stefanofabb
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 feb - Le Borse
europee continuano a percorrere la strada del ribasso,
nonostante lo scivolone della vigilia. A incoraggiare i
realizzi sono i timori per la delicata situazione delle
finanze spagnole e di quelle portoghesi, messe sotto
osservazione dalla stessa Commissione europea. Il
commissario europeo, Joaquin Almunia, ieri ha infatti
puntato l'indice su Grecia, Spagna e Portogallo. A poco
sono valse le rassicurazioni del presidente dell'Eurogruppo,
Jean-Claude Juncker, secondo il quale la Spagna e il
Portogallo "non rappresentano un rischio" per la stabilita'
dell'Eurozona. Cosi' ieri il mercato madrileno ha ceduto
oggi il 5,94% e quello di Lisbona il 4,98%. In verita',
commentano gli esperti di mercato, i timori per l'Eurozona
sono stati un pretesto preso dagli investitori per portare a
casa i profitti realizzati con la corsa registrata dalle
Borse negli ultimi mesi. "E' evidente che gli speculatori
stiano smontando le posizioni: sta crollando l'euro e stanno
crollando anche le Borse europee", ha commentato un trader,
secondo il quale numerosi investitori internazionali negli
ultimi mesi hanno preso a prestito negli Stati Uniti, dove
il costo del denaro e' poco piu' di zero, e hanno investito
in Europa, provocando un rafforzamento dell'euro rispetto al
dollaro. Non appena, come in questi giorni, ci sono notizie
preoccupanti "vengono smontate le posizioni e quindi si
assiste a un movimento contrario, di indebolimento della
moneta unica, repentinamente piombata ai minimi da giugno
2009, e di crollo degli indici borsistici e anche dei prezzi
dei bond".
europee continuano a percorrere la strada del ribasso,
nonostante lo scivolone della vigilia. A incoraggiare i
realizzi sono i timori per la delicata situazione delle
finanze spagnole e di quelle portoghesi, messe sotto
osservazione dalla stessa Commissione europea. Il
commissario europeo, Joaquin Almunia, ieri ha infatti
puntato l'indice su Grecia, Spagna e Portogallo. A poco
sono valse le rassicurazioni del presidente dell'Eurogruppo,
Jean-Claude Juncker, secondo il quale la Spagna e il
Portogallo "non rappresentano un rischio" per la stabilita'
dell'Eurozona. Cosi' ieri il mercato madrileno ha ceduto
oggi il 5,94% e quello di Lisbona il 4,98%. In verita',
commentano gli esperti di mercato, i timori per l'Eurozona
sono stati un pretesto preso dagli investitori per portare a
casa i profitti realizzati con la corsa registrata dalle
Borse negli ultimi mesi. "E' evidente che gli speculatori
stiano smontando le posizioni: sta crollando l'euro e stanno
crollando anche le Borse europee", ha commentato un trader,
secondo il quale numerosi investitori internazionali negli
ultimi mesi hanno preso a prestito negli Stati Uniti, dove
il costo del denaro e' poco piu' di zero, e hanno investito
in Europa, provocando un rafforzamento dell'euro rispetto al
dollaro. Non appena, come in questi giorni, ci sono notizie
preoccupanti "vengono smontate le posizioni e quindi si
assiste a un movimento contrario, di indebolimento della
moneta unica, repentinamente piombata ai minimi da giugno
2009, e di crollo degli indici borsistici e anche dei prezzi
dei bond".