TRA i SOGNI NEL CASSETTO E GLI SCHELETRI NELL'ARMADIO........

Rating: Usa declassati per la prima volta nella storia, non sono più tripla A

«Un errore dell'agenzia» ribatte il Tesoro Usa.
«Gli Stati Uniti paghino tutti i debiti» intima la Cina


pilu tu che monnezza compreresti bond italici o bon amdericani :D:D


che bordello
Ecccccerto... le agenzie hanno abbassato il rating di mezzo mondo e andava bene... adesso che "è la loro volta" .... le stesse agenzie hanno SICURAMENTE fatto un errore :wall:
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Comunque... buongiorno:rolleyes:
 
Le telefonate con i big, si prepara un G-8

ROMA.
Silvio Berlusconi l'ha ripetuto tante volte in passato per allontanare dal Governo il peso di una manovra nazionale fatta solo di "lacrime e sangue". Ma ora che la crisi è davvero diventata "globale" e, da sole, non bastano più le misure del fondo europeo salva Stati decise il 21 luglio, le nuove mosse della Bce e forse neppure le decisioni di un prossimo G7 finanziario o G8, i Paesi più colpiti dalla speculazione come l'Italia sono chiamati a dimostrare agli altri partner e alle istituzioni finanziarie internazionali la loro buona volontà affrontando la situazione con decisioni drastiche e forse impopolari per ridurre il debito. Ora e non fra tre anni.
È per questo che il premier italiano ieri, dopo un vorticoso giro di telefonate (Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, José Luis Rodriguez Zapatero, Hermann Van Rompuy) e prima di parlare con il presidente americano, Barack Obama, ha sentito l'esigenza di trasferirsi da Palazzo Grazioli a Palazzo Chigi (da lui stesso ribattezzato scherzosamente "Palazzo Letta") per spiegare che la situazione ha imposto «un'accelerazione della manovra» e varare alcune misure di liberalizzazione. Lo stesso Berlusconi ha confermato di avere passato buona parte del pomeriggio al telefono con i suoi colleghi europei. Con il premier spagnolo Zapatero (che ha rassicurato i mercati solo con l'annuncio di elezioni anticipate) Berlusconi ha giudicato «poco comprensibili» i movimenti speculativi contro Italia e Spagna e ha concordato sulla necessità di applicare rapidamente gli accordi del 21 luglio sull'operatività del Fondo salva Stati (Efsf). Un tema, quest'ultimo, che è stato al centro dei colloqui del premier italiano anche con il cancelliere tedesco Merkel che dalla Vol Solda in Alto Adige, dove si trova in vacanza, è stata la più decisa a convincere Berlusconi sulla necessità di anticipare la manovra. Il presidente francese Sarkozy avrebbe rilanciato con Berlusconi l'idea degli eurobond come misura antispeculazione, idea avanzata per primo dal ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti. Con Sarkozy (la Francia ha la presidenza del G8 e del G20) e più tardi con il presidente americana Obama, Berlusconi ha discusso la possibilità che si possa tenere nei prossimi giorni, forse già prima di Ferragosto, una riunione dei ministri finanziari del G7 seguito, se si troverà un accordo, da un G8 a livello di capi di Stato e di Governo. E questo a riprova del fatto che se l'Europa è in grosse difficoltà anche gli Stati Uniti non sono esenti dall'effetto contagio e l'unica soluzione è trovare misure coordinate tra tutti per garantire la stabilità finanziaria globale.
Nessuno nega, ovviamente, che il problema sia nato dall'alto debito di alcuni Paesi dell'area Euro. Ma anche le soluzioni nazionali ed europee forse non bastano più. Per ridurre gli spread rispetto ai Bund tedeschi le misure possibili (tra di loro non alternative) sono infatti solo tre. Prima di tutto convincere i mercati con misure di carattere nazionale che esiste un piano credibile ed efficace di rientro dal debito. Si può anche spingere la Bce ad acquistare sul mercato secondario i titoli inveduti dei Paesi vittime della speculazione. È una misura, questa, rapida ma che comporta un'immissione di liquidità e un aumento della massa monetaria con tutti i rischi di innescare pericolosi meccanismi inflattivi. La Bce ha operato in tal senso a favore dell'Irlanda ma ha poi subordinato altri interventi a misure nazionali. La terza opzione riguarda la nuova operatività del Fondo salva Stati (Efsf) deciso dal Consiglio europeo del 21 luglio scorso. In pratica il fondo potrà comprare, nei limiti delle sue dotazioni, titoli invenduti ma senza immettere liquidità sul mercato non creerebbe inflazione. Il problema è che il Fondo, per diventare operativo, ha bisogno del via libera dei diciassette parlamenti dei Paesi dell'area Euro. E non sembra così scontato un disco verde tedesco.

il ns ministro 3sette deve parlare con angela e dirgli se vedi la casa del tuo vicino che va a fuoco che fai? la'iuti a spegnerla oppure lasci che incendi anche la tua?
 
