Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (7 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Discepolo

Negusneg Fan Club
condivido Zebro:sad:vedo dalle transazioni immobiliari con le ag che collaboro in tutta Romagna!...e che sarebbe il bene più acquistato che le persone anche se intenzionate a comprare la "casa" devovo soccombere alla banche perchè non elargiscono il mutuo:clava:.per gradi dalla prov.di Ravenna andandoci su dietro nei grossi centri è più o meno la stessa cosa!in effetti sono tre anni che c'è questa situazione stagnante; se andiamo avanti così si peggiora entro alla fine 2013;dopo spero in una ripresa, che poi ora c'è un "iper" costruito e un "iper" invenduto.le banche quando andranno a bussare alla cassa delle imprese chiedendo di rientrare con l'affidamento, non vorrei si creasse la bolla immobiliare come ad esempio la Spagna e che non si pagherebbero nemmeno i dipendenti in misura proporzionale:wall: ciao

Ciao Stefano, non capito molto bene il tuo post, ma mi pare di capire che ci sia una critica alle banche per la difficoltà nella concessione dei mutui.
Ci tengo a far presente che, se le famiglie sono o saranno sempre più composte da persone con lavori precari, senza alcuna garanzia di minimo reddito per il futuro, saraà difficile trovare banche che possano imprestare loro dei soldi, idem se ci sono persone che sperano ancora di trovare banche che finanziano il 100% dell'immobile, per vedersi poi dopo qualche mese sparire da sotto gli occhi la persona che ha ottenuto il mutuo, magari perchè decide di rientrare nel proprio paese, (e quindi, ha pagato l'affitto per qualche mese e poi, chi si è visto, si è visto). Chi ha i soldi, e potrebbe comprare senza problemi diverse unità immobiliari, si pone il problema della manutenzione di tali immobili, degli affitti, e, non ultimo, della patrimoniale e tasse varie.
Quindi, per tutte queste ragioni, se non cambia sostanzialmente qualcosa nell'economia italiana, io prevedo anni nerissimi per il settore immobiliare, almeno per quello di medio-basso livello.
Affinchè si rientri da una situazione di iper-venduto, ci vuole un qualcosa che rafforzi la domanda, ma le statistiche sull'Italia, a me sembrano dimostrare esattamente il contrario.
Le banche i mutui li fanno, ma è sempre più difficile trovare un mutuo che stia in piedi in modo giusto, intendo dire sia dal punto di vista reddituale che di copertura patrimoniale, limitato al giusto intervento che una banca dovrebbe fare (80% max).
D'altronde, se buona parte degli Italiani lavora in nero, non può dimostrare un reddito ufficiale e sostenibile; se buona parte dei giovani è precario, avrà difficoltà ad accedere al credito; se l'Italia ha un indice di natalità di 1,39, è probabile che in futuro i nostri figli preferiranno tenersi la casa dove abitano invece che avventurarsi in nuove spese, oltretutto con scarsissime prospettive di lavoro in Italia e, per molti, la concreta esigenza di espatriare per trovare un lavoro.
Forse, per vedere un minimo di ripresa, dovremo aspettare che anche da noi si trovino immobili in vendita a 15-20.000 euro come in alcune zone degli Stati Uniti, solo da lì, forse, si potrà ripartire, con l'attuale situazione normativa ed occupazionale.
 

franco49

Forumer attivo
Per il punto 3, il capital gain sui tds rimarrà al 12,5% anche dopo il 01.01.2012.
Infatti l'articolo 2 comma 19 del dl 138 del 13.08.11 dice che i redditi diversi (plusvalenze , minusvalenze) relativi ai tds verranno conteggiati al 62,5%.
Applicando ila nuova aliquota del 20% al 62,5 della plusvalenza è come se l'aliquota fosse del 12,5%.

grazie mille zangelo per la tua cortese risposta !!!
ho letto il testo art 2 comma 19 e, visto che c'ero, anche il comma 28 (quest'ultimo era relativamente al mio punto 1), e tutto quello che tu dici è perfetto.
Grazie ancora. Ciao. Certo che sono diabolici.
franco
P.S.
Poi circa il motivo per cui previlegino i tds anche nel TRADING questo è un mistero. Capisco per i cassettisti limitare il prelevamento fiscale al 12,50% (ciò per incoraggiare l'acquisto rispetto ad altri strumenti), ma addirittura previlegiarli nel trading stretto tassandoli di meno sui guadagni......ma questo serve ad incoraggiare il TRADING sui tds rispetto agli altri strumenti. secondo te perchè???? Cosa ci guadagnano??? Aumentano la massa movimentata giornaliera e quindi accorciano lo spread bid-ask? A che pro (per loro) ? Mah.....
 
Ultima modifica:

dalmazia

Nuovo forumer
condivido Zebro:sad:vedo dalle transazioni immobiliari con le ag che collaboro in tutta Romagna!...e che sarebbe il bene più acquistato che le persone anche se intenzionate a comprare la "casa" devovo soccombere alla banche perchè non elargiscono il mutuo:clava:.per gradi dalla prov.di Ravenna andandoci su dietro nei grossi centri è più o meno la stessa cosa!in effetti sono tre anni che c'è questa situazione stagnante; se andiamo avanti così si peggiora entro alla fine 2013;dopo spero in una ripresa, che poi ora c'è un "iper" costruito e un "iper" invenduto.le banche quando andranno a bussare alla cassa delle imprese chiedendo di rientrare con l'affidamento, non vorrei si creasse la bolla immobiliare come ad esempio la Spagna e che non si pagherebbero nemmeno i dipendenti in misura proporzionale:wall: ciao

:-? l'ultima parte non l'ho capita bene:) comunque se se le imprese vendessero le case a prezzi non dico bassi ma normali vedremmo una bella ripresa del settore immobiliare.
Se preferiscono non vendere piuttosto che abbassare i prezzi allora che vadano in malora pure loro.:down:
 

Baro

Umile contadino
:-? l'ultima parte non l'ho capita bene:) comunque se se le imprese vendessero le case a prezzi non dico bassi ma normali vedremmo una bella ripresa del settore immobiliare.
Se preferiscono non vendere piuttosto che abbassare i prezzi allora che vadano in malora pure loro.:down:
Mia moglie costruisce e vende case...hai detto che si dovrebbero vendere le case a prezzi normali ed io sono d'accordo che ogni lavoratore abbia il diritto di potersi comprare non a condizioni di strozzinaggio una casa. In questo momento i problemi di un costruttore e venditore di immobili dal mio punto di vista sono tre :
- Terreni per costruzione del nuovo troppo cari.
- Rapporti con le banche.
- Legislazione sulla generica sicurezza del lavoro troppo onerosa, non dico inutile,anzi, ma toppo costosa che poi si ripercuote sul prezzo finale e/o costo orario di un operaio.
Non so cosa intendi per prezzi normali ma il margine su una costruzione è ormai molto sottile, poi in molti contesti il prezzo lo fa il mercato. Io che da diverso tempo sono in cerca di un trilocale al mare in liguria ad un prezzo accettabile, vedo solo appartamenti di 30 anni, 40 mq a 400 mila euro...dovrei bruciare il suo proprietario...
 
Ultima modifica:

dalmazia

Nuovo forumer
Io che da diverso tempo sono in cerca di un trilocale al mare in liguria ad un prezzo accettabile, vedo solo appartamenti di 30 anni, 40 mq a 400 mila euro...dovrei bruciare il suo proprietario...[/QUOTE]

Prezzi normali intendo non quelli che mi hai appena detto, 10k al m2?
Follia pura, ma qualcuno li compra? Eppure vedo sui giornali case in liguria anche a 90k nuove è pubblicita' ingannevole?
 

Zebro

Valar dohaeris
Io che da diverso tempo sono in cerca di un trilocale al mare in liguria ad un prezzo accettabile, vedo solo appartamenti di 30 anni, 40 mq a 400 mila euro...dovrei bruciare il suo proprietario...

Prezzi normali intendo non quelli che mi hai appena detto, 10k al m2?
Follia pura, ma qualcuno li compra? Eppure vedo sui giornali case in liguria anche a 90k nuove è pubblicita' ingannevole?

:-D oh yes!
Beh, non tutto qui è a 10K al m2... ma il nuovo spesso. Se poi è nel levante e si vede il mare... UP!
 

LUP1051

Guest
Mia moglie costruisce e vende case...hai detto che si dovrebbero vendere le case a prezzi normali ed io sono d'accordo che ogni lavoratore abbia il diritto di potersi comprare non a condizioni di strozzinaggio una casa. In questo momento i problemi di un costruttore e venditore di immobili dal mio punto di vista sono tre :
- Terreni per costruzione del nuovo troppo cari.
- Rapporti con le banche.
- Legislazione sulla generica sicurezza del lavoro troppo onerosa, non dico inutile,anzi, ma toppo costosa che poi si ripercuote sul prezzo finale e/o costo orario di un operaio.
Non so cosa intendi per prezzi normali ma il margine su una costruzione è ormai molto sottile, poi in molti contesti il prezzo lo fa il mercato. Io che da diverso tempo sono in cerca di un trilocale al mare in liguria ad un prezzo accettabile, vedo solo appartamenti di 30 anni, 40 mq a 400 mila euro...dovrei bruciare il suo proprietario...


