unicomistero
HIC ET NUNC
Equitae Sim su Tamburi:
Elevata qualità = basso rischio. Il portafoglio titoli quotati include – tra le altre– numerose società leder mondiali nel
proprio settore (Amplifon, Bolzoni, Datalogic, Interpump, Prysmian, Intercos Group); società che nel FY12, hanno
raggiunto un Ebitda margin medio del 16% circa. L’operazione Roche Bobois rientra nella strategia di continuare ad
investire nella società di elevato standing qualitativo (vedi pag 12 del bilancio d’esercizio). Da sottolineare che il valore
delle sole società quotate a fine aprile era di circa 70-€80 mln. Concreta appare inoltre la possibilità di realizzare
significativi capital gains dalla vendita di alcune partecipate non quotate: secondo rumors di stampa M. Borletti,
insieme a Qia, il fondo di investimento di Hamad bin Khalifa Al-Thani, avrebbe presentato un’offerta per acquistare
Printemps per €1.8-2.0 mld. (che significherebbe una plusvalenza per TIP di circa 40-50 mln, vale a dire €0.40 per
azione). Inoltre, sempre secondo la stampa, M. Borletti avrebbe sostenuto che gli investitori di Borletti Group
sarebbero stati in grado di vedere moltiplicato per 5x il proprio investimento.
TP €2.3, BUY rating e medium risk invariati. L’aggiornamento del portafoglio evidenzia un risultato di €2.0 per
azione (da €1.92) al netto delle azioni proprie. Al fine di tenere conto del valore degli intangibles (il network degli
azionisti, il network internazione di advisory, gli skills del management etc), abbiamo prudenzialmente applicato un
premio del 15% al nostro equity value, raggiungendo €2.3 per azione (da €2.2). Dalla quotazione TIP ha rivolto una
grande attenzione ai propri azionisti, distribuendo in totale circa €35 mln, che significa un total return 2010-12 del 35%
(10.5% composto l’anno). Nello stesso periodo l’indice FTSE Mib ha subìto una perdita del 24%. Crediamo che
l’investimento in TIP possa essere assimilato a quello di un fondo total return, con il vantaggio di poter avere un
supplemento di rendimento (extra yield), derivante dai possibili capital gains sulle società non quotate, ma con un
“extra-rischio” decisamente inferiore al rendimento offerto non solo da analoghe attività con il medesimo grado di
rischio ma, come abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi, anche dei titoli “risk free”, grazie anche all’ottimo mix degli
assets intangibles.
Elevata qualità = basso rischio. Il portafoglio titoli quotati include – tra le altre– numerose società leder mondiali nel
proprio settore (Amplifon, Bolzoni, Datalogic, Interpump, Prysmian, Intercos Group); società che nel FY12, hanno
raggiunto un Ebitda margin medio del 16% circa. L’operazione Roche Bobois rientra nella strategia di continuare ad
investire nella società di elevato standing qualitativo (vedi pag 12 del bilancio d’esercizio). Da sottolineare che il valore
delle sole società quotate a fine aprile era di circa 70-€80 mln. Concreta appare inoltre la possibilità di realizzare
significativi capital gains dalla vendita di alcune partecipate non quotate: secondo rumors di stampa M. Borletti,
insieme a Qia, il fondo di investimento di Hamad bin Khalifa Al-Thani, avrebbe presentato un’offerta per acquistare
Printemps per €1.8-2.0 mld. (che significherebbe una plusvalenza per TIP di circa 40-50 mln, vale a dire €0.40 per
azione). Inoltre, sempre secondo la stampa, M. Borletti avrebbe sostenuto che gli investitori di Borletti Group
sarebbero stati in grado di vedere moltiplicato per 5x il proprio investimento.
TP €2.3, BUY rating e medium risk invariati. L’aggiornamento del portafoglio evidenzia un risultato di €2.0 per
azione (da €1.92) al netto delle azioni proprie. Al fine di tenere conto del valore degli intangibles (il network degli
azionisti, il network internazione di advisory, gli skills del management etc), abbiamo prudenzialmente applicato un
premio del 15% al nostro equity value, raggiungendo €2.3 per azione (da €2.2). Dalla quotazione TIP ha rivolto una
grande attenzione ai propri azionisti, distribuendo in totale circa €35 mln, che significa un total return 2010-12 del 35%
(10.5% composto l’anno). Nello stesso periodo l’indice FTSE Mib ha subìto una perdita del 24%. Crediamo che
l’investimento in TIP possa essere assimilato a quello di un fondo total return, con il vantaggio di poter avere un
supplemento di rendimento (extra yield), derivante dai possibili capital gains sulle società non quotate, ma con un
“extra-rischio” decisamente inferiore al rendimento offerto non solo da analoghe attività con il medesimo grado di
rischio ma, come abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi, anche dei titoli “risk free”, grazie anche all’ottimo mix degli
assets intangibles.