CRISI

Debito Usa, S&P abbassa il rating
La Cina tuona: "Vogliamo garanzie"


Decisione storica dell'agenzia di rating che abbassa la valutazione ad a AA+. I titoli di stato americani perdono la massima valutazione per la prima volta nella storia: "Piano di risanamento non adeguato". Ma per il tesoro Usa c'è un errore di 2000 miliardi. Pechino chiede subito la soluzione dei problemi: "Finiti i giorni in cui zio Sam poteva sperperare"

NEW YORK - Per la prima volta nella storia, il debito sovrano degli Stati Uniti subisce un abbassamento del rating ad opera di Standard & Poor's. La valutazione AAA è stata abbassata di un gradino, a AA+, con un outlook che rimane negativo. La decisione è arrivata per "i rischi politici" che derivano dall'insufficienza degli interventi sul debito. "Il piano di risanamento - scrive S&P - non è adeguato a quanto sarebbe necessario per stabilizzare nel medio-termine il debito. L'efficacia, la stabilità e la prevedibilità della politica americana si è indebolita in un momento" in cui le sfide fiscali ed economiche aumentano. Un altro taglio, spiega ancora l'agenzia, potrebbe maturare nell'arco dei prossimi 12 o 18 mesi in mancanza di "correzioni solide". Immediata la reazione della Cina che condanna la "miope" disputa politica avutasi negli Usa sul debito. "La Cina, il più grande creditore dell'unica superpotenza mondiale, ha tutto il diritto - si legge in un durissimo commento diffuso dall'agenzia Nuova Cina - di chiedere oggi agli Stati Uniti la soluzione dei problemi di debito strutturali e garantire la sicurezza degli asset cinesi denominati in dollari".

La decisione era nell'aria da tempo, nonostante l'accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti faticosamente raggiunto e divenuto legge martedì scorso.

E proprio il clima di confusione e tensione fra leader repubblicani e democratici al Congresso che ha preceduto l'accordo
sul tetto del debito avrebbe indotto S&P al downgrade dalla AAA, il massimo, alla AA+. "L'innalzamento del tetto del debito è arrivato troppo tardi", ha detto John Chambers, presidente del comitato di valutazione di S&P: "Se fossero intervenuti prima, il rating non sarebbe stato abbassato".

L'annuncio è arrivato al termine di uno scambio con il Tesoro americano che, avendo esaminato in anticipo la bozza della decisione, ha trovato errori per almeno 2000 miliardi di dollari. L'agenzia ha inviato la bozza della decisione al Tesoro alle 13.30, le 19.30 italiane. Gli economisti l'hanno esaminata e hanno trovato errori nel modo in cui S&P teneva conto dei dati delle spese discrezionali del Congressional Budget Office, l'organismo indipendente incaricato di fornire analisi agli eletti. Il Tesoro ha replicato alle 16, le 22 italiane, e S&P ha confermato il downgrade alle 20.20, ore 2.20 italiane.

Una decisione senza precedenti. È la prima volta nella Storia che gli Usa si vedono ridurre il grado di affidabilità da una delle tre principali agenzie di rating, affidabilità che ora è inferiore a quello della Germania, della Francia o del Canada.

Secondo gli analisti, la decisione di Standard & Poor's potrebbe avere un effetto più psicologico che pratico. Moody's e Fitch hanno mantenuto il rating di tripla A per gli Stati Uniti e il downgrade di una sola agenzia è più gestibile. Ma il taglio del rating potrebbe avere ripercussioni su aziende e Stati a rischio downgrade, per i quali i costi di finanziamento potrebbero salire.

La maggiore preoccupazione è verificare se la decisione avrà un impatto sull'appetito degli investitori esteri per il debito americano. Nel 1945 i creditori esteri detenevano solo l'1% del debito americano, ora ne controllano il 46%.

La presa di posizione della Fed. Il downgrade di Standard & Poor's non cambia le operazioni condotte tramite la finestra del tasso di sconto della Fed e le operazioni a mercato aperto. Lo ha comunicato la Fed, sottolineando che il downgrade non ha implicazioni sul trattamento dei titoli di stato americani, Treasury, usati dalle banche.

La posizione della Cina. La cina, il maggior paese creditore degli Stati Uniti, aveva accolto con freddezza l'adozione del piano per evitare il default Usa, denunciando il protrarsi del problema dell'enorme debito sovrano. "I giorni in cui lo zio Sam, piegato dai debiti, poteva facilmente dilapidare quantità infinite di prestiti stranieri sono ormai contati", si legge nel comunicato di Nuova Cina. La cancellazione della tripla A per gli Stati Uniti è "un ammonimento", scrive Nuova Cina nel suo severo giudizio sullo stato delle finanze americano. L'agenzia di rating cinese Dagong, che non ha la stessa credibilità delle sue concorrenti anglossassoni, ha anch'essa abbassato il suo giudizio da A+ ad A con una prospettiva negativa.

 
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livelli settimanali, minimo in terra di nessuno
 

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e quindi lunedì che faranno tutti i piccoli???????????



ESATTO!!!!!!:D


quindi cosa faranno i big????????


ESATTO!!!!!!!!!:up::D:D:D:D


mi ci gioco o collions già da ora......:D
 
e quindi lunedì che faranno tutti i piccoli???????????



ESATTO!!!!!!:D


quindi cosa faranno i big????????


ESATTO!!!!!!!!!:up::D:D:D:D


mi ci gioco o collions già da ora......:D

:eek::eek: Non fare rebus panamensi :-o :wall::help::specchio::titanic:
Cosa faranno i piccoli ?
- vendono e si tagliano le vene :-?

cosa faranno i grandi ?
- comprano e raccolgono il sangue dei piccoli per poi rivenderlo :-?
:help::help::help::help:

:D:D
 
settimanale medie classiche
 

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