Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (21 lettori)

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belindo

Guest
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Buongiorno Ste e buongiorno a tutti.
Questo grafico l'ho analizzato sovrapponendo le chiusure di S&P nell'ultimo anno con le nostre del '41 e ho notato che spesso si muovono insieme, quindi il fatto che sia in ripresa potrebbe essere positivo per i nostri indicizzati,Anche tu logiudichi in questo modo?
 

belindo

Guest
vorrei riprendere il discorso del Dollaro e la sua aspettativa verso le valute più importanti .mi sembra opportuno dare una indicazione dell'indice che io seguo giornalmente:cool:.anche per avere un indicazione del suo termine giusto:up: US dollar index - Wikipedia
1286132350dsfedcf.jpg

Questo invece me lo devi spiegare meglio, ho letto a cosa si riferisce cioò al rapporto tra dollaro e un paniere di altre monete(le più importanti del mondo), ma il fatto che scenda significa che il dollaro si stà deprezzando e anche i modo consistente...............quindi ci saranno meno investimenti che da USD verranno in Euro e molti di più che da Euro andranno in USD, quindi meno spinta per i nostri debiti sovrani???? ?? spiegami meglio.
Grazie:)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Buongiorno Ste e buongiorno a tutti.
Questo grafico l'ho analizzato sovrapponendo le chiusure di S&P nell'ultimo anno con le nostre del '41 e ho notato che spesso si muovono insieme, quindi il fatto che sia in ripresa potrebbe essere positivo per i nostri indicizzati,Anche tu logiudichi in questo modo?
buon giorno belindo.il primo di aprile quando i nostri tds iniziarono a crescere l'indice s&p 500 era a circa 1000/1050 punti.essendo un indice di paura cioè di volatilità ,la quotazione ora(1140) indica che se non c'è un trend di inversione o di stabilizzazione ,si potrà uscire dall'azionario ed entrare maggiormente sull'obbligazionario.ti rispondo anche in base alla quotazione del dollaro che è importante su questo fronte anche perchè in base ai movimenti di periodo indica un acquisto/vendita su di esso.:)
 

belindo

Guest
buon giorno belindo.il primo di aprile quando i nostri tds iniziarono a crescere l'indice s&p 500 era a circa 1000/1050 punti.essendo un indice di paura cioè di volatilità ,la quotazione ora(1140) indica che se non c'è un trend di inversione o di stabilizzazione ,si potrà uscire dall'azionario ed entrare maggiormente sull'obbligazionario.ti rispondo anche in base alla quotazione del dollaro che è importante su questo fronte anche perchè in base ai movimenti di periodo indica un acquisto/vendita su di esso.:)

Ok, S&P ma il dollaro adesso è buy giusto?quindi bene per noi.........;)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
L'indice Sentix sulla fiducia degli investitori nell'Eurozona
è salito a 8,8 punti a ottobre dai precedenti 7,6. Il dato è
superiore alle attese ferme a 8 punti. Milano, Finanza.com
;)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
tassi interest rate swaps

Euro Dollaro USA Sterlina Inglese Yen Giapponese
bid / ask bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 1.28 1.31 1.03 1.08 0.37 0.43
2 anni 1.42 1.45 0.59 0.63 1.22 1.27 0.35 0.41
3 anni 1.58 1.61 0.85 0.89 1.48 1.53 0.36 0.42
4 anni 1.75 1.78 1.16 1.20 1.76 1.81 0.39 0.45
5 anni 1.92 1.95 1.49 1.53 2.02 2.07 0.45 0.51
6 anni 2.08 2.11 1.78 1.82 2.26 2.31 0.53 0.59
7 anni 2.22 2.26 2.04 2.08 2.47 2.52 0.62 0.68
8 anni 2.35 2.38 2.23 2.27 2.66 2.71 0.74 0.80
9 anni 2.46 2.49 2.40 2.44 2.83 2.88 0.86 0.92
10 anni 2.54 2.58 2.55 2.59 2.96 3.01 0.99 1.05
15 anni 2.85 2.88 3.01 3.05 3.37 3.42 1.42 1.50
20 anni 2.94 2.97 3.20 3.24 3.50 3.55 1.66 1.74
25 anni 2.90 2.93 3.55 3.60
30 anni 2.79 2.82 3.33 3.37 3.57 3.62 1.8 1.88

