MILANO (MF-DJ)--La violenza è aumentata nell'Ucraina orientale, con i separatisti filo-russi e le autorità di Kiev che si sono scambiati accuse reciproche circa le violazioni del cessate il fuoco lungo la linea del fronte. Il presidente Usa, Joe Biden, intanto ha affermato che Mosca stava inventando un pretesto per invadere il suo vicino e ha avvertito che il riscio di un'incursione russa è ancora 'molto alto'.
Ad aumentare la tensione c'è il fatto che il Cremlino ha minacciato con una lettera agli Stati Uniti di ricorrere a 'misure tecnico-militari' non specificate se non riceverà dagli Usa e dai loro alleati garanzie legalmente vincolanti sulla sicurezza, che includono l'impegno della Nato di non permettere mai all'Ucraina di aderire all'Alleanza, così come la fine del dispiegamento di truppe nell'Europa orientale.
Alle Nazioni Unite, nel frattempo, la Russia ha formalmente lanciato accuse che i leader russi hanno ripetuto nelle ultime settimane, ovvero che l'Ucraina sta commettendo un 'genocidio' contro i russofoni nel Donbass. I funzionari occidentali respingono queste accuse, definendole uno sforzo di disinformazione per giustificare un'azione militare contro Kiev. La Russia ha anche annunciato di aver espulso il diplomatico numero due presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca e il dipartimento di Stato ha affermato che sta valutando una risposta.
"Ogni indicazione che abbiamo è che sono pronti ad andare in Ucraina", ha detto Biden alla Casa Bianca, spiegando che "la mia sensazione è che questo accadrà nei prossimi giorni". Ieri nelle città ucraine della regione del Donbass, un asilo e una scuola sono stati colpiti da colpi di mortaio sparati dalle forze appoggiate dalla Russia, secondo l'Esercito ucraino e i residenti locali. Le autorità nelle aree controllate dalla Russia hanno affermato che gli attacchi di mortaio hanno danneggiato diversi edifici anche nelle loro zone. Non sono stati segnalati decessi.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in visita alle truppe in prima linea nel Donbass, ha descritto i danni all'asilo, in cui c'erano 20 bambini durante l'attacco, come una "grande provocazione" da parte delle forze filo-russe. L'ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha condannato l'attacco contro la scuola materna come una "atroce violazione russa" degli accordi di cessate il fuoco che "dimostra ancora una volta il disprezzo della Russia per i civili ucraini da entrambe le parti del conflitto".
Le autorità filo-russe del Donbass hanno accusato Kiev di aver organizzato l'attacco all'asilo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa statale russa Tass, ha incolpato Kiev per l'aumento delle tensioni. "E' chiaro che la situazione nel Donbass stia peggiorando. La situazione ai confini della Russia potrebbe degenerare da un momento all'altro". La Russia ha accumulato più di 150.000 soldati lungo i confini dell'Ucraina, secondo le stime degli Stati Uniti. Mosca ha detto di aver iniziato a ritirare queste truppe, ma i funzionari occidentali affermano che il dispiegamento russo continua e che Mosca ha le forze di cui avrebbe bisogno per un'invasione. La Russia nega però di voler attaccare.
L'Ucraina, il cui presidente proviene da una famiglia di lingua russa, nega di discriminare i suoi cittadini di lingua russa e incolpa Mosca per aver innescato il conflitto nel Donbass, che ha ucciso circa 14.000 persone dal 2014 e costretto milioni di residenti a fuggire in altre parti dell'Ucraina, Russia o Occidente. "Le segnalazioni di presunte attività militari anormali da parte dell'Ucraina nel Donbass sono un palese tentativo del Governo russo di fabbricare pretesti per l'invasione", ha affermato la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, che ha visitato Kiev ieri. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha però negato. "I tentativi di trasferire tutta la colpa di ciò che sta accadendo in Ucraina sulla Russia non avranno successo", ha affermato.
Gli scontri tra le forze ucraine e i combattenti armati dalla Russia nelle regioni di Donetsk e Luhansk nel Donbass si verificano regolarmente negli anni dall'inizio del conflitto nel 2014, nonostante un cessate il fuoco concordato un anno dopo. Ieri i bombardamenti a Stanytsia Luhanska, un paese a est di Luhan, controllato dall'Ucraina, sono stati i peggiori dal 2015.
Il Cremlino ha inviato segnali contrastanti negli ultimi giorni, annunciando il ritiro di alcune delle sue truppe e suggerendo che Mosca potrebbe essere aperta a negoziati con l'Occidente per disinnescare la crisi e affrontare quelle che secondo lui sono minacce alla sicurezza della Russia. I funzionari ucraini e occidentali affermano che la Russia abbia invece continuato il suo dispiegamento militare intorno all'Ucraina. Mercoledì Kiev ha affermato di aver distribuito più munizioni alle truppe in prima linea.
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February 18, 2022 03:50 ET (08:50 GMT |