata in zona 37000, dove si presenta una ostica resistenza. In sintesi ci attendiamo ancora per qualche tempo, forse una settimana o due, di fase laterale, e poi un recupero.
Buona giornata