Titoli di Stato area Euro Titoli di stato Portogallo - Tendenze ed operatività

Il comunicato Bce-CE emesso al termine della revisione post-programma terminata l'altroieri (testo integrale nel collegamento).

Staff from the European Commission and from the European Central Bank visited Portugal from 29 November to 7 December to conduct the fifth post-programme surveillance (PPS) mission. This visit also served as specific monitoring by the European Commission in the framework of the EU Macroeconomic Imbalance Procedure. The mission was coordinated with the IMF's fifth post-program monitoring mission. Staff from the European Stability Mechanism also participated in the mission on aspects related to its Early Warning System.


The Portuguese economy continues its moderate recovery since the end of the adjustment programme in June 2014. Despite some positive developments, the recovery continues to be held back by elevated levels of debt in the private and public sector, high non-performing loans and rigidities in product and labour markets. In line with the Portuguese authorities’ commitments to fiscal consolidation, continued efforts to ensure sustainable debt reduction remain necessary. The pursuit of prudent fiscal policy and ambitious growth-enhancing reforms is key to improving Portugal's potential growth and its resilience to shocks, in particular amidst volatile sovereign yields and high financing needs in the medium term.


Macroeconomic growth in 2016 has been overall subdued. Economic activity in the third quarter was strong due to exceptionally buoyant net exports, only partly offsetting the weak developments in the first half of 2016. Growth for the first nine months of 2016 amounts to 1.1% of GDP and annual growth is projected to end up lower than initially forecast in early 2016. So far, private consumption has been the main driver for growth while investment remains subdued, although in the third quarter investment in machinery and equipment rebounded. A sustained strengthening of the recovery would depend on a continued positive external environment, including tourism, as well as on strong domestic demand, in particular stemming from business investment and from an increased absorption of EU structural funds.

Statement by European Commission and European Central Bank staff following the Fifth Post-Programme Surveillance mission to Portugal
 
Commerzbank sui problemi dei titoli portoghesi dopo la decisione Bce.

O Banco Central Europeu anunciou alterações ao seu programa de compra de activos, que foi prolongado até ao final de 2017, mas com uma menor dimensão mensal a partir de Abril.

Na análise a estas alterações anunciadas após a reunião da autoridade monetária, o Commerzbank conclui que estas representam "más notícias" para Portugal. Sobretudo porque o BCE não mexeu nos parâmetros de elegibilidade que tem que cumprir na compra de títulos de dívida, isto numa altura em que já está perto de atingir os limites para a compra de obrigações portuguesas.

Vários analistas antecipavam que o BCE, no âmbito das alterações ao seu programa, poderia adoptar regras mais flexíveis, como aumentar o limite de 33% de compra de cada linha de obrigações e deixar de alinhar as compras de dívida pela chave de capital de cada país no BCE.

Contudo, o BCE apenas decidiu mexer na maturidade mínima residual dos títulos, que passa de dois para um ano, sendo que será também possível comprar obrigações com taxas de juro inferiores à da taxa de depósitos.

De acordo com o Commerzbank, "parece óbvio que o actual programa do BCE vai atingir o limite em 2018. São más notícias para Portugal, país onde o limite de 33% já está perto de ser atingido".

"É por isso que nos países periféricos reafirmamos a nossa estratégia de cautela. Os eventos de hoje (quinta-feira) reforçam o nosso alerta de que 2017 vai trazer riscos políticos acentuados numa altura em que está a diminuir a capacidade do BCE para absorver um aumento da oferta dos periféricos", refere a nota de análise do banco alemão, acrescentando que "com Portugal já perto do limite e a extensão das maturidades a ‘comprar’ muito pouco tempo, a prestação os títulos abaixo do mercado deverá alargar-se".

As obrigações soberanas portuguesas lideraram as quedas depois de conhecida a decisão do BCE, com a "yield" dos títulos a 10 anos a dispararem mais de 20 pontos base na sessão de quinta-feira, no agravamento mais acentuado desde o referendo que ditou o Brexit.

"Para Portugal, as alterações nos parâmetros de elegibilidade do programa do BCE tornam o limite de 33% ainda mais comprometedor e explicam o ‘sell-off’ agressivo que se verificou nos títulos de dívida portuguesa", acrescenta o Commerzbank.

(JdN)


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In questi momenti mi torna in mente il long di BlackRock sui tds portoghesi di un paio di mesi fa.
Chissà come la vedono adesso.

..buongiorno...continuo a pensare che vada in tandem coi Btp...il limite Bce e' importante ma non determinante ai fini della performance...con prolungamento Qe in atto e status quo Porto( o addirittura migliorato se va a risoluzione qualche vendita bancaria)il rendimento specie del 45 e' destinato a comprimersi dal 4,63 lordo attuale..
 
..buongiorno...continuo a pensare che vada in tandem coi Btp...il limite Bce e' importante ma non determinante ai fini della performance...con prolungamento Qe in atto e status quo Porto( o addirittura migliorato se va a risoluzione qualche vendita bancaria)il rendimento specie del 45 e' destinato a comprimersi dal 4,63 lordo attuale..
Certo è possibile, ma ci sono due obiezioni che mi vengono in mente a caldo: se il mercato nelle prossime settimane stabilisce che quello che sta facendo la Bce è effettivamente tapering (per quanto Draghi si sia rifiutato di chiamarlo così) i tds non riguadagneranno più le quote della scorsa estate (o quelle di fine ottobre); inoltre, l'irripidimento della curva dei tassi (e dei rendimenti) è un fenomeno ampiamente preventivato ma che forse ci si attendeva più in là (almeno io), gli eventi dell'ultimo mese hanno probabilmente anticipato questo effetto che è già presente e incide negativamente proprio sul reparto lungo che interessa a noi.

