RPT-Btp e Bund in rialzo, focus su prossime misure Fed
lunedì 25 ottobre 2010 18:30
MILANO, 25 ottobre (Reuters) - I titoli di stato della zona
euro archiviano la seduta col segno più, nella dominante attesa
dell'annuncio delle misure che la Fed adotterà dal prossimo
Fomc, la settimana ventura.
"Il Fomc della prossima settimana sarà il punto di svolta,
con l'annuncio dell'ammontare e la struttura del prossimo
'quantitative easing'" dice Luca Cazzulani, strategist di
Unicredit Mib.
"Resta dubbia la reale efficacia del QE, dato che il mercato
ha molte aspettative" aggiunge.
Non sembrano compromettere il trend positivo delle periferie
le aste italiane in agenda da domani.
"Nonostante il rialzo del Bund, tutte le periferie hanno
stretto e anche l'Italia, questo indica che il mercato non è
particolarmente preoccupato dei collocamenti. C'è da dire che
non rappresentano un ammontare particolarmente elevato" dice
ancora Cazzulani.
Oggi, a mercati chiusi, il Tesoro comunicherà i quantitativi
per aste a medio-lungo di giovedì, che vedranno il lancio del
nuovo Btp triennale (1/11/2013, cedola 2,25%) e la quinta
tranche del decennale (1/3/2021).
Sempre sul mercato primario italiano, in agenda domani il
collocamento di 9 miliardi di Bot a 6 mesi e 2,5 miliardi di Ctz
31/8/2012 e mercoledì le riaperture dei Btp indicizzati, a 10 e
30 anni, per una cifra complessiva fino a 1,5 miliardi di euro.
IMPROBABILE QE BCE, MA PARTE MERCATO IPOTIZZA
L'attesa di un QE da parte della Fed interrompe il trend di
divaricazione 'core'/periferie, con Bund e periferici che
beneficiano entrambi delle attese della misura, anche se
convince poco l'ipotesi che la Bce segua l'esempio.
"Il trend per la Bce sembra di segno opposto, con il mercato
che non manifesta molta domanda per tutta la liquidità presente"
dice Cazzulani. "Credo che le speculaizoni su un QE della Bce
derivi più da una tendenza a percepire l'analogia che dalla
situazione reale".
Tuttavia, secondo alcuni operatori, sebbene la Bce si mostri
cautamente ottimista sulle prospettive della zona euro, una
valuta forte compromette l'export di paesi che stanno cercando
di ridurre i loro deficit di bilancio. Questo, insieme a misure
di austerità nella maggior parte dei paesi, potrebbe rallentare
la crescita e, secondo gli analisti, indurre la Bce a non
ritirare tutta la liquidità straordinaria che ha iniettato sul
mercato.
"Se si inizia a vedere in declino alcuni indicatori in
Europa, potrebbero iniziare a crescere rapidamente anche le
speculazioni su un quantitative easing in Europa, specie se
l'euro continua a salire" osserva Charles Diebel di LloydsTSB.