Telecom Italia (TIT) Telecom: iniziano le danze.

bah
tutti convinti che telecom venda TIm Italia mentre per me ha trovato l'acquirente di TIM BRAZIL
aveva già tentato di vendere la società con l'IPO andata male
adesso
avrà trovato l'acquirente

situazione analoga a Tyre

però
mai dire banzai
:P
 
Telecom, Tronchetti svela i piani

da Repubblica.it:

[LINK:4a49046c0f]Tit[/LINK:4a49046c0f], Tronchetti svela i piani

MILANO - Ha lasciato correre per tutta l'estate il sogno della grande alleanza con Rupert Murdoch. E quando Marco Tronchetti Provera insieme a Carlo Buora e Riccardo Ruggiero inseguito dai fotografi è volato in Grecia per incontrare su un lussuoso yacht il tycoon australiano tutti pensavano a un grande accordo per rendere la Telecom più forte sui mercati internazionali. Invece dietro il fumo mediatico di quegli incontri è apparsa improvvisamente una necessità incombente: salvare il gruppo telefonico e in particolar modo le scatole societarie che stanno a monte della catena, Olimpia e Pirelli.

A dire il vero non è facile immaginare con quali parole Tronchetti Provera spiegherà questo pomeriggio a 20 consiglieri sbigottiti l'inversione a U che il gruppo si appresta a compiere. La vendita all'asta della Tim, la prima società di telefonia mobile in Italia e fin dalla sua nascita a controllo tutto italiano.

Poi un accordo commerciale (non la grande alleanza) con Murdoch su film e sport da veicolare attraverso Alice, il portale di banda larga della Telecom. E la trasformazione, da realizzare nel tempo, della prima società telefonica italiana in una "Media company". Una definizione coniata dai mercati finanziari e che sta a indicare una società che opera nel più allargato campo dei media, dai giornali alla tv, che possono essere distribuiti su diverse piattaforme, da Internet al satellite.

Qualcuno si domanderà come mai Tronchetti Provera vuol improvvisamente diventare un grande editore multimediale invece che continuare a occuparsi di cellulari, la vera gallina dalle uova d'oro degli ultimi dieci anni. La risposta viene più dalla finanza che dall'industria. Le Borse mondiali non apprezzano più come un tempo le società di telecomunicazioni.

Preferiscono le Media company perché ritengono che abbiano più prospettive di sviluppo e dunque gli investitori di tutto il mondo sono disposti a pagarle di più. Tronchetti Provera non poteva più ignorare tutto questo. La grande fusione tra la telefonia fissa e quella mobile, annunciata con grande enfasi meno di due anni fa, e realizzata nei mesi successivi, si è dimostrata controproducente. Le sinergie da "convergenza" sono sempre apparse poca cosa agli analisti finanziari.

Le offerte commerciali integrate fisso-mobile sono state frenate dall'authority. Il risparmio di costi limitato. E la Borsa, dal momento dell'annuncio, non ha fatto altro che penalizzare l'integrazione, così come ha fatto con tutte le altre società di tlc europee. La caduta del titolo Telecom di quest'estate, fino a poco più di 2 euro, ha infine messo nell'angolo il manager-azionista succeduto a Leopoldo Pirelli al vertice della Bicocca dopo il fallimento dell'operazione Continental.

L'investimento compiuto cinque anni fa, sull'onda della grande liquidità incassata dalla vendita di alcuni brevetti, si stava distruggendo e la Olimpia, come la Hopa di Emilio Gnutti nel 2001, rischiava di avvitarsi se il valore della Telecom fosse sceso ancora, sotto la soglia dei due euro.

Per sparigliare le carte e rimettersi al centro del gioco Tronchetti Provera ha deciso per la soluzione estrema: vendita di Tim e scorporo della rete di telefonia fissa per venire incontro alle richieste dell'authority. E' la soluzione che permette di risolvere d'un botto i problemi finanziari di Pirelli, ma che probabilmente priverà l'Italia del primo gestore di telefonia mobile. La Tim verrà infatti acquistata o da un grosso operatore straniero, come Deutsche Telekom, France Telecom, Telefonica o da un consorzio di fondi di "private equity" che per mestiere comprano, valorizzano e dopo cinque anni rivendono per realizzare una ricca plusvalenza.

Il fatto più anomalo di tutta questa rivoluzione che sta per abbattersi sulla prima società del paese per capitalizzazione di Borsa è che ne sono a conoscenza solo Tronchetti Provera e i due amministratori delegati. Il consiglio di amministrazione oggi si aspettava di valutare i risultati semestrali e di fare il punto sulla convergenza tra fisso e mobile ma dai giornali hanno appreso una realtà diversa. Il presidente della Consob Lamberto Cardia, che ha incontrato ieri a Milano proprio Tronchetti Provera, ha ottenuto soltanto una scarna nota in cui il gruppo ammette che nella riunione di oggi pomeriggio si parlerà anche "di riorganizzazione delle attività fisse e mobili". E come conseguenza stamattina i titoli saranno sospesi dalle contrattazioni di Borsa in attesa di avere informazioni più dettagliate. Anche se non potrà essere il cda odierno a varare un riassetto di tale portata. I 10 consiglieri indipendenti, si spera, vorranno chiedere ampie spiegazioni su un'inversione a U così clamorosa e approfondimenti sulle prospettive della media company oltre al significato del pittoresco incontro con Murdoch.


