Titoli & commodities al vaglio 2010 (4 lettori)

metiuz

Forumer storico
in natura preparati:lol::lol::lol:


Metiuz...., il merito è di tutti .....,siamo o no una squadra..., detto ciò ..., il merito è anke tuo ......, qui nessuno gioca in pankina.......,

nessuno è + bravo di altri ...., siamo tutte pippe come dice bonolis:D:D


azzzz mi manca Lapo :D:D....ke fine ha fatto.:ciao::-o

....grazie windj :up:....

....posso... ti mando un abbraccio...oh non fra intendere è...!!! ;)
 

bucintoro

Forumer storico
Hatiro, io invece che son avido mi aspettavo un altro giorno......non ascoltare i miei consigli piuttosto chiedimi il perchè.....io ti dico che sono long pesante con l'argento, oro ma penso che staro lungo fino a qualche settimana...mi aspetto uno scivolone grosso di wally sotto i 1050....ma da li in poi saranno occasioni di acquito (da 1030 tipo).....sull'argento lo tengo nella sua versione fisica ed eliminero la versione con leva nel giro di 2 settimane.....sono lungo anche di un po di sugar wheat e corn (unico investimento che son sotto....ma lo tengo).....sull azionario sempre in due settimane vendo le put e ricompro le call (ho solo ipg).....
....

Scritto una settimana fa...magari è ancora buono....mi tiro la zappa sui piedi e credo nella resurrezione del gas nat....non so....rottura con pochi volumi, lunghe ombre.....se è cosi claudio mi offrirai una birra qnd sei a milano....se ti va mandami un pm che un aperitivo al diana o al frank ce lo facciamo
 

FreeWind69

...armonia
...live cattle

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FreeWind69

...armonia
...non è che abbia una visione negativa ...ma per partire crb il bond dovrebbe invertire ...ma continua a salire

...d'altro canto gold e silver partono prima e si è visto ...ed ancora se ha negato l'hs aprile-giugno mi aspetterei un massimo superiore ...è una quazzata tecnicamente ...ma quando nega gli hs si va spesso a fare massimi oltre la h ...come sugar qualche settimana fa sul 60'
 

FreeWind69

...armonia
...lo contavo così un pò di tempo fa quando l'ho preso sh ...ma è sbagliata come conta ...provo a rifarla perchè a questo punto la 5 potrebbe aver esteso e sembra da spostare avanti

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metiuz

Forumer storico
Banche Italia: per Credit Suisse da comprare Unicredit e Banco Pop, bocciata Intesa

(29 Giugno 2010 - 14:55)

MILANO (Finanza.com)

E' tempo di sfruttare l'attuale volatilità del mercato per entrare sui titoli bancari italiani, soprattutto su Unicredit e Banco Popolare. Questa l'opinione di Credit Suisse che ha messo sotto la lente di ingrandimento gli istituti di credito tricolore, che però non prendono slancio sul listino milanese. Anzi sono proprio i titoli bancari i peggiori del Ftse Mib.
"L'attuale volatilità del mercato crea un buon punto di entrata per aumentare l'esposizione sui titoli bancari italiani, che rappresentano un interessante caso di investimento", sostiene Credit Suisse, che aggiunge: "Il settore finanziario in Italia presenta una struttura di finanziamento tra le migliori d'Europa". Nessun pericolo dunque, anzi. Per chi volesse approfittare di questo momento, il broker svizzero indica due storie in particolare: Unicredit e Banco Popolare, le sue preferite. Secondo Credit Suisse, l'istituto guidato da Alessandro Profumo potrà beneficiare di una forte ripresa economica attesa in Germania, mentre Banco Popolare presenta una storia di ristrutturazione credibile con spazio per future sorprese positive nel rapporto utile/patrimonio.
Sono invece da evitare Mps e Ubi, entrambe giudicate underperform da Credit Suisse, in quanto "relativamente costose". Addirittura su Ubi Banca, gli analisti hanno tagliato il target price portandolo da 9,10 a 8,80 euro. Bocciatura poi per Intesa Sanpaolo. Gli analisti hanno ridotto il rating al gradino neutral dal precedente outperform e abbassato il target price a 2,85 euro da 3,20 euro. "Sebbene continuiamo ad apprezzare il modello di business di Intesa Sanpaolo e il suo basso profilo di rischio, abbassiamo il nostro giudizio, perchè non vediamo catalizzatori e spazio per un miglioramento degli utili", spiegano gli esperti nella nota odierna.
Intanto sulla Borsa di Milano i titoli bancari soffrono. Sono infatti proprio loro i peggiori del Ftse Mib, con ribassi intorno a 4 punti percentuali. In questo momento i maggiori cali sono registrati da Intesa Sanpaolo che cede il 4,31%. Seguono a ruota Banca Popolare di Milano, Mps, Unicredit e Ubi Banca. Colpa di un mercato ancora preoccupato per la ripresa nell'Eurozona a cui si aggiunge la scadenza di giovedì, quando le banche dovranno ripagare 442 miliardi di euro alla Banca centrale europea.