Questo, forse, è il vero problema: - Rapporti con le banche.
Consiglia tua moglie di costruire investendo i propri soldi (risparmi), nessuno vuole rischiare il proprio danaro, buttiamo la croce sulle banche, è +++ semplice e +++ vantaggioso e ------ rischioso; tanto alla fine paga sempre l'utente finale.

Ormai nessuno +++ vende solo il prodotto costruito, tutti a venderti anche il prodotto finanziario allegato. Così nascono le crisi e le grandi crisi.

Rinniammoriamoci della vecchia e cara "Cambiale"!!!!!!!!!!!!!
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
:-? l'ultima parte non l'ho capita bene:) comunque se se le imprese vendessero le case a prezzi non dico bassi ma normali vedremmo una bella ripresa del settore immobiliare.
Se preferiscono non vendere piuttosto che abbassare i prezzi allora che vadano in malora pure loro.:down:
anche questa è una componente dalmazia!non siamo pronti a vendere a prezzi più bassi e preferiamo tenere vuoti o sfitti gli immobili.la mia politica comunque è per farlo ,con sconto sia su affitti e vendite ,con risultati personali soddisfacenti. buona domenica:)p,s: le imprese molte volte vendono pochi appartamenti e o villette a schiera in sito di 15/20 e con spese condominiali da accordare e sono alte; l'utente si fa due calcoli e lascia perdere.non è così facile
 
Ultima modifica:
grazie mille zangelo per la tua cortese risposta !!!
ho letto il testo art 2 comma 19 e, visto che c'ero, anche il comma 28 (quest'ultimo era relativamente al mio punto 1), e tutto quello che tu dici è perfetto.
Grazie ancora. Ciao. Certo che sono diabolici.
franco
P.S.
Poi circa il motivo per cui previlegino i tds anche nel TRADING questo è un mistero. Capisco per i cassettisti limitare il prelevamento fiscale al 12,50% (ciò per incoraggiare l'acquisto rispetto ad altri strumenti), ma addirittura previlegiarli nel trading stretto tassandoli di meno sui guadagni......ma questo serve ad incoraggiare il TRADING sui tds rispetto agli altri strumenti. secondo te perchè???? Cosa ci guadagnano??? Aumentano la massa movimentata giornaliera e quindi accorciano lo spread bid-ask? A che pro (per loro) ? Mah.....

Secondo me hanno mantenuto la tassazione al 12,5% anche sui capital gain dei tds per non creare ‘distorsioni’ fra tds con cedola differente, per i cassettisti.
Ad esempio supponiamo di avere 2 btp decennali:
- uno con cedola del 4% lordo e prezzo a 100
- un secondo btp con cedola 2% e prezzo a 80
Ragionando in modo approssimato i 2 btp sono equivalenti ; infatti il secondo ha cedola più bassa ma ha il prezzo più basso di 20 che diviso per 10 anni fa 2 e quindi è come se avessi una cedola del 2+2= 4% lordo annuo anche col secondo.
In termine di rendimento netto , con tassazione del 12,5% sia su cedole che su capital gain i 2 btp sono equivalenti:
btp1. 4% lordo *0,875= 3,5% netto annuo
btp2. 2% lordo *0,875= 1,75 netto annuo ; i 20 di capital gain a scadenza sono tassati al 12,5%, resta 17,5 che diviso per 10 da un 1,75 annuo aggiuntivo, totale 1,75+1,75= 3,5% annuo, come il btp1

Se però la tassazione delle cedole fosse al 12,5% e sul capital gain al 20%, i 2 btp non sarebbero più equivalenti:
btp1. 4% lordo *0,875 = 3,5% netto annuo
btp2: 2% lordo *0,875= 1,75 netto annuo ; i 20 di capital gain sarebbero tassati al 20% quindi rimane 16 che diviso per 10 da un 1,6 annuo aggiuntivo, totale rendimento netto annuo = 1,75+1,6 =3,35% , inferiore al 3,5% del btp1

Cioè se la tassazione del capital gain sui tds fosse al 20% e quella delle cedole al 12,5% , converebbe prendere sempre i btp con cedola più alta e prezzo attorno a 100 mentre i btp con cedola bassa e prezzo basso sarebbero meno convenienti (tranne che per avere future plusvalenze per recuperare eventuali minusvalenze).

Inoltre spesso anche i tds comprati in asta hanno prezzo sotto 100; ad esempio nell'asta di fine luglio 2011 il btp decennale 1st21 al 4,75% è stato aggiudicato a 92,85; non credo sarebbe giusto che un cassettista che lo tiene fino a scadenza paghi il 12,5% sulle cedole e il 20% sul capital gain di 100-92,85 (non è un capital gain da trading).
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto