patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
WOODY ALLEN
Non è più sufficiente fare solo denaro. Ora dobbiamo imparare a far fare del denaro al nostro denaro
WALL STREET
Netta discesa degli indici di Wall Street
Il petrolio, nuovamente alle stelle, a 48,35 dollari al barile e i deludenti risultati dei finanziari come Morgan Stanley (MWD), Bears Stearns (BSC) insieme ai nuovi problemi di Fannie Mae (FNM), nonché al calo di Cisco Systems dopo un downgrade di Deutsche Bank spingono al ribasso Wall Street, che termina in deciso calo sui minimi delle ultime quattro settimane. Il Dow Jones chiude infatti a quota 10.109,18 (-1,33%), mentre il più ampio S&P500 è a quota 1.113,56 (-1,39%); negativo anche il Nasdaq (grafico, tornato sotto i 1.900 punti a quota 1.885,71 (-1,85%) e il Russell 2000, a 565,89 punti (-1,91%). Dal canto loro i T-bond terminano in netto recupero, col tasso sul decennale che cala al 3,99% (dal 4,08%) e il trentennale al 4,78% (dal 4,88%), mentre l’oro scivola di un dollaro a quota 409 dollari all’oncia.
I risultati sorprendentemente deboli di Morgan Stanely provocano un calo anche di Citigroup (C) e Jp Morgan (JPM) che pure avevano aperto al rialzo. Il profit warning di Wendy’s (WEN) pesa invece su McDonald’s, (MCD) e su Yum Brands (YUM), a loro volta in calo, ma in rosso terminano anche General Electric (GE), Honeywell (HON), Intel (INTC) e Pfizer (PFE). A peggiorare la situazione giungono alcune ulteriori critiche ai criteri contabili adottati da Fannie Mae da parte dell’Office of Federal Housing Enterprise Oversight, che in un report ancora da rendere pubblico avrebbe avanzato alcune riserve al Cda della stessa Fannie Mae. Per non far torto a nessuno la vicende incide ovviamente anche sui titoli della rivale Freddie Mac (FRE).
Non tutti gli annunci odierni, tuttavia, sono stati così disastrosi: il gruppo alimentare ConAgra (CAG), ad esempio, ha annunciato risultati trimestrali rettificati che hanno superato le previsioni di Wall Street, facendo chiudere il titolo in rialzo dello 0,58%. Al contrario Interstate Bakeries (IBC) ha annunciato di aver richiesto la protezione del Charter 11, un annuncio che fa calare del 37% il valore del titolo a Wall Street. Al rialzo, invece, Eastman Kodak (EK), che conta di proseguire nel secondo semestre dell’anno la transizione del proprio business dalla tradizionale fotografia su pellicola al trattamento delle immagini digitali. Per quanto riguarda, invece, i titoli tecnologici Cisco Systems (CSCO) cade
di oltre il 3,5% dopo che Deutsche Bank ha ridotto a “hold” il proprio giudizio sul titolo, tagliando al contempo il prezzo obiettivo e le proprie stime sull’andamento delle vendite. Infine, dal canto suo il petrolio aggiunge ulteriore pressione tornando in prossimità dei massimi storici segnati lo scorso 19 agosto con una chiusura ufficiale a 48,70 dollari al barile (ma il giorno dopo il greggio toccò brevemente i 49,40 dollari al barile intraday), nonostante il recupero del dollaro contro le altre valute.
WOODY ALLEN
Non è più sufficiente fare solo denaro. Ora dobbiamo imparare a far fare del denaro al nostro denaro
WALL STREET
Netta discesa degli indici di Wall Street
Il petrolio, nuovamente alle stelle, a 48,35 dollari al barile e i deludenti risultati dei finanziari come Morgan Stanley (MWD), Bears Stearns (BSC) insieme ai nuovi problemi di Fannie Mae (FNM), nonché al calo di Cisco Systems dopo un downgrade di Deutsche Bank spingono al ribasso Wall Street, che termina in deciso calo sui minimi delle ultime quattro settimane. Il Dow Jones chiude infatti a quota 10.109,18 (-1,33%), mentre il più ampio S&P500 è a quota 1.113,56 (-1,39%); negativo anche il Nasdaq (grafico, tornato sotto i 1.900 punti a quota 1.885,71 (-1,85%) e il Russell 2000, a 565,89 punti (-1,91%). Dal canto loro i T-bond terminano in netto recupero, col tasso sul decennale che cala al 3,99% (dal 4,08%) e il trentennale al 4,78% (dal 4,88%), mentre l’oro scivola di un dollaro a quota 409 dollari all’oncia.
I risultati sorprendentemente deboli di Morgan Stanely provocano un calo anche di Citigroup (C) e Jp Morgan (JPM) che pure avevano aperto al rialzo. Il profit warning di Wendy’s (WEN) pesa invece su McDonald’s, (MCD) e su Yum Brands (YUM), a loro volta in calo, ma in rosso terminano anche General Electric (GE), Honeywell (HON), Intel (INTC) e Pfizer (PFE). A peggiorare la situazione giungono alcune ulteriori critiche ai criteri contabili adottati da Fannie Mae da parte dell’Office of Federal Housing Enterprise Oversight, che in un report ancora da rendere pubblico avrebbe avanzato alcune riserve al Cda della stessa Fannie Mae. Per non far torto a nessuno la vicende incide ovviamente anche sui titoli della rivale Freddie Mac (FRE).
Non tutti gli annunci odierni, tuttavia, sono stati così disastrosi: il gruppo alimentare ConAgra (CAG), ad esempio, ha annunciato risultati trimestrali rettificati che hanno superato le previsioni di Wall Street, facendo chiudere il titolo in rialzo dello 0,58%. Al contrario Interstate Bakeries (IBC) ha annunciato di aver richiesto la protezione del Charter 11, un annuncio che fa calare del 37% il valore del titolo a Wall Street. Al rialzo, invece, Eastman Kodak (EK), che conta di proseguire nel secondo semestre dell’anno la transizione del proprio business dalla tradizionale fotografia su pellicola al trattamento delle immagini digitali. Per quanto riguarda, invece, i titoli tecnologici Cisco Systems (CSCO) cade
di oltre il 3,5% dopo che Deutsche Bank ha ridotto a “hold” il proprio giudizio sul titolo, tagliando al contempo il prezzo obiettivo e le proprie stime sull’andamento delle vendite. Infine, dal canto suo il petrolio aggiunge ulteriore pressione tornando in prossimità dei massimi storici segnati lo scorso 19 agosto con una chiusura ufficiale a 48,70 dollari al barile (ma il giorno dopo il greggio toccò brevemente i 49,40 dollari al barile intraday), nonostante il recupero del dollaro contro le altre valute.