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We will arrive in the fog
Ucraina: Tajani, la Cina convinca Putin
Roma, 24 feb 08:49 - (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a New York con un programma intenso, che lo ha visto intervenire alla Sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu l'altro ieri. Commenta così la risoluzione in un'intervista al "Corriere delal Sera": "E' la vittoria di un testo che difende l'Ucraina ma che è soprattutto in favore della pace". Parlerà in Consiglio di Sicurezza e incontrerà oggi anche il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Al centro della soluzione di pace c'è il futuro del Donbass e della Crimea. "Liberare il Donbass e la Crimea non è semplice. L'Italia vuole lavorare insieme agli altri. L'unità della coalizione è importante, non bisogna mostrare segni di cedimento. Dobbiamo trovare delle soluzioni condivise. Io ho detto da cosa bisogna iniziare: da Zaporizhzhia e dai corridoi per il grano". Ma se poi il punto d'arrivo spacca l'Europa: "Ci sono diverse sensibilità: chi sta alla frontiera, i lituani, gli estoni, i lettoni sono stati sotto il giogo sovietico per tanti anni. Quando abitavo a Parigi da piccolo, c'erano tanti profughi nel mio palazzo. Avevo tre-quattro anni, venivano dai Paesi Baltici, erano scappati dopo l'occupazione sovietica. Nei paesi dell'Est hanno soffocato con i carri armati le manifestazioni: è ovvio che loro abbiano una preoccupazione maggiore". Secondo il ministro "bisogna trovare un accordo complessivo, e questa partita devono giocarla soprattutto gli americani, i cinesi da un'altra parte, con le Nazioni Unite e la Turchia. Bisogna sedersi a un tavolo e trovare una soluzione che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina".
Roma, 24 feb 08:49 - (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a New York con un programma intenso, che lo ha visto intervenire alla Sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu l'altro ieri. Commenta così la risoluzione in un'intervista al "Corriere delal Sera": "E' la vittoria di un testo che difende l'Ucraina ma che è soprattutto in favore della pace". Parlerà in Consiglio di Sicurezza e incontrerà oggi anche il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Al centro della soluzione di pace c'è il futuro del Donbass e della Crimea. "Liberare il Donbass e la Crimea non è semplice. L'Italia vuole lavorare insieme agli altri. L'unità della coalizione è importante, non bisogna mostrare segni di cedimento. Dobbiamo trovare delle soluzioni condivise. Io ho detto da cosa bisogna iniziare: da Zaporizhzhia e dai corridoi per il grano". Ma se poi il punto d'arrivo spacca l'Europa: "Ci sono diverse sensibilità: chi sta alla frontiera, i lituani, gli estoni, i lettoni sono stati sotto il giogo sovietico per tanti anni. Quando abitavo a Parigi da piccolo, c'erano tanti profughi nel mio palazzo. Avevo tre-quattro anni, venivano dai Paesi Baltici, erano scappati dopo l'occupazione sovietica. Nei paesi dell'Est hanno soffocato con i carri armati le manifestazioni: è ovvio che loro abbiano una preoccupazione maggiore". Secondo il ministro "bisogna trovare un accordo complessivo, e questa partita devono giocarla soprattutto gli americani, i cinesi da un'altra parte, con le Nazioni Unite e la Turchia. Bisogna sedersi a un tavolo e trovare una soluzione che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina".