Ossignùr...
A parte che può essere concepibile, da menti illuminate quali la tua, un capitalismo regolato (anche pesantemente)
con regole sbagliate... ma tu vedi tutto o
bianco o
nero, o fingi sapendo di fingere? E se tua moglie ti scoprisse?
A questo punto va introdotto il tema della Gamma Dinamica.
In pratica, da quanto ho capìto io che non sono un fisico/ottico, se tu hai una macchina fotografica il cui sensore produce pixel che possono assumere il valore
bianco o il valore
nero, la tua dynamic range è pari a uno. Noialtri diciamo "uno stop".
Una macchina un po' più evoluta arriverebbe a due stop di Gamma Dinamica se riuscisse a catturare bianco, grigio e nero.
Una macchina ancòr più avanzata, proseguendo, potrebbe arrivare a 5 stop: bianco, grigio chiaro, grigio medio, grigio scuro, nero.
Il controverso sito DXOMark, quello secondo cui i recenti sensori Nikon sono tutti migliori dei recenti sensori Canon, dice che la mia obsoleta 5D "classic" ha una DR di 11,1 stop, mentre la sua attuale prestigiosa evoluzione (5D Mark III) ne ha 11,7 (vedasi allegato).
All'atto pratico, nulla vieta di usare una macchina fotografica con una DR bassa, scattare 3 o 5 foto (diversamente ottimizzate per catturare le parti luminose e quelle scure della scena), e poi fonderle con gli appositi programmi.
Oppure di fregarsene, ché tanto non saranno certo i limiti tecnici a far dei fotografi amatoriali dei fotografi scarsi.
Comunque, un paio di foto che ho osato proporre nella sezione "critiche e commenti", per la prima volta, non sono state stroncate dai recensori dell'apposito forum.
Ciò può significare che:
1) la competenza dei recensori è calata?
2) il sole svizzero da F/8 in poi viene bene a prescindere?
3) l'obiettivo 17-40mm regge il flare in modo lodevole, pur costando ben meno di mille euro?
4) ho pagato un capriolo per lasciare delle orme che diano ad un'immagine una direzione che lo sguardo del lettore segue (Michael Freeman, ""L'occhio del fotografo")?
Pontresina - Roseg (Svizzera): ponte di pasqua 2013 (special guest: Flare) - Pagina 1 | 11-04-2013 18:27:48 | Canon Club Italia Forum
Il che, naturalmente, ci porta a chiederci "esiste un modo corretto e oggettivo per misurare l'effetto a medio/lungo termine di riforme economiche o fiscali"? Thatcher, Reagan, Ollànd, Craxi... e magari anche riforme pensate ma non (ancòra) sperimentate: BeppeGrillo,
Gipa, Stormfront... [ma che cerchie di amici ha 'sto
Gipa?

]
Occupazione, inflazione, inquinamento, sperequazioni sociali, arbitraggi regolamentari, corruzione, evasione, bilancia commerciale, deficit pubblico, pil (e almeno altre 11,1 variabili) possono essere scelte, misurate affidabilmente e messe in un sistema di equazioni che ci dica se l'opzione X funziona
complessivamente meglio dell'opzione Y?
Il tutto, naturalmente, isolando il sistema in modo che, se l'opzione X è stata posta in essere in un sistema economico nell'anno 200Z e l'opzione Y è stata realizzata in un altro sistema economico nell'anno 200K (e gli shock esogeni sono stati diversi in quegli anni), il nostro sistema di calcolo escluda le distorsioni?
E trovando un numero corretto di anni in cui valutare gli effetti?
Ed escludendo le variabili culturali (es. un aumento di tasse, o l'introduzione di una norma restrittiva, in una popolazione neolatina potrebbe avere impatti macroeconomici e sociali diversi rispetto alla stessa variazione operata in Scandinavia)?
La risposta è facile, questa volta.
E' binaria.
E' No.
Questo thread è del tutto vano, salvo quando va off-topic.