11/09/2006 - 07:30
 
NEWS
Telecom I.: ecco le linee del riassetto, via subito Tim Brasile (fonti) -2-

MILANO (MF-DJ)--Saranno due le linee principali del riassetto del gruppo Telecom I. che verranno illustrate oggi nel Cda in programma nel primo pomeriggio, secondo quanto appreso da Mf Dow Jones da fonti vicine al dossier. Il Cda affrontera' lo scorporo di Tim e della rete. Una volta perfezionato lo scorporo delle due societa', che consentira' una loro maggiore valorizzazione oltre che una migliore focalizzazione strategica, per le due societa' si potrebbe prospettare la quotazione. Per entrambe verra' preso in considerazione l'ingresso di un nuovo socio, che per Tim sara' molto probabilmente un fondo di private equity mentre per la societa' "dell'ultimo miglio" dovrebbe trattarsi di un socio istituzionale. Da un punto di vista delle cessioni, proseguono le fonti, nel brevissimo termine, verra' disposta la vendita di Tim Brasile, l'unica operazione di cessione che appare certa al momento, per la quale sembra siano gia' in corso trattative con Telefonica. Mcn/glm (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. September 11, 2006 04:52 ET (08:52 GMT)


a me me pareva assai strano
però
 
tontolina ha scritto:
NEWS
Telecom I.: ecco le linee del riassetto, via subito Tim Brasile (fonti) -2-

MILANO (MF-DJ)--Saranno due le linee principali del riassetto del gruppo Telecom I. che verranno illustrate oggi nel Cda in programma nel primo pomeriggio, secondo quanto appreso da Mf Dow Jones da fonti vicine al dossier. Il Cda affrontera' lo scorporo di Tim e della rete. Una volta perfezionato lo scorporo delle due societa', che consentira' una loro maggiore valorizzazione oltre che una migliore focalizzazione strategica, per le due societa' si potrebbe prospettare la quotazione. Per entrambe verra' preso in considerazione l'ingresso di un nuovo socio, che per Tim sara' molto probabilmente un fondo di private equity mentre per la societa' "dell'ultimo miglio" dovrebbe trattarsi di un socio istituzionale. Da un punto di vista delle cessioni, proseguono le fonti, nel brevissimo termine, verra' disposta la vendita di Tim Brasile, l'unica operazione di cessione che appare certa al momento, per la quale sembra siano gia' in corso trattative con Telefonica. Mcn/glm (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. September 11, 2006 04:52 ET (08:52 GMT)


a me me pareva assai strano
però

se è così allora scommetto che gran parte del debito sarà scaricato su TIM, è stata ritirata a 4,80 se non sbaglio vediamo a quanto la piazzano...
 
dodoale ha scritto:
se è così allora scommetto che gran parte del debito sarà scaricato su TIM, è stata ritirata a 4,80 se non sbaglio vediamo a quanto la piazzano...

Proprio adesso ho appena finito di parlare con il commerciale TIM dell'azienda dove lavoro (abbiamo giusto 5 minuti fa abbandonato vodafone per passare tutte le sim in TIM :cool: :-o ....e il mio contributo è stato determinante :cool: :D ).

Giravano voci da tempo in Tim che Telecom voleva venderla....e le voci che lui mi ha riportato vanno nella direzione da te detta: accollo su TIM di buona parte dei debiti Telecom....
 
dodoale ha scritto:
se è così allora scommetto che gran parte del debito sarà scaricato su TIM, è stata ritirata a 4,80 se non sbaglio vediamo a quanto la piazzano...
Tim Brazil NON è Tim Italia
in vendita è tim Brazil per 6 miliardi
 
fanno lo spin off della rete
almeno dopo tanto chiacchierare è quello che ho capito

telecom si divide in due
mobile e rete

e fisso?
ma quello è stato integrato con il mobile

scommettiamo :D :V :D :V
 
TELECOM: I MILLE RIBALTONI DELL'EX COLOSSO PUBBLICO / ANSA
DA PRIVATIZZAZIONE '97 A SCALATA COLANINNO, FINO A TRONCHETTI


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11 Settembre 2006 19:28 ROMA (ANSA)

