TIM (TIM) tim
- Creatore Discussione aldiladellaldiqua
- Data di Inizio
aldiladellaldiqua
THE REAL MATRIX is ECONOMIC
buona reazione, chiudo ma solo xchè in g cioè senza un motivo valivo per uscire, buon prosieguo a chi resta (Per chi resta non sarebbe male articolare qlc opzione: es vendendo call: Ciò comporta vendere call care, incassando un bel premio. Se sale gainate ancora, fino allo strike della isocall vend. Incassate anche il premio, che in ogni caso rimane v) Se scende il premio della call attutirà la discesa.. per saperne di più si rimanda alle pagine gialle Scherzo mi prendo un po in giro da solo :festa:
Aikman
Forumer attivo
da http://www.corrieredeititoli.com/TIM.html
"Il titolo TIM prosegue nel movimento laterale di medio termine. Avevamo indicato quattro mesi fa la fascia di prezzo intorno ai 4,30 euro come interessante per effettuare acquisti ed il titolo ha fatto segnare due minimi proprio intorno a quei valori: 4,20 euro circa a metà agosto e 4,30 circa a fine settembre. In entrambi i casi dai prezzi suddetti sono partiti movimenti al rialzo, il più recente dei quali ha portato TIM al massimo di 4,75 euro nella seduta di ieri.
Sul fronte societario i dati di bilancio sono buoni ma non straordinari e il titolo sembra adattarsi sempre più alla definizione anglosassone di “cash cow”: una mucca da mungere il più possibile da parte degli azionisti, nella fattispecie Telecom Italia, affamata di liquidità per ridurre il debito della controllante.
Da questo punto di vista possiamo essere certi che la politica di distribuzione di corposi dividendi non sarà interrotta, ma il problema vero è un altro. Nel medio termine è molto probabile che la catena di controllo del gruppo Telecom sia ulteriormente accorciata attraverso una fusione Telecom - TIM. Non avverrà a breve scadenza perché la diluizione della quota di controllo di Olimpia – la finanziaria che fa capo a Tronchetti Provera – sarebbe eccessiva, ma il mercato sa che una tale eventualità è molto concreta e che TIM non verrebbe certo favorita, in quanto controllata.
Il consiglio operativo non cambia: approfittare delle fasi di debolezza per posizionarsi al rialzo, fiduciosi nella capacità del titolo di attrarre tutti gli investitori che ai rischi della speculazione preferiscono una tazza di buon latte.
Milano, 4 novembre 2004"
Aik
"Il titolo TIM prosegue nel movimento laterale di medio termine. Avevamo indicato quattro mesi fa la fascia di prezzo intorno ai 4,30 euro come interessante per effettuare acquisti ed il titolo ha fatto segnare due minimi proprio intorno a quei valori: 4,20 euro circa a metà agosto e 4,30 circa a fine settembre. In entrambi i casi dai prezzi suddetti sono partiti movimenti al rialzo, il più recente dei quali ha portato TIM al massimo di 4,75 euro nella seduta di ieri.
Sul fronte societario i dati di bilancio sono buoni ma non straordinari e il titolo sembra adattarsi sempre più alla definizione anglosassone di “cash cow”: una mucca da mungere il più possibile da parte degli azionisti, nella fattispecie Telecom Italia, affamata di liquidità per ridurre il debito della controllante.
Da questo punto di vista possiamo essere certi che la politica di distribuzione di corposi dividendi non sarà interrotta, ma il problema vero è un altro. Nel medio termine è molto probabile che la catena di controllo del gruppo Telecom sia ulteriormente accorciata attraverso una fusione Telecom - TIM. Non avverrà a breve scadenza perché la diluizione della quota di controllo di Olimpia – la finanziaria che fa capo a Tronchetti Provera – sarebbe eccessiva, ma il mercato sa che una tale eventualità è molto concreta e che TIM non verrebbe certo favorita, in quanto controllata.
Il consiglio operativo non cambia: approfittare delle fasi di debolezza per posizionarsi al rialzo, fiduciosi nella capacità del titolo di attrarre tutti gli investitori che ai rischi della speculazione preferiscono una tazza di buon latte.
Milano, 4 novembre 2004"
Aik