Franco Svizzero Corona Danese
bid / ask bid / ask
1 anno 1.60 1.65
2 anni 0.49 0.57 1.73 1.78
3 anni 0.72 0.80 1.88 1.93
4 anni 0.94 1.02 2.02 2.07
5 anni 1.14 1.22 2.18 2.23
6 anni 1.32 1.40 2.31 2.36
7 anni 1.47 1.55 2.44 2.48
8 anni 1.59 1.67 2.55 2.60
9 anni 1.69 1.77 2.64 2.69
10 anni 1.78 1.86 2.72 2.76
15 anni 1.99 2.09
20 anni 2 2.1
25 anni
30 anni 1.93 2.03
:V
 

tommy271

Forumer storico
Btp sale ma spread Bund è stabile, resta incertezza su periferia

lunedì 4 ottobre 2010 12:30

MILANO, 4 ottobre (Reuters) - Lieve rialzo per i Btp nelle prime ore di contrattazione della settimana, a conferma di un parziale allentamento delle tensioni sulla periferia della settimana scorsa, legate ai conti pubblici di Irlanda e Portogallo.
"C'è buon denaro su tutto il comparto obbligazionario, viste anche le borse un po' cedevoli" spiega un trader.
Lo spread Btp-Bund resta sostanzialmente invariato rispetto ai valori dell'ultima seduta, complici gli acquisti sul governativo tedesco, sostenuto dall'ipotesi di nuove misure di 'quantitative easing' negli Stati Uniti.

"La periferia tiene le posizioni, non vedo volatilità, mi sembra che l'umore sia stabile" aggiunge il trader.
A fine mattinata il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale tratta, su schermi Reuters YLDS5, in area 155-156 punti base, in linea con i 155 della chiusura di venerdì.
"Il Btp si muove un po' meglio sulla parte a dieci anni, come il Bund" afferma l'operatore.
"Diciamo che oggi tutto il mercato si muove di concerto col Bund".

Ma l'incertezza sulla situazione degli emittenti periferici resta comunque elevata, come dimostrato dalle difficoltà del governo di Lisbona, di minoranza, a ottenere il sostengo dell'opposizione sulle misure di risanamento annunciate la scorsa settimana.
Lo stesso banchiere centrale Carlos Costa ha ribadito stamane la necessità per il governo portoghese di aggregare un ampio consenso politico attorno alla manovra.
D'altra parte la banca centrale irlandese ha messo in guardia sulle propettive economiche del paese per quest'anno: il pil, prevede l'istituto centrale, sarà tendenzialmente fermo contro aspettative del governo per una crescita almeno modesta.

ATTESA ACQUISTI BOND FED SOSTIENE BUND

Il presidente della Fed di New York William Dudley ha affermato venerdì scorso che le attuali condizioni di elevata disoccupazione e bassa inflazione sono "inaccettabili", mentre secondo il numero uno della Fed di Chicago Charles Evans ulteriori misure di espansione monetaria sono "desiderabili".
"L'aspettativa che la Fed, e forse anche la Banca d'Inghilterra, ricomincino con politiche di quantitative easing sostiene il mercato dei bond nel suo complesso" spiega lo strategist di Ria Capital Markets Nick Stamenkovic.
A supportare in mattinata il debito tedesco anche l'attesa di una riduzione delle emissioni previste per il 2010.
La Bundesbank ha comunicato che il nuovo fabbisogno di indebitamento della Germania per quest'anno potrebbe essere limitato a 50 miliardi di euro.
Il mese scorso il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble aveva parlato di una cifra "ben al di sotto" dei 60 miliardi, dopo che le prime stime avevano indicato un target di circa 80 miliardi.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 ott - Nuovo aumento
per i tassi interbancari nell'eurozona dopo il maxibalzo
registrato venerdi'. Il contratto a 3 mesi, base di
riferimento per gran parte dei mutui a tasso variabile, e'
salito questa mattina allo 0,953% dallo 0,94,2% di venerdi' e
allo 0,892% di giovedi' confermandosi ai livelli piu' alti dal
luglio 2009. Simile l'andamento del contratto a sei mesi,
salito all'1,191% da 1,184% venerdi' e 1,146% giovedi'' e
quello a un mese, salito a 0,726% da 0,704% e 0,625%
rispettivamente. A scatenare la corsa al rialzo dei tassi
interbancari e' stata la fine contemporanea giovedi' scorso di
3 aste Bce a 3, 6 e 12 mesi per un controvalore complessivo
di 225 miliardi di euro. Per soddisfare la domanda di fondi
ma al tempo stesso proseguire nella sua exit strategy dalle
misure straordinarie di sostegno all'economia, la Bce ha
varato due nuove aste, la prima, mercoledi', con scadenza a 3
mesi che ha portato all'erogazione di 104 miliardi e la
seconda giovedi' a sei giorni che ha visto arrivare in totale
richieste per 29 miliardi. Nel complesso dunque il sistema
bancario, a fronte di restituzioni per 225 miliardi ha
ripreso in prestito, e per una scadenza molto inferiore,
fondi per 133 miliardi e quella minore liquidita' ha
determinato un aumento dei tassi interbancari che rimangono
tuttavia ancora al di sotto del costo del denaro fissato
ormai da tempo all'1%. La liquidita' in eccesso nel sistema
rimane tuttavia ampia, pari a 28 miliardi di euro oggi
contro gli oltre 100 di due settimane fa e i quasi 350 della
fine di giugno, quando le tensioni sui mercati erano ai
livelli massimi.
Corrado Poggi cop-Y-
[email protected]
 
Stato
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