Black-out: Enel condannata a risarcire un utente
Il Giudice di Pace di Catanzaro, Silvana Gaffani, ha accolto il ricorso presentato dal Codacons per conto di un anziano medico "vittima" dell'interruzione di corrente del 28 settembre scorso. L'Enel non soltanto dovrà versare i "famosi" 25,82 euro, ma anche a pagare interessi e spese legali
ROMA - Il Giudice di Pace di Catanzaro, Silvana Gaffani, ha accolto il ricorso presentato dal Codacons per conto di un medico di 63 anni residente a Catanzaro, vittima come milioni di altri italiani del black out del 28 settembre. Il giudice di pace - informa una nota del Codacons - ha condannato l’Enel non solo a indennizzare l’utente con i famosi 25,82 euro, ma anche a pagare interessi e spese legali, pari a 121,89 euro.
«Una sentenza - afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons, per conto dell’Intesa consumatori - che apre la strada a milioni di cause simili, che possono essere intentate da tutti gli italiani che il 28 settembre scorso sono rimasti al buio a causa del black out. Finalmente - prosegue Rienzi - le società elettriche saranno punite per tanta arroganza dimostrata quando gli utenti hanno cercato di far valere i propri diritti».
Oltre all’indennizzo, fa sapere l’Intesa, gli utenti che decideranno di fare causa dinanzi al giudice di pace, potranno anche chiedere il risarcimento dei danni subiti per essere rimasti svariate ore al buio durante il black out.
A partire da questa sera, sul sito
www.codacons.it, sarà disponibile il modello di ricorso scaricabile dai consumatori.
La decisione del giudice di pace è in contrasto con l’interpretazione data dall’Authority dell’energia, secondo la quale una fattispecie come quella verificatasi alla fine dello scorso settembre non darebbe diritto a rimborsi.