Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (1 Viewer)

Stato
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serious sam

Nuovo forumer
Questa notizia ed altre notizie da me postate nei giorni scorsi non fanno altro che alimentare una certa prudenza nel prendere posizione lunghe sui TDS
A costo di essere ripetitivo, in questo momento opero solo in ottica intraday e solo in presenza di cali di almenno 1/1,5% sui trentennali
ciao:)

Concordo sulla prudenza, ma è una situazione che oramai mi sta un po' stressando.
Se ragioniamo sul fatto che entro o alla fine del 2010 i tassi inizieranno a salire, entrare ora sui lunghi è una partita persa in partenza, a meno di non operare intraday e su forti cali come dice carpe (tra l'altro sfido a entrare sui primi "crolli" dei mercati, occorrono coronarie veramente forti).
Al contrario però il tasso variabile non si schioda da cedole miserrime che resteranno più o meno tali anche con un minimo rialzo dei tassi ed in più i prezzi del TV (anche corporate) sono altissimi.
Quindi per molto tempo anche là sarà una partita persa.
Anche i margini per il trading su bond corporate (a meno di andare su titoli rischiosi) sono ridotti al lumicino (macchinette e guerre all'ultimo tick...) e al netto delle commissioni il gioco non vale la candela.
Ecco perchè questa situazione di incertezza sta diventando sempre più insopportabile.
Al di là dei conti di deposito o di una lunga attesa in cc voi cosa suggerite?
 

ilfolignate

Forumer storico
Concordo sulla prudenza, ma è una situazione che oramai mi sta un po' stressando.
Se ragioniamo sul fatto che entro o alla fine del 2010 i tassi inizieranno a salire, entrare ora sui lunghi è una partita persa in partenza, a meno di non operare intraday e su forti cali come dice carpe (tra l'altro sfido a entrare sui primi "crolli" dei mercati, occorrono coronarie veramente forti).
Al contrario però il tasso variabile non si schioda da cedole miserrime che resteranno più o meno tali anche con un minimo rialzo dei tassi ed in più i prezzi del TV (anche corporate) sono altissimi.
Quindi per molto tempo anche là sarà una partita persa.
Anche i margini per il trading su bond corporate (a meno di andare su titoli rischiosi) sono ridotti al lumicino (macchinette e guerre all'ultimo tick...) e al netto delle commissioni il gioco non vale la candela.
Ecco perchè questa situazione di incertezza sta diventando sempre più insopportabile.
Al di là dei conti di deposito o di una lunga attesa in cc voi cosa suggerite?


Ciao Sam, ricordo sempre con un certo stupore quando nel "lontano" maggio 2008 mi avvicinai per la prima volta ai titoli di Stato! Andai presso la mia filiale Unicredit con una sola convinzione: NON mi farò irretire dal direttore e farmi rifilare robaccia varia, chiederò solo Tds Italiani! E così fu: 50% CCT2012 cedola semestrale 2,30% lordo e 50%BTP 3,75 FEB2011. Bene, io tengo sempre in mente quel periodo e la differenza tra i 2 titoli in questione: 99,67 il costo del CCT2012 e 98,01 il BTP FEB2011. Ora la mia domanda è la seguente: poca differenza tra i due strumenti TF e TV. Perchè mai dovremmo aspettarci un tracollo così eclatante dei corsi del TF al prossimo misero aumento del costo del denaro (non più dello 0,25%)????

L'unica regola che io seguo al momento è quello di guardare il mercato ma con un certo distacco!!
 

ilfolignate

Forumer storico
EUROZONA: A NOVEMBRE SCESI A 2,72% TASSI VARIABILI SU MUTUI IMMOBILIARI (ASCA) - Roma, 7 gen - Nell'Eurozona scendono ancora i tassi variabili sui mutui immobiliari. Per quelli accesi nel mese di novembre, il tasso variabile medio e' sceso di 6 punti base a quota 2,72%. Stabili invece al 4,46% gli interessi applicati ai mutui a tasso fisso.

