TRADING DI BREVISSIMO BREVE MEDIO E LUNGO TERMINE solo nero su bianco certificato no balle

Enel: rinnova partnership con Cinven in Ufinet Latam
MILANO (MF-DJ)--Enel, tramite Enel X International, ha siglato un nuovo accordo con una holding controllata da Sixth Cinven Fund e una holding controllata da Seventh Cinven Fund, per l'acquisto in via indiretta del 79% circa del capitale di Ufinet Latam S.L.U. da Sixth Cinven Fund e la contestuale vendita dell'80,5% del capitale della società a Seventh Cinven Fund.
In base a tale accordo, informa una nota, Enel X International manterrà una partecipazione indiretta del 19,5% nel capitale di Ufinet.
In linea con quanto previsto dall'accordo in essere con Sixth Cinven Fund Enel X International eserciterà l'opzione call per acquistare il 79% circa del capitale di Ufinet a fronte di un corrispettivo di 1.320 milioni di euro.
In base al nuovo accordo Enel X International riceverà contestualmente circa 140 milioni di euro a titolo di distribuzione di riserve disponibili di Ufinet e venderà l'80,5% del capitale della società a Seventh Cinven Fund per un corrispettivo di circa 1.240 milioni di euro.
In base al nuovo accordo Enel X International manterrà una rappresentanza nei consigli di amministrazione di quest'ultima e della sua holding, conservando diritti standard quale azionista di minoranza.
Inoltre, Seventh Cinven Fund potrà vendere la sua partecipazione con diritto di drag along 1 su quella di Enel X International, mentre quest'ultima avrà un diritto di tag along 2 nel caso in cui Seventh Cinven Fund venda la propria partecipazione.
Il closing dell'operazione è atteso nel primo trimestre del 2022, in linea con il Piano Strategico 2022-24 del Gruppo Enel.
L'operazione, nel suo complesso, genererà un flusso netto di cassa positivo stimato in circa 60 milioni di euro e un impatto positivo sui risultati operativi di circa 200 milioni di euro.
com/ann
(END) Dow Jones Newswires
December 21, 2021 13:05 ET (18:05 GMT)
 
Eni-Enel: dialogo sulle colonnine (MF)
MILANO (MF-DJ)--Prove di dialogo tra Eni ed Enel sulle colonnine. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i due colossi italiani dell'energia starebbero valutando un'inedita alleanza sulle reti di ricarica per la mobilità elettrica.
Al momento, le discussioni sono in fase preliminare e non è chiaro quale forma potrebbe prendere un'eventuale intesa, ma la cosa non deve sorprendere visto lo sforzo dell'Italia per la transizione ambientale. L'interesse di Eni ed Enel per l'attività è forte, come dimostra il gran numero di investimenti e di accordi conclusi dalle due società negli ultimi mesi. Ad agosto, così, il Cane a Sei Zampe ha comprato Be Power, secondo operatore in Italia con oltre 6000 punti di ricarica. L'infrastruttura confluirà in Plenitude, spinoff verde di Eni che si quoterà l'anno prossimo a Piazza Affari e che ha l'obiettivo di installare 31 mila colonnine in Europa entro il 2030. Enel è invece il primo operatore del Paese con oltre 13 mila punti di ricarica e punta ad accrescere la sua presenza all'estero anche tramite joint-venture come quella stretta a luglio con Volkswagen.
Durante la recente presentazione del piano strategico al 2030, peraltro, il ceo di Enel, Francesco Starace, ha aperto allo scorporo del ramo di mobilità di Enel X e all'ingresso di nuovi partner nel capitale della società con un'operazione simile a quella imbastita da Eni con Plenitude. Secondo alcune ricostruzioni, perciò, non è da escludere che le strategie delle due società sulla mobilità elettrica possano trovare in futuro un punto d'incontro industriale e finanziario. Nei prossimi anni saranno necessari ingenti investimenti sulle reti di ricarica per assecondare la crescita della mobilità elettrica e le richieste delle autorità.
fch
(END) Dow Jones Newswires
December 22, 2021 02:47 ET (07:47 GMT)
 
