Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (17 lettori)

Stato
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stefanofabb

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Il dato sui prezzi alla produzione tedeschi ad ottobre si è
attestato ad un +0,2% mensile, praticamente fermi rispetto al
dato precedente (0,3%) e poco sopra le attese, allo 0,1%. Su
base annua il dato si è attestato al 5,3% come da attese,
leggermente al di sotto della rilevazione precedente che aveva
raggiunto il 5,5%. Milano, Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 18 nov - I prezzi alla
produzione in Germania sono saliti dello 0,2% a ottobre,
mentre su base annua l'incremento e' stato del 5,3%. Il dato
mensile e' superiore alle attese degli analisti che
si aspettavano una crescita dello 0,1%, quello annuo in
linea alle stime. Escludendo i prezzi dell'energia, i prezzi
alla produzione a ottobre hanno mostrato un calo dello 0,1%
e un incremento annuo del 2,8%. Lo rendono noto i dati
dell'ufficio di statistica federale Destatis.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 18 nov - Forniamo di
seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il calendario
dei principali eventi in Europa e in Asia della giornata
(dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali)
GER - Ppi aa, ottobre h. 8,00
precedente: 5,5% / consenso: 5,3%
GER - Ppi mm, ottobre h. 8,00
precedente: 0,3% / consenso: 0,1%
ITA - Fatturato industriale aa, settembre h. 10,00
precedente: 12,0% / consenso: --
ITA - Fatturato industriale mm, settembre h. 10,00
precedente: 4,0% / consenso: --
ITA - Ordini all'industria aa, settembre h. 10,00
precedente: 10,5% / consenso: --
ITA - Ordini all'industria mm, settembre h. 10,00
precedente: 5,0% / consenso: --
SPA - Discorso di Golzalez-Paramo (Bce) h. 10,15
 

belindo

Guest
Anche in Germania c'è la piccola impresa.
Nell'ambiente ove lavoro io (settore agricolo-industriale) ci sono molte GmbH cioé srl anche a gestione semi familiare.
Probabilmente il tessuto più forte è la media impresa, fatturati sui 50-100 milioni di euro. Quello che vedo è che anche qui c'è un calo di ordinativi e timore per il 2012, però c'è molta più ricerca. Mediamente un'azienda mette sul mercato 5- 6 prodotti nuovi ogni anno, mentre le omologhe italiane, 1 o 2 o a volte nemmeno uno...
Questo dà un vantaggio molto consistente.

Ti ringrazio :up:
 

stefanofabb

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camaleonte

Forumer storico
Dopo aver attacato i PIGS il problema del debito sovrano è passato all'Italia che ha il debito più grosso, da noi i conti non erano malaccio e sopratutto il debito privato con il pubblico ci fa arrivare ai livelli francesi, quindi in linea di massima i fondamentali sono buoni e il problema non è la bassa crescita che è così da 15 anni e ce ne lamentiamo solo ora, ma il fatto che lo spread è troppo alto, cioè con assi elevati noi che abbiamo il debito più grosso saremmo i primi a saltare; però abbiamo fatto la scelta giusta con un governo tecnico che dovrebbe dare la giusta fiducia e basterà che faccia delle riforme non poi così catastrofiche, ICI lo pagavamo prima e le pensioni ormai lo sappiamo come andrà a finire, ma abbiamo anche la possibilità di stimolare la crescita che sarebbe una novità per noi!
Voglio dire che oggi siamo messi meglio di Spagna, Francia, Belgio, perchè a differenza loro abbiamo più un problema di visibilità, fiducia, credibilità verso l'estero e non di conti da sistemare, vedi Francia con il deficit ,o di sitema bancario da sistemare vedi Spagna e il problema della crescita non è solo nostro ma è Europeo (Germania inclusa considerando lo Zew che vediamo ultimamente).
Il fatto di essere messi meglio non significa che stiamo bene, questo è sottointeso :rolleyes:


