Titoli & commodities al vaglio 2010

Camionisti, Atene sotto assedio

Polizia lancia lacrimogeni davanti al Parlamento


  • , 22 SET - I camionisti greci protestano contro l'approvazione della legge sulla liberalizzazione del trasporto su strada. Con i loro mezzi pesanti hanno bloccato due delle principali direttrici che collegano Atene al resto del paese.

    A Salonicco una colonna di camion si sta muovendo verso il centro della citta'. Davanti al Parlamento, la polizia ha lanciato lacrimogeni contro i camionisti e stanno per arrivare i ferrovieri che scioperano contro la privatizzazione.
 
Scienza, News
22/09/2010 - LO STUDIO
"Nel 2013 una gigantesca eruzione
solare paralizzerà il nostro Pianeta"




Allarme degli scienziati Nasa: «L'esplosione scatenerà sulla
Terra una tempesta magnetica provocando il black-out globale
dei sistemi di telecomunicazione satellitare». Governi preoccupati


ROMA
Esperti della Nasa prevedono per il 2013 una gigantesca eruzione solare in grado di scatenare una tempesta magnetica sulla Terra e il black-out globale dei sistemi di telecomunicazione satellitare. L’allarme arriva da un summit di scienziati riunito a Washington per analizzare, sulla base di un rapporto della National Academy of Sciences, gli effetti dell’«apocalisse magnetica» che metterà in ginocchio il trasporto aereo, i sistemi di localizzazione geografica guidati da Gps, i servizi finanziari e le comunicazioni radio militari.

La Nasa sta utilizzando decine di satelliti, tra cui il Solar Dynamics Observatory, per studiare e scongiurare la minaccia. La mega-eruzione solare, fenomeno scientificamente conosciuto come brillamento solare o stellare, coinciderà con una fase di intensificazione dell’energia solare che si verifica ogni 11 anni. Per il 2013 è atteso il prossimo picco che, secondo gli esperti statunitensi, sprigionerà una potenza pari a 100 bombe ad idrogeno e provocherà per l’economia Usa danni economici venti volte maggiori di quelli dell’uragano Katrina.

Preoccupate anche le autorità militari. Il ministro della Difesa britannico Liam Fox ha annunciato lo studio di misure per la protezione delle reti di comunicazione che potrebbero prestare il fianco all’attacco del terrorismo globale.
 
Scienza, News
22/09/2010 - LO STUDIO
"Nel 2013 una gigantesca eruzione
solare paralizzerà il nostro Pianeta"




Allarme degli scienziati Nasa: «L'esplosione scatenerà sulla
Terra una tempesta magnetica provocando il black-out globale
dei sistemi di telecomunicazione satellitare». Governi preoccupati


ROMA
Esperti della Nasa prevedono per il 2013 una gigantesca eruzione solare in grado di scatenare una tempesta magnetica sulla Terra e il black-out globale dei sistemi di telecomunicazione satellitare. L’allarme arriva da un summit di scienziati riunito a Washington per analizzare, sulla base di un rapporto della National Academy of Sciences, gli effetti dell’«apocalisse magnetica» che metterà in ginocchio il trasporto aereo, i sistemi di localizzazione geografica guidati da Gps, i servizi finanziari e le comunicazioni radio militari.

La Nasa sta utilizzando decine di satelliti, tra cui il Solar Dynamics Observatory, per studiare e scongiurare la minaccia. La mega-eruzione solare, fenomeno scientificamente conosciuto come brillamento solare o stellare, coinciderà con una fase di intensificazione dell’energia solare che si verifica ogni 11 anni. Per il 2013 è atteso il prossimo picco che, secondo gli esperti statunitensi, sprigionerà una potenza pari a 100 bombe ad idrogeno e provocherà per l’economia Usa danni economici venti volte maggiori di quelli dell’uragano Katrina.

Preoccupate anche le autorità militari. Il ministro della Difesa britannico Liam Fox ha annunciato lo studio di misure per la protezione delle reti di comunicazione che potrebbero prestare il fianco all’attacco del terrorismo globale.
:rolleyes:
 
I prezzi delle case sono calati dello 0,5% in luglio. Lo ha comunicato oggi l’agenzia federale per il finanziamento immobiliare. In giugno i prezzi erano calati dell1,2%; e rispetto allo stesso mese del 2009, del 3,3%. Rispetto al massimo del 2007, i prezzi risultano in calo del 13,8
 
I nuovi ordini industriali nell'Eurozona hanno registrato a luglio un calo del 2,4% rispetto al mese precedente (consensus -1,6%). Su base annuale la variazione è stata di un +11,2%, sotto le attese pari a +16,3%.
 
Le obbligazioni spazzatura, quelle considerate meno sicure, sono state richieste cosi' tanto dal mercato da averne spinto i prezzi ai massimi da giugno 2007, quando le societa' potevano facilmente andare a caccia di fondi ricorrerndo al mercato nel pieno del boom del credito.

Il debito emesso da societa' il cui rating e' lungi da essere investment grade non sembra preoccupare gli investitori, certi che eventuali insolvenze siano da escludere. Lo dimostra l'andamento dell'indice di Bank of America Merrill Lynch usato proprio per tracciare il mercato dei junk bond, salito la settimana scorsa oltre quota 100 per la prima volta da quando e' iniziato il credit crunch.

Il trend riguarda anche l'arrivo sul mercato di un ammontare crescente di nuovi titoli spazzatura, che hanno portato il totale delle emissioni 2010 ben oltre il record registrato l'anno scorso. Stando ai dati Dealogic, da inizio anno i junk bond venduti a investitori Usa hanno toccato un valore complessivo di $168 miliardi contro quota $164 miliardi messa a segno l'anno scorso.

"Il denaro sta tornando sul settore, in parte perche' gli operatori non sembrano intravedere grosse oppoertunita' nell'azionario", ha dichiarato al Financial Times Martin Fridson, strategist globale per BNP Paribas Asset Management. "Gli investitori non si aspettano un'economia in forte espansione ma in moderata crescita", ha aggiunto.

Nei prossimi tre mesi gli esperti non prevedono un rallentamento del trend in corso nonostante un declino dei rendimenti e un conseguente rialzo dei prezzi per questo tipo di obbligazioni. Tra i motivi che spiegano l'interesse degli investitori c'e' la differenza ancora a livelli storicamenti alti tra questi bond e quelli governativi a basso rendimento.

Fridson ha ricordato che in media lo spread e' stato di 625 punti base sui Treasury, ancora al di sopra dei livelli di giugno 2007, quando il differenziale era di 250 punti base.
 

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