Leonardo Spa: Dipartimento Difesa Usa conferma opzioni per 36 TH-73A
MILANO (MF-DJ)--Leonardo accoglie con soddisfazione l'annuncio del Dipartimento della Difesa Usa con il quale, nell'ambito del programma per la realizzazione del nuovo sistema di addestramento avanzato per la U.S. Navy di cui è responsabile AgustaWestland Philadelphia, vengono esercitate le opzioni per ulteriori 36 elicotteri TH-73A, con relative parti di ricambio, per un valore di 159,4 milioni di dollari.
Nel gennaio 2020 Leonardo, attraverso AgustaWestland Philadelphia, si era aggiudicata un primo contratto del valore di 176 milioni di dollari per la produzione e la consegna di 32 elicotteri TH-73A, unitamente a un pacchetto iniziale di parti di ricambio, supporto ed equipaggiamento dedicato oltre a servizi di addestramento per piloti e tecnici addetti alla manutenzione. Nel novembre 2020 erano state esercitate opzioni per ulteriori 36 elicotteri per un valore di 171 milioni di dollari.
Le ulteriori 36 unità oggetto del contratto appena annunciato portano a 104 il totale degli elicotteri ordinati fino ad oggi. Il requisito complessivo prevede 130 unità. Gli elicotteri saranno realizzati presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia e impiegati per l'addestramento della prossima generazione di piloti della US Navy, del Corpo dei Marines e della Guardia Costiera USA.
com/fch
(END) Dow Jones Newswires
December 22, 2021 02:34 ET (07:34 GMT)
 
Leonardo: Profumo, vuole essere leader ma Italia scelga (CorSera)
ROMA (MF-DJ)--"Una cosa è chiara dopo l'Afghanistan, che l'Europa della difesa deve cominciare a esistere. L'ha detto la Von der Leyen, lo dice Borrel. E' evidente agli europei ed è per questo che anche il Paese deve fare scelte tenendo conto che le basi ci sono".
Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera, il ceo di Leonardo Spa, Alessandro Profumo, aggiungendo che "questi sono i mesi nei quali dobbiamo fare delle scelte. La prima è che non si può fare tutto" e questo non è un modo elegante per dire che Leonardo sta uscendo da alcuni settori ma "il realismo di chi sa che si può essere un grande gruppo solo se hai leadership riconosciute quanto meno in Europa».
Per la vendita di Oto Melara e Wass, con l'uscita dal settore dei cannoni, "ci siamo posti una domanda semplice: siamo i proprietari migliori per quelle due aziende? Siamo noi quelli che possono garantire uno sviluppo e una crescita? Perché guardi sono aziende che vanno bene» ma "devono crescere perlomeno in un ambito europeo», anche spostando i centri decisionali all'estero, prosegue.
Il governo che è azionista di Leonardo "ha il golden power. Noi possiamo, come abbiamo fatto, spiegare il senso della nostra azione che si inscrive nella Direttiva per la Politica Industriale della Difesa emanata dal Ministero della Difesa. Contemporaneamente abbiamo infatti acquistato una quota importante in un'azienda della difesa tedesca, la Hensoldt, che essendo attiva nell'elettronica ci permette di adempiere a quel ruolo di campione nazionale che deve creare valore per l'intero sistema-Paese oltre ad assicurarne per la nostra parte la difesa e la sicurezza. Significa che noi, e quindi il nostro Paese, abbiamo l'obiettivo di essere i primi al mondo nel settore degli elicotteri; primi nell'elettronica della difesa in Europa e, a crescere negli Stati Uniti; protagonisti dei programmi di cooperazione internazionale nell'aeronautica; punto di riferimento nello spazio in Europa e in quel grande comparto che è la cybersecurity», sottolinea.
"Negli ultimi due giorni la Marina militare americana, ci ha confermato l'ordine di 36 elicotteri che porta il totale a 104. Siamo quelli che addestrano i piloti americani, i marines. Il centro operativo di cyber sicurezza delle risorse spaziali europee dell'Esa è Leonardo. E saremo a capo di 19 aziende europee che realizzeranno il nuovo Cyber Security Operations Center (C-Soc) sempre dell'Esa», conclude.
pev
(END) Dow Jones Newswires
December 22, 2021 02:34 ET (07:34 GMT)
 
