Eh, caro Fernando'S, mi sa che getti perle ai porci: anch'io ho provato reiteratamente, negli ultimi due anni, a fare conoscere alla vergine platea di InvestireOggi questa splendida opera d'arte (e anche il sequel :
http://www.investireoggi.it/forum/3244811-post4.html ).
M'aspettavo, ragionevolmente, calorosi ringraziamenti e conferimenti di solenni onoreficenze, quali - a titolo esemplificativo ma non esaustivo - la carica di moderatore a vita nonché lo jus primae noctis sulle forumiste neoiscritte.
Ebbene, nulla di tutto ciò: le vacue masse forumistiche m'hanno snobbato.
Credo che sia stata colpa degl'infiltrati nel forum, come direbbe Sua Santità BeppeGrillo.
Peggio per le masse forumistiche.
Tornando in tema "mercati esteri": negli anni '70, in occidente, oltre alle permanenti cospicue ("afro") e ai pantaloni a zampa d'elefante (e alla Disco e "I guerrieri della Notte" e gli Abba e altre cosine un po' OffTopic), ci fu un'altra moda, economicamente parlando: la stagflazione / stagflation.
E quindi mi chiedo: l'allentamento dei cordoni della borsa monetaria recentemente deciso dai giapponesi porterà necessariamente alla ripresa economica, o c'è il rischio gli effetti siano un'economia comunque asfittica con, in più, un po' d'inflazione?
E poi: mentre il capitalismo è combattuto tra una pressione all'aumento dei profitti che determinerebbe l'aumento dei prezzi, e una pressione concorrenziale (dove c'è) che li abbasserebbe, ebbene, il comunismo è inflattivo o deflattivo, ideologic-tendenzialmente?