Ignatius
sfumature di grigio
Per vicissitudini che è superfluo narrare, questa domenica abbiamo fatto una sorta di tardivo pranzo pasquale in famiglia.
Giocavano in casa la moglie, una figlia, la bianca cagna ed io.
Ospitavamo mio cognato con un figlio M., una figlia S., il relativo ragazzo A. Ed un'amica.
Mio nipote M. aveva detto a mia figlia, in precedenza, che il ragazzo della sorella è omofobo.
Io non ho niente contro gli eterosessuali: financo io, fino a prova contraria, sono straight. Però gli omofobi fanno parte di una delle 386 categorie dell'umanità che mi stanno sulle balle.
Ho pertanto messo a punto la sperimentazione di una terapia anti-omobobica, se non addirittura gender-disneyan-omosessualizzante.
A basso volume, in modo che agisse sul subconscio, lo stereo di casa (Yamaha, naturalmente) ha trasmesso una playlist di Spotify che avevo appena predisposto. Qualche cosiddetta "icona gay", un po' di Tiziano Ferro, Bronski Beat, Village People...
I primi risultati sperimentali sono promettenti: durante la somministrazione, il giovane A. è sembrato una ragazzo normale (quando abbiamo giuocato a taboo, dopo pranzo, non sapeva cosa fosse un drappo), e non ha pronunziato alcuna battuta o espressione omofobica.
Essendo una terapia sperimentale, non so se occorra un richiamo e, in questo caso, ogni quanto tempo occorra ripetere la somministrazione.
Vi terrò aggiornàti.
Se avete qualche suggerimento su brani da aggiungere alla playlist, fatemi sapere, amiche ed amici di InvestireOggi.
Giocavano in casa la moglie, una figlia, la bianca cagna ed io.
Ospitavamo mio cognato con un figlio M., una figlia S., il relativo ragazzo A. Ed un'amica.
Mio nipote M. aveva detto a mia figlia, in precedenza, che il ragazzo della sorella è omofobo.
Io non ho niente contro gli eterosessuali: financo io, fino a prova contraria, sono straight. Però gli omofobi fanno parte di una delle 386 categorie dell'umanità che mi stanno sulle balle.
Ho pertanto messo a punto la sperimentazione di una terapia anti-omobobica, se non addirittura gender-disneyan-omosessualizzante.
A basso volume, in modo che agisse sul subconscio, lo stereo di casa (Yamaha, naturalmente) ha trasmesso una playlist di Spotify che avevo appena predisposto. Qualche cosiddetta "icona gay", un po' di Tiziano Ferro, Bronski Beat, Village People...
I primi risultati sperimentali sono promettenti: durante la somministrazione, il giovane A. è sembrato una ragazzo normale (quando abbiamo giuocato a taboo, dopo pranzo, non sapeva cosa fosse un drappo), e non ha pronunziato alcuna battuta o espressione omofobica.
Essendo una terapia sperimentale, non so se occorra un richiamo e, in questo caso, ogni quanto tempo occorra ripetere la somministrazione.
Vi terrò aggiornàti.
Se avete qualche suggerimento su brani da aggiungere alla playlist, fatemi sapere, amiche ed amici di InvestireOggi.