Energia: Cingolani, sfruttiamo nostri pozzi per calo bollette (Mess)
ROMA (MF-DJ)--«Sfruttiamo i nostri pozzi per abbassare le bollette».
Lo ha detto in un'intervista al Messaggero il ministro della Trasnizione ecologica, Roberto Cingolani, in un'intervista al Messaggero, dopo che ieri il gas ha toccato l'ennesimo record a 182 euro.
«È indubbio che si è in una situazione difficile. Il Northstream2, il gasdotto che collega la Russia alla Germania bypassando l'Ucraina, dovrebbe stabilizzare in basso il prezzo del gas. Ma la crisi tra Russia e Ucraina, con gli Stati Uniti che stanno frenando Berlino, impatta pesantemente sui costi. Una specie di tempesta perfetta. L'Italia è riuscita a diversificare le fonti di approvvigionamento. Ma ha un energy-mix davvero povero e ora paga le scelte sbagliate del passato. Importiamo tutto e quindi siamo vulnerabili», sottolinea.
Il governo ha stanziato oltre 8 miliardi finora "ma ora anche l'Europa si sta muovendo. Finora eravamo tutti d'accordo per aspettare di valutare fino a che punto questa crisi fosse contingente. Ma la situazione è diventata più tesa del previsto e potrebbe durare anche nel 2023. Le prossime settimane saranno decisive. Ci sono in corso tutte le simulazioni. E ci sono sul tavolo diverse opzioni, a partire dalla defiscalizzazione, da negoziare ovviamente con la Commissione. In Europa si è parlato molto anche di come viene calcolato il prezzo dell'energia agganciata al gas».
pev
(END) Dow Jones Newswires
December 22, 2021 02:49 ET (07:49 GMT)
 
telecommm:clap::clap::clapclap:chi segue questo fol da soldini e spero che qualcuno ha seguito:banana::banana::eek::d::d::clapclap:solo qui nero su bianco ...si attirano rosiconi ma continuerò a farlo:banana::clap:
 
Tim: Draghi; tutelare occupazione, infrastruttura e tecnologia
ROMA (MF-DJ)--"Abbiamo detto subito che ci sono tre cose che il Governo deve tutelare nel futuro dell'assetto societario di Tim: l'occupazione, l'infrastruttura e la tecnologia".
Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Mario Draghi, aggiungendo che "ora dobbiamo vedere quello che sta succedendo, ancora non è chiaro cosa sta succedendo, ma la configurazione societaria che verrà creata attraverso l'azione degli azionisti attuali e dell'azione del Governo dovrà permettere il raggiungimento di questi tre obiettivi".
"Oggi il Governo non è in condizione di dire 'voglio fare cosi', oppure 'non voglio fare così', non c'è una strada predeterminata. C'è una situazione precedente in rapida evoluzione, c'è un'Opa che sarà annunciata di cui non si capiscono le caratteristiche, ci sono una serie di negoziati tra Cdp, Vivendi e gli altri azionisti di Tim".
rov
(END) Dow Jones Newswires
 
mitica Leonardo mitica mitica E chi diceva che era un cesso e avevo fatto male a vendere e ricomprare spero che giorno del crollo mentre tutti correvano e io compravo qualcuno mi abbia seguito su questo forum visto che ci sono 6000 7000 visite spero che qualcuno non scrive ma segue e se segue sono solo che contento
 

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