Per il credito al consumo (da 1 a 5 anni), si e' registrata una flessione dei tassi di interesse di 9 punti base, a quota 6,29%. Lo comunica la Bce.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Il mercato non si aspetta alcuna stretta della Bce nel 2010
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 gen - L'Euribor a
tre mesi e' stato fissato oggi al nuovo minimo storico di
0,692% (0,694% nella vigilia). Per il tasso di riferimento
dei prestiti interbancari (nonche' parametro per i mutui
ipotecari) si tratta del quarto ribasso consecutivo, non
considerando le due sedute del 31 dicembre e del 4 gennaio
caratterizzate da perfetta immobilita' (allo 0,7%). Questo
movimento ribassista riflette ancora l'abbondanza di
liquidita' pompata sul mercato dalla Banca centrale europea,
il cui effetto principale e' stato quello di raffreddare le
tensioni sui prestiti che le banche si fanno tra di loro. La
discesa dei tassi interbancari e' stata generalizzata: quello
a 6 mesi e' scivolato a 0,989% dallo 0,992% della vigilia e
quello a 12 mesi e' passato all'1,243% dall'1,246%. Un quadro
che riflette la convinzione del mercato che la Bce manterra'
invariati i tassi (attualmente all'1%) almeno fino a buona
parte del secondo semestre del 2010. Secondo gli analisti i
margini per ulteriori cali dei tassi sul mercato monetario
sono ormai diventati scarsi, soprattutto perche' c'e' in vista
l'inizio dell'exit strategy che portera' avanti la Bce. La
situazione quindi dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile
almeno nei primi tre mesi, quando poi dovrebbero partire le
operazioni di drenaggio dell'Eurotower. Se da una parte il
quadro inflativo appare di tutta tranquillita', dall'altra ci
sono molti dubbi sulla capacita' e intensita' della ripresa
economica dell'Eurozona. E questo, secondo gli addetti ai
lavori, potrebbe rallentare molto la risalita dei tassi
Euribor. Gli esperti di Unicredit, riferendosi a questo
scenario, stimano comunque che il 3 mesi chiudera' il 2010
attorno all'1,3%, praticamente il doppio del valore attuale
ma ancora molto distante dal record (5,393%) registrato il 9
ottobre del 2008.
buonasera a tutti del 3d:up:
 

tommy271

Forumer storico
Danimarca taglia i tassi interesse

Decisione della Banca Centrale, dall'1,20% all'1,15%

07 gennaio, 17:14
javascript:document.location = document.location.pathname + '?idPhoto=' +1 (ANSA) - ROMA, 7 GEN - La banca centrale della Danimarca ha tagliato i tassi di interesse dall'1,20% all'1,15%. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg.


... sempre sull'andamento dei tassi :-? .
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
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:)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 07 gen - Il mercato
obbligazionario europeo chiude in cauto rialzo una seduta
caratterizzata dall'assenza di indicatori macro importanti e
in attesa dei dati sul lavoro degli Stati Uniti in
calendario domani. Il Bund future, scadenza marzo, si muove
nel finale a 121,41 punti contro un riferimento precedente
di 121,23. Il derivato sul decennale tedesco ha oscillato
tra un minimo di 121,11 e un massimo di 121,49 punti.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
riflessione

circa 1 anno fa(23 gennaio 2009) i btp avevano perso ancora quota al termine di una seduta caratterizzata da una forte pressione sui titoli governativi dei Paesi periferici. Ad avvantaggiarsi della situazione era stata, al solito, soprattutto la Germania. Pur in un contesto di vendite generalizzate, in una situazione generalmente pesante per il mercato obbligazionario europeo, dovuta alla debolezza dei Treasury americani e alle rinnovate tensioni in materia valutaria tra Stati Uniti e Cina i titoli tedeschi avevano guadagnato in termini di spread nei confronti dell'Italia (sul decennale scadenza 2019 il differenziale di rendimento ha sfiorato i 172 punti base, un anno fa(2008) era a 41) e della Grecia (spread sul decennale a 299 punti base). Spagna e Portogallo hanno limitato i danni in chiusura, portandosi lo spread a 118 e 152,5 punti base. In chiusura tendeva ad accentuarsi l'intonazione negativa della seduta: il Bund future cedeva quasi una figura rispetto a ieri e scambiava a quota 123,36. In rialzo anche il rendimento del Bund, salito al 3,25 per cento. Per il BTp rendimento al 4,96 per cento.:rolleyes:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
inflazione: Congiunturale Tendenziale
Dic. Nov. Dic. Nov.
Torino -0,2 0,2 0,8 1,0
Milano n.p. 0,2 n.p. 0,2
Genova 0,2 0,2 0,7 0,4
Venezia 0,2 -0,5 0,4 0,0
Trieste 0,5 0,3 2,6 1,9
Bologna 0,0 -0,3 0,0 0,2
Firenze 0,2 -0,2 0,6 -0,1
Ancona 0,2 0,3 1,0 0,5
Perugia -0,1 0,2 1,5 1,3
Roma 0,2 -0,1 0,9 0,6
Napoli 0,3 0,0 2,4 2,1
Bari 0,2 0,3 0,2 2,4
Palermo n.p. 0,1 n.p. 0,2
Brescia n.p. 0,2 n.p. 0,6
Cremona 0,3 0,2 0,9 0,6
Como 0,2 -0,6 0,6 0,3
Udine 0,1 0,2 1,1 0,8
Verona -0,6 0,3 0,5 0,5
Ferrara 0,1 -0,1 0,8 0,2
Modena -0,1 0,0 0,5 0,5
Rimini 0,2 0,0 2,3 1,9
Pisa 0,3 0,2 1,3 0,9
Grosseto 0,2 0,2 1,2 0,8
 
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