Borse europee in rosso, pesano timori rallentamento economia in Cina

(29 Giugno 2010 - 17:58)

MILANO (Finanza.com) - I principali listini europei hanno chiuso la seduta di oggi in terreno negativo. A penalizzare i mercati hanno contribuito i timori per un rallentamento della congiuntura cinese dopo la revisione al ribasso del leading indicator di aprile da +1,7 a +0,3%. Una decisione che lascia presagire un rallentamento dell’economia di Pechino più marcato delle attese.
 

metiuz

Forumer storico
L'Europa inciampa ancora sui timori della tenuta del sistema bancario

(29 Giugno 2010 - 11:29)

MILANO (Finanza.com)
Ci risiamo. I timori sulla tenuta del sistema bancario europeo mandano in tilt le Borse. Le piazze europee affondano questa mattina appesantite dai titoli finanziari. Ancora una volta i dubbi sulla loro capacità di finanziamento della zona euro torna a fare paura. Con gli investitori che guardano con una certa apprensione a giovedì quando si teme il concretizzarsi di una crisi di liquidità.
Dopo domani le banche europee dovranno restituire 442 miliardi di euro alla Banca centrale europea. E per molti i nodi verranno al pettine. Così ecco che l'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede meno di due punti percentuali, con diverse piazze azionarie che fanno decisamente peggio, a partire da Madrid e Milano, in ribasso di oltre due punti e mezzo. Atene invece tiene ed è limata di poche frazioni di punto.
In alcune sale operative osservano che "ci sono timori che la crescita si blocchi di colpo e che i problemi legati al debito sovrano siano più alti di quanto pensiamo". Per Silvio Peruzzo di Royal Bank of Scotland il nervosismo delle Borse si basa su paure infondate perché" nel caso in cui si verificasse uno shortage di liquidità la Bce interverrà subito".

"La Banca centrale europea ha ribadito che la liquidità a tre mesi continuerà a restare illimitata. Domani è già programmata un'operazione, cui le banche potranno partecipare per rinnovare il funding di cui hanno bisogno", ricorda l'esperto. "Il mercato è spaventato dall'ammontare della restituzione (442 mld di euro), ma si tratta di una paura più psicologica che di natura fondamentale".
"Non vedo un liquidity risk in questo momento, piuttosto se proprio vogliamo trovare un neo il rischio sul sistema bancario riguarda la pubblicazione degli stress test, che verranno resi noti il mese prossimo e faranno vedere quali sono gli istituti in condizioni di salute e quali no: in quell'occasione usciranno i nomi dei vincenti e dei perdenti e verranno annunciate misure di ricapitalizzazione, per evitare nuovi attacchi speculativi - prosegue Peruzzo - . Il focus pertanto dovrebbe essere questo, piuttosto che concentrarsi su un ipotetico shortage, che verrà risolto dalle facility che la Bce ha disegnato".
Come segnala Frédéric Buzaré, responsabile globale gestione azionaria tradizionale di Dexia Asset Managet, il tarlo del mercato in questo momento è se fidarsi o meno. E la risposta di fronte ai continui saliscendi dei mercati è no. "In questo momento c'è un eccesso di pessimismo sulla Borsa, che si sta chiedendosi se profitti e margini siano sostenibili - dice Buzaré - . Noi siamo convinti che i mercati stiano già scontando una crescita degli utili quasi nulla per il 2011 e stiano prendendo in considerazione un valore futuro molto basso. Non credendo all'ipotesi di una doppia recessione, restiamo positivi, anche se potrebbero comunque persistere dubbi nel breve termine, poiché dopo una crisi finanziaria traumatica la fiducia è molto bassa".
"La prudenza ci sembra d'obbligo nei prossimi mesi, almeno. Non lasciamo però che il pessimismo prenda il sopravvento", gli fa eco Sebastian Paris-Horvitz di Ing Investment Managers. "Troppe nuvole si stanno addensando all'orizzonte perché si verifichi un rapido dissiparsi dell avversione al rischio. E in quest'ottica sopraffatti dalla crisi in Europa, abbiamo assistito ad un brusco aumento dell'avversione al rischio degli investitori e, con essa, della volatilità. Il panico si è impossessato dei mercati - conclude - . Si sa che, in queste fasi, i movimenti di prezzo sono bruschi e spesso esagerati".
 

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