(ANSA) - ROMA, 11 set - Telecom Italia cambia ancora volto. Negli ultimi dieci anni i terremoti all'interno del gruppo sono stati continui, dalla privatizzazione dell'autunno 1997 alla scalata di Olivetti, fino all'era Tronchetti e all'accorciamento della catena di controllo che ha fatto sparire lo storico marchio piemontese, al matrimonio fisso-mobile, durato circa un anno e mezzo, prima del dietro-front di questa sera. Ecco una cronistoria degli ultimi 10 anni di Telecom Italia. - 20 OTTOBRE 1997 - Si apre l'offerta pubblica di vendita di Telecom. Il prezzo per gli investitori privati è di 10.908 lire per azione. Il collocamento, chiuso il 24 ottobre, frutta alle casse dello Stato 26.000 miliardi di lire. - 19 NOVEMBRE 1998 - Dopo un rapido susseguirsi di presidenti e ad ai vertici arriva Franco Bernabé. - 20 FEBBRAIO 1999 - la Olivetti e la Tecnost di Roberto Colaninno, già nel settore delle telecomunicazioni con Omnitel e Infostrada (queste ultime due cedute in seguito alla tedesca Mannesmann), lanciano una offerta pubblica d'acquisto e scambio riuscendo ad ottenere, dopo un braccio di ferro con Bernabé, il controllo della società, con una quota del 52%. - 28 GIUGNO 1999 - Roberto Colaninno è il nuovo presidente e amministratore delegato di Telecom Italia. - 28 LUGLIO 2001 - Pirelli ed Edizione Holding, attraverso Olimpia, rilevano il 100% della partecipazione della finanziaria lussemburghese Bell in Olivetti, pari a circa il 23% della società che controlla Telecom Italia: finisce così l'era Colaninno. Il giorno dopo sul ponte di comando vengono chiamati Enrico Bondi e Carlo Buora. - 28 SETTEMBRE 2001 - In Olimpia, come annunciato dallo stesso Tronchetti all'indomani dell'acquisto, entrano anche Unicredit e Banca Intesa. - 14 FEBBRAIO 2002 - Tronchetti detta le sue parole d'ordine: "fare di Telecom l' azienda leader tra le società di tlc in Europa" e ridurre la catena di controllo del gruppo Olivetti-Telecom. - 30 AGOSTO 2002 - Bondi lascia Telecom per la Premafin. - 5 SETTEMBRE 2002 - Riccardo Ruggiero entra in cda al posto di Bondi e viene nominato amministratore delegato per la telefonia fissa. - 9 DICEMBRE 2002 - Lo Stato, dopo 70 anni, esce dai telefoni. Il Tesoro annuncia di aver ceduto la quota residua ancora detenuta in Telecom Italia, pari al 3,5% delle azioni ordinarie e allo 0,7% di quelle risparmio. - 19 DICEMBRE 2002 - Emilio Gnutti, socio di Colaninno ai tempi della scalata a Olivetti, ritorna nel colosso telefonico. Hopa entra in Olimpia con una quota del 16%. - 12 MARZO 2003 - Tronchetti squarcia il velo sui piani di accorciamento della catena di controllo. Si profila la fusione di Telecom Italia nella controllante Olivetti e la nascita di una nuova società che si chiamerà Telecom Italia: sparirà così il marchio storico Olivetti. - 11 GIUGNO 2003 - Telecom cede la sua quota del 61,5% di Seat Pagine Gialle. - 4 AGOSTO 2003 - Si chiude la fusione di Telecom Italia in Olivetti. In Borsa cominciano le negoziazioni delle azioni di Telecom Italia, la società nata dalla fusione. - 3 GENNAIO 2005 - Telecom Italia lancia un'opa da 14,5 miliardi di euro sulla controllata Tim. L'offerta si chiude il 21 gennaio con l'ulteriore accorciamento della catena di controllo voluto da Tronchetti. L'obiettivo della fusione è quello di contenere con i profitti di Tim il debito della capogruppo. - 10 AGOSTO 2005 - Telecom cede la controllata Tim Perù. E' una delle numerose dismissioni estere concluse dalla società per ridurre l'indebitamento. - 4 GENNAIO 2006 - Per motivi di salute Emilio Gnutti lascia Olimpia ed esce definitivamente dal gruppo. Il finanziere bresciano è travolto dallo scandalo Antonveneta. Ora bisognerà decidere il destino dei rapporti tra Hopa, orfana di Gnutti, e Olimpia, di cui la finanziaria detiene il 16%. - 6 FEBBRAIO 2006 - I soci di Olimpia inviano una disdetta dei patti che li legano a Hopa. La società sarà liquidata in denaro. - 27-28 MARZO 2006 - Banca Intesa prima e Unicredito poi escono dai patti di Olimpia. - 7 SETTEMBRE 2006 - A largo dell'isola di Zante, sul megayacht del magnate australiano Rupert Murduch, Tronchetti Provera incontra il patron di Sky. Sul tavolo il possibile accordo sui contenuti. - 11 SETTEMBRE 2006 - A un anno e mezzo dalla fusione, Tronchetti annuncia in cda lo scorporo e la societarizzazione di Tim. Ancora una volta, l'obiettivo dell'operazione è quello di ridurre il debito di Telecom Italia salito nel primo semestre 2006 a 41,3 miliardi.(ANSA).
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=405527




insomma i debiti ci sono tutti e sempre tanti
mentre gli utili calano
 
a 103/104 la comprerò volentieri :)

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