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GEORGE GISSING
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Seduta transitoria per Wall Street
Wall Street chiude in sostanziale parità un seduta irregolare, con pochi spunti operativi e gli analisti intenti ad interpretare la nuova massa di dati macroeconomici culminati nella pubblicazione del Beige Book da parte della Federal Reserve. Alla fine l’indice Dow Jones è a quota 10.379,58 (-0,01%), mentre l’S&P500 sale a 1.133,60 (+0,14%) e il Nasdaq (grafico balla sui 2 mila punti, chiudendo poi a 1.998,24 (+0,13%). In leggero rialzo il Russell 2000, a quota 570,07 (+0,38%). Dal canto loro i T-bond perdono terreno, con il rendimento sul decennale guida al 4,73% e quello sul trentennale al 5,41%. In calo anche l’oro, a 385,20 dollari l’oncia, oltre3 dollari in meno di ieri, col future sul crude oil texano che risale a 37,65 dollari al barile, anche a causa di un incremento inferiore alle attese delle scorte energetiche statunitensi.
Che si sia trattato di una seduta transitoria è del resto confermato dai volumi, molto sottili, nonché dal sostanziale equilibrio tra il numero dei titoli in calo e quello dei titoli in salita, con i secondi che battono i primi per 17 a 15 sul Nyse e per 16 a 14 sul Nasdaq. Tra i migliori settori oggi si notano la biotecnologia, il gas naturale, i servizi petroliferi, mentre i titoli auriferi, i chimici, le linee aeree e i semiconduttori subiscono i cali più consistenti.
Per quanto riguarda i dati macro a maggio il settore edilizio si rivela stabile, con 1,97 milioni di nuovi cantieri edili su base annua, lo 0,7% in meno rispetto al dato aprile, rivisto al rialzo a 1,98 milioni. Il risultato è sostanzialmente in linea con le attese, come quello dei permessi edilizi, cresciuti del 3,5%, a quota 2,08 milioni di unità su base annua. Quanto alla produzione industriale essa cresce a maggio dell’1,1% su base mensile, un dato che batte le attese (si prevedeva un incremento dello 0,8%), mentre sale anche i grado di utilizzo della capacità produttiva, passato dal 77,1 (dato rivisto) al 77,8%, anche in questo caso oltre le previsioni (77,4%).
Dati che per un poco frenano il mercato, che però poi riparte quando il Beige Book descrive una situazione di ripresa economica che ormai tocca vari settori oltre che la maggior parte di distretti federali, con segnali ancora modesti di ripresa della corsa dei prezzi, legati principalmente
all’import di prodotti petroliferi, di materie prime e di acciaio.
Tornando ai titoli azionari, tra i migliori componenti del Dow stasera troviamo ExxonMobil (XOM), Boeing (BA) e Walt Disney (DIS). Hewlett-Packard (HPQ), Caterpillar (CAT), United Technologies (UTX) e Intel (INTC) sono invece tra i titoli maggiormente in perdita.
Intanto sul fronte dei risultati aziendali Oracle (ORCL) centra le attese, ma gli analisti esprimono alcuni timori sulla possibile tenuta nel settore degli applicativi e il titolo chiude in calo. In netto recupero, invece, Bear Stearns (BSC), che batte ampiamente le previsioni in materia di utili trimestrali con 2,49 dollari per azione contro i 2,23 attesi. Il broker ha registrato significativi miglioramenti nelle attività sui mercati obbligazionari, nell’intermediazione e in molti mercati azionari, e il titolo ha così chiuso in recupero di un paio di punti percentuali. Risultati superiori alle attese non bastano, invece, alla catena di negozi di elettronica da consumo Best Buy (BBY), che perde terreno a causa di margini reddituali apparsi poco soddisfacenti. In calo anche il titolo Goodyear Tire & Rubber (GT) dopo che il noto produttore di pneumatici non ha pubblicato la trimestrale, chiedendo ancora alcuni giorni per poter completare i conteggi, pur annunciando vendite per circa 3,4 miliardi di dollari ed una perdita tra 75 e 85 milioni nel trimestre.