Ciao Belindo, tra le verità che, non vogliono vengano alla luce ti copincollo
questo pezzo tratto dall'ottimo articolo di qquebec sul " perchè non scende lo spread tra Btp e Bund" che, giudico verosimile e, di fronte al quale
l'Europa vuole essere impotente:



L’economia europea e l’euro rappresentano una minaccia per la supremazia americana – E’ dimostrato che il cambiamento di rotta della politica non influenza nell’immediato la finanza che segue regole diverse, quelle legate alla speculazione.
Il Btp 3,75% 08/2021

Gli avvenimenti più recenti (elezioni in Spagna, nuovi governi in Grecia e Italia), non hanno ridotto minimamente gli attacchi speculativi contro l’euro. Il sistema finanziario mondiale, quello governato dalle grandi lobby e dai fondi, vuole il collasso dell’euro come moneta unica, ma non perché sia debole, anzi, proprio perché è forte, fà paura e rappresenta una minaccia al potere consolidato degli Stati Uniti. Guarda caso, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando il cambio euro/usd è a 1,35, il 30% in più di quando fu creata la moneta unica. Il tessuto economico e industriale europeo non è secondo a nessun paese al mondo. Lo sanno benissimo i cinesi, e anche i russi, ma lo temono gli USA che potrebbero perdere presto la loro leadership mondiale basata essenzialmente sul controllo del mercato del petrolio e degli armamenti. Al punto che verrebbe da pensare che il problema dei debiti pubblici europei (che sono sempre esistiti) sia in realtà un problema del debito pubblico americano che proprio di recente ha sfondato i 15 trilioni di dollari ed è ampiamente fuori controllo, mentre l’Italia sta, a piccoli passi, cercando di rimettere le cose a posto.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Ciao Belindo, tra le verità che, non vogliono vengano alla luce ti copincollo
questo pezzo tratto dall'ottimo articolo di qquebec sul " perchè non scende lo spread tra Btp e Bund" che, giudico verosimile e, di fronte al quale
l'Europa vuole essere impotente:



L’economia europea e l’euro rappresentano una minaccia per la supremazia americana – E’ dimostrato che il cambiamento di rotta della politica non influenza nell’immediato la finanza che segue regole diverse, quelle legate alla speculazione.
Il Btp 3,75% 08/2021

Gli avvenimenti più recenti (elezioni in Spagna, nuovi governi in Grecia e Italia), non hanno ridotto minimamente gli attacchi speculativi contro l’euro. Il sistema finanziario mondiale, quello governato dalle grandi lobby e dai fondi, vuole il collasso dell’euro come moneta unica, ma non perché sia debole, anzi, proprio perché è forte, fà paura e rappresenta una minaccia al potere consolidato degli Stati Uniti. Guarda caso, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando il cambio euro/usd è a 1,35, il 30% in più di quando fu creata la moneta unica. Il tessuto economico e industriale europeo non è secondo a nessun paese al mondo. Lo sanno benissimo i cinesi, e anche i russi, ma lo temono gli USA che potrebbero perdere presto la loro leadership mondiale basata essenzialmente sul controllo del mercato del petrolio e degli armamenti. Al punto che verrebbe da pensare che il problema dei debiti pubblici europei (che sono sempre esistiti) sia in realtà un problema del debito pubblico americano che proprio di recente ha sfondato i 15 trilioni di dollari ed è ampiamente fuori controllo, mentre l’Italia sta, a piccoli passi, cercando di rimettere le cose a posto.
il tutto iniziò più o meno dopo la caduta delle torri gemelle camaleonte.la speculazione americana ora e in tempi non sospetti (Lehman Brothers)è stata ricondotta con una serie di azioni non convenzionali(mutui sub -prime) una politica distruttiva ,ora passata alla gente comune, indebitata..la pagina delle concessioni dei mutui senza garanzie negli states non ha precedenti e si protrarrà ancora.hanno voluto salvare alcuni istituti molto influenti nella linea stato/finanza cercando di spostare il problema facendo finta che non fosse successo niente giocando a leva con i derivati. la tabella delle maggiori banche con derivati;le prime 10 sono Americane:( ciao
1321606565derivati.jpg
 
Stato
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