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Il ministro clini: "Sviluppi impensabili dalle rinnovabili"
29-11-2011 Il ministro dell’Ambiente puntualizza su nucleare e rinnovabili: "Non esistono prospettive per realizzare impianti nucleari in Italia nei prossimi anni, la vera sfida sono le rinnovabili"
Il neoministro dell'Ambiente Corrado Clini Presa d’atto del risultato referendario e sviluppo delle rinnovabili.
«Il risultato del Referendum sul nucleare è molto chiaro: non credo ci sia una prospettiva per realizzare impianti in Italia nei prossimi anni. Resta comunque il fatto che il nucleare è una tecnologia ancora presente a livello mondiale, il mio auspicio è quello che l'Italia continui a fare parte del gruppo dei paesi che partecipano alla ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie, anche nel nucleare. Però credo che la partita piú importante, la sfida piú promettente e interessante, è quella degli investimenti nelle nuove energie rinnovabili». Puntualizza così la propria posizione il neo-ministro dell'Ambiente, Corrado Clini durate un suo intervento a Sky Tg24.
«L'energia solare- spiega Clini- ha un potenziale enorme di sviluppo e io credo che l'Italia debba fare la sua parte, in un mercato mondiale che è diventato molto competitivo su questo versante. Immagino che le fonti rinnovabili, entro il prossimo decennio, avranno un'evoluzione simile a quella che c'è stata nei sistemi della comunicazione alla fine degli Anni 90, quando il mondo è completamente cambiato con tecnologie che non erano immaginabili qualche anno prima. Dobbiamo essere parte di questa scommessa. In questo senso, gli incentivi per le fonti rinnovabili, che fino ad oggi sono stati prevalentemente finalizzati al consumo, dovrebbero, in una parte importante, essere dedicati a investimenti per ricerca e sviluppo». (s.f.)
29-11-2011 Il ministro dell’Ambiente puntualizza su nucleare e rinnovabili: "Non esistono prospettive per realizzare impianti nucleari in Italia nei prossimi anni, la vera sfida sono le rinnovabili"
Il neoministro dell'Ambiente Corrado Clini Presa d’atto del risultato referendario e sviluppo delle rinnovabili.
«Il risultato del Referendum sul nucleare è molto chiaro: non credo ci sia una prospettiva per realizzare impianti in Italia nei prossimi anni. Resta comunque il fatto che il nucleare è una tecnologia ancora presente a livello mondiale, il mio auspicio è quello che l'Italia continui a fare parte del gruppo dei paesi che partecipano alla ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie, anche nel nucleare. Però credo che la partita piú importante, la sfida piú promettente e interessante, è quella degli investimenti nelle nuove energie rinnovabili». Puntualizza così la propria posizione il neo-ministro dell'Ambiente, Corrado Clini durate un suo intervento a Sky Tg24.
«L'energia solare- spiega Clini- ha un potenziale enorme di sviluppo e io credo che l'Italia debba fare la sua parte, in un mercato mondiale che è diventato molto competitivo su questo versante. Immagino che le fonti rinnovabili, entro il prossimo decennio, avranno un'evoluzione simile a quella che c'è stata nei sistemi della comunicazione alla fine degli Anni 90, quando il mondo è completamente cambiato con tecnologie che non erano immaginabili qualche anno prima. Dobbiamo essere parte di questa scommessa. In questo senso, gli incentivi per le fonti rinnovabili, che fino ad oggi sono stati prevalentemente finalizzati al consumo, dovrebbero, in una parte importante, essere dedicati a investimenti per ricerca e sviluppo». (s.f.)