Per dire, l'eurirs30y rispetto all'8/11 è salito di più di 30 pb, il che sul '45 equivale a circa 5 figure. E non è da escludere che continui a salire.
La prospettiva non è rosea, dal mio punto di vista e fermo restando che la situazione è mobile e di difficile lettura, perciò tutto può succedere.

Devo dire che stamane ero tentato di rientrare sul '45 (recidivo) ma mi ha trattenuto il sospetto che il movimento verso il basso possa essere permanente (al netto di oscillazioni inconsulte)
 
Draghi potrebbe sorprendere ma potrebbe anche deludere. Comunque vendere a questi prezzi per fare pari, non mi sorride.
Sicuramente tengo e spero per la prima aspettativa.
E' riuscito a sorprendere ed a deludere insieme :D tds di nuovo in discesa ma avendo letto i dati Portoghesi forniti dal bravissimo Vespasianus ho preferito switchare il decennale sul trentennale, diminuendo così il mio pmc ed aumentando la cedola. In questa ottica, ribassi ulteriori non mi daranno fastidio mentre aumenti consistenti dovrebbero tornarmi utili come a tutti. Ad maiora!
 
Certo è possibile, ma ci sono due obiezioni che mi vengono in mente a caldo: se il mercato nelle prossime settimane stabilisce che quello che sta facendo la Bce è effettivamente tapering (per quanto Draghi si sia rifiutato di chiamarlo così) i tds non riguadagneranno più le quote della scorsa estate (o quelle di fine ottobre); inoltre, l'irripidimento della curva dei tassi (e dei rendimenti) è un fenomeno ampiamente preventivato ma che forse ci si attendeva più in là (almeno io), gli eventi dell'ultimo mese hanno probabilmente anticipato questo effetto che è già presente e incide negativamente proprio sul reparto lungo che interessa a noi.

Per dire, l'eurirs30y rispetto all'8/11 è salito di più di 30 pb, il che sul '45 equivale a circa 5 figure. E non è da escludere che continui a salire.
La prospettiva non è rosea, dal mio punto di vista e fermo restando che la situazione è mobile e di difficile lettura, perciò tutto può succedere.

Devo dire che stamane ero tentato di rientrare sul '45 (recidivo) ma mi ha trattenuto il sospetto che il movimento verso il basso possa essere permanente (al netto di oscillazioni inconsulte)

80 bil * 6 mesi (come si attendeva il mercato) = 480 bil
60 bil * 9 mesi (come fatto da BCE) = 540 bil

Io non ho mai visto un tapering in cui la banca centrale aumenta la liquidità immessa sul mercato.

Tutta speculazione, imho.
 
Certo è possibile, ma ci sono due obiezioni che mi vengono in mente a caldo: se il mercato nelle prossime settimane stabilisce che quello che sta facendo la Bce è effettivamente tapering (per quanto Draghi si sia rifiutato di chiamarlo così) i tds non riguadagneranno più le quote della scorsa estate (o quelle di fine ottobre); inoltre, l'irripidimento della curva dei tassi (e dei rendimenti) è un fenomeno ampiamente preventivato ma che forse ci si attendeva più in là (almeno io), gli eventi dell'ultimo mese hanno probabilmente anticipato questo effetto che è già presente e incide negativamente proprio sul reparto lungo che interessa a noi.

Per dire, l'eurirs30y rispetto all'8/11 è salito di più di 30 pb, il che sul '45 equivale a circa 5 figure. E non è da escludere che continui a salire.
La prospettiva non è rosea, dal mio punto di vista e fermo restando che la situazione è mobile e di difficile lettura, perciò tutto può succedere.

Devo dire che stamane ero tentato di rientrare sul '45 (recidivo) ma mi ha trattenuto il sospetto che il movimento verso il basso possa essere permanente (al netto di oscillazioni inconsulte)

penso che il movimento verso il basso di tipo permanente dei tds di stato periferici possa essere configurabile in una sola ipotesi, per la quale non credo esisterebbero più titoli europei definibili con questo appellativo.. Se è vero che, da sempre, il mercato è ciclico, mi aspetto buone sorprese dal 2017. La speranza è l'ultima a morire...
 
80 bil * 6 mesi (come si attendeva il mercato) = 480 bil
60 bil * 9 mesi (come fatto da BCE) = 540 bil

Io non ho mai visto un tapering in cui la banca centrale aumenta la liquidità immessa sul mercato.

Tutta speculazione, imho.
Però i rendimenti salgono su tutti i tds dell'eurozona, accompagnati dai tassi (o viceversa).
Non credo sia la speculazione che da sola muove l'intero reparto. Più probabile che sia la conspevolezza che finito il 2017 si comincerà a tirare i remi in barca.
Che poi questa lettura sia sbagliata e la Bce continui a comprare, o che acceleri il ritmo in coincidenza con eventi avversi, rimane una possibilità.
 

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