Tiscali intraday 2 Nov 2004...The election day......

patt

Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!

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JIM ROGERS
Forse il trend è vostro amico per qualche secondo, ma per la maggior parte del tempo non è un modo per diventare ricchi



Wall Street ringrazia il petrolio e chiude senza scossoni
L’improvviso calo del prezzo del greggio sulla soglia psicologica dei 50 dollari al barile, al minimo dell’ultimo mese di contrattazioni a quota 50,13 dollari, consente a Wall Street di chiudere in ripresa anche l’ultima seduta prima dell’apertura della sfida elettorale tra George W. Bush e Johnn Kerry per la Casa Bianca, nonostante una corrente di vendite negli ultimi minuti.



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Il Dow Jones termina infatti a quota 10.054,39 (+0,27%), mentre il più significativo S&P500 chiude a 1.130,51 punti (+0,03%). In ripresa anche il Nasdaq (grafico, a quota 1.979,87 (+0,25%) grazie anche alla tenuta dei semiconduttori (a +0,35% come sottoindice) e così pure il Russell 2000, che finisce a 587 punti (+0,55%). Dal canto loro i T-bond registrano ulteriori rialzi dei rendimenti, che giungono al 4,09% per il decennale (dal 4,03% di venerdì) e al 4,85% per il trentennale (dal 4,79%). Frena invece l’oro, che termina a 428,20 dollari l’oncia. A far tornare il sorriso a Wall Street ci pensano i trader sul mercato del petrolio, che non credono alle notizie di nuove tensioni in Nigeria che al mattino avevano riportato sui massimi le quotazioni del Brent del Mare del Nord a Londra, così come valutano positivamente il livello raggiunto dalla produzione irachena, nonostante i continui attentati agli impianti, segnalati anche oggi.
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L’attenzione, a poche ore dal voto per la Casa Bianca e per il rinnovo parziale del parlamento americano, si sposta ora sulle decisioni che la prossima amministrazione, indipendentemente dal colore politico, potrà prendere sull’eventuale utilizzo delle riserve petrolifere strategiche del Paese. Secondo gli analisti Bush bloccherebbe ulteriori incrementi delle riserve, riversando la produzione exta sul mercato nel tentativo di calmierare i prezzi, mentre Kerry potrebbe scegliere una gestione più prudente in previsione di condizioni climatiche particolarmente avverse nei mesi a venire.
Per contro la presunta minore contrapposizione dello sfidante democratico alle organizzazioni terroristiche mondiali potrebbe agire da calmiere per i prezzi, favorendone l’ulteriore discesa.
Ma non si è solo parlato di petrolio e di politica oggi a Wall Street: a tenere banco alcune storie che coinvolgono i “big” del listino, mentre dai dati macroeconomici sono giunti segnali ancora una volta contrastanti, con i dati su spese e redditi personali in linea con le previsioni, mentre si sono rivelati deludenti i numeri della spesa per il settore immobiliare e l’indice Ism manifatturiero, calato molto più del previsto al minimo degli ultimi dodici mesi.
Tornando ai singoli titoli, Merck (MRK) è oggi il peggiore tra i componenti del Dow, con un calo che sfiora il -10% e che finisce col travolgere anche la rivale Pfizer (PFE); secondo il Wall Street Journal, infatti, la società farmaceutica avrebbe saputo degli effetti collaterali del Vioxx ben prima di deciderne il ritiro dal commercio. Così anche sulla rivale torna lo spettro di un comportamento non cristallino per quanto riguarda i due propri farmaci antidolorifici, Celebrex e Bextra.
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Tra i migliori, invece, si mettono in luce Honeywell (HON), General Motors (GM), United Technologies (UTX) e Verizon Communications (VZ), tutti in crescita tra i 2 e i 4 punti percentuali ciascuno. Un’altra storia sotto i riflettori è quella dell’offerta di Oracle (ORCL) per PeopleSoft (PSFT): oggi dall’azienda di Larry Ellison è giunto “l’ultimo e il migliore” rilancio, da 21 a 24 dollari per azione (ma a giugno del 2003 si era partiti da 26 dollari per azione). Una notizia che ha galvanizzato il titolo della possibile “preda”, che ha chiuso a 22,93 dollari per azione, in salita del 10,40%. Tra gli altri titoli in luce DoubleClick (DCLK) sale del 12% dopo aver annunciato di essere alla ricerca di un potenziale compratore, mentre Tyco International (TYC) sfiora il +1,8% nonostante un taglio delle previsioni per il prossimo trimestre, grazie ai buoni numeri degli ultimi tre mesi. In ripresa, dopo un avvio incerto, anche il titolo Delta Air Lines (DAL), che ha annunciato di aver ottenuto un nuovo finanziamento per 500 milioni di dollari, dopo quello da 100 milioni annunciato pochi giorni or sono. Infine Wal-Mart (WMT) resta sui blocchi, dopo aver segnato un incremento delle vendite del 2,8% a ottobre, senza aver potuto conteggiare la festività di Halloween, che quest’anno è caduta di domenica.

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Telecom si fa stuzzicare da Tiscali, il titolo va su(11/1/2004 3:07:50 PM)

Telecom torna a flirtare con Tiscali. E il titolo della società leader della telefonia fissa italiana va su (+0,95%), scambiando a quota 2,635 euro. Il tiramolla tra due i colossi riserva oggi agli investitori un'altra puntata. L'Isp sardo ha buttato il sasso: secondo indiscrezioni di stampa Tiscali stuzzicherebbe Ti con il miraggio, che presto potrebbe concretizzarsi, della messa in vendita delle partecipazioni in Francia e Germania. Il motivo? Per fare fronte al prestito obbligazionario da 250 milioni in scadenza il prossimo luglio, Tiscali sarebbe in procinto di mettere in vendita alcune delle attività presenti in uno o più dei suoi mercati principali. Guarda caso proprio gli stessi mercati, in cui vorrebbe crescere Telecom Italia. E nell'attesa di sviluppi il mercato guarda in Spagna. Secondo voci di corridoio, la cessione di Tiscali Spagna è, infatti, in dirittura d'arrivo. La due diligence è già stata chiusa da una decina di giorni ed è stata aperta la data room. L'obiettivo è chiudere l'operazione in tempi stretti, in queste settimane. In arrivo 20 milioni di euro
 

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