Sarà ancora guerra. Parte l'offensiva della Turchia nel Nord-Est della Siria con il beneplacito della Casa Bianca. L'avvio dell'operazione è stata confermato dopo un colloquio telefonico tra il presidente americano Donald Trump e il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Gli Stati Uniti lasceranno campo libero ai turchi. Lo scontro con le forze curde, fin qui alleate degli Usa, è questione di ore. «La Turchia sta per avviare la sua operazione di invasione nel nord della Siria. Le forze armate statunitensi non forniranno supporto o saranno coinvolte nell'operazione, e, data la nostra vittoria contro il Califfato dell'Isis, le nostre truppe non stazioneranno più nell'area», ha avvisato la portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham. «È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. È il momento di riportare i nostri soldati a casa. Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell'Isis catturati», ha confermato Trump. Infine anche Erdogan ha ufficializzato la mossa spiegando che le operazioni potranno cominciare «in qualsiasi momento». Ankara ha fatto sapere che attaccherà l'area per «liberarla dai terroristi». A chi ha criticato Trump per aver dato un sostanziale via libera alle forze di occupazione della Turchia, il presidente Usa ha replicato: «Come ho detto in passato, se la Turchia fa qualcosa che io, nella mia insuperabile saggezza, considero off limits distruggerò e annienterò l'economia della Turchia (l'ho già fatto in precedenza!)». «Gli Stati Uniti hanno fatto molto di più di quanto ci si potesse attