Interessi passivi a 78 miliardi, +9,7%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 02 mar - I dati diffusi
dall'Istat risultano sostanzialmente in linea con le ultime
previsioni del Governo (Pil +0,6%, deficit/Pil 3,8%,
debito/Pil 120,6%). Il saldo corrente, nel 2011, e'
peggiorato rispetto al 2010 a causa dell'aumento delle
uscite correnti di 9,2 miliardi, superiore a quello delle
entrate (9 miliardi).
Le entrate totali sono state pari al 46,6% del Pil (+1,7%
sul 2010), le entrate correnti al 45,9% del Pil (+1,3%): le
imposte indirette sono cresciute del 2%, trainate dall'Iva;
le imposte dirette sono scese dello 0,1%, per la contrazione
dell'Irpef. La dinamica sostenuta delle entrate si deve
all'incremento delle imposte in conto capitale, +99,1%,
spinto dai versamenti una tantum per il riallineamento dei
valori contabili ai principi internazionali Ias.
Le uscite totali sono salite dello 0,4%, quelle correnti
dell'1,2%: i redditi da lavoro hanno segnato -1,2%, per il
calo dei dipendenti pubblici; i consumi intermedi +1,2%; le
prestazioni sociali in natura (soprattutto spese sanitarie
in convenzione) -2,2%; la spesa per consumi finali della
P.A. -1%. Le prestazioni sociali in denaro salgono del 2,2%,
trainate da pensioni e rendite, mentre scendono le
liquidazioni per fine rapporto. Gli interessi passivi sono
costati 78 miliardi, in aumento del 9,7%. In flessione dello
0,8% gli investimenti fissi lordi e le altre uscite in conto
capitale per la vendite dei diritti d'uso delle frequenze
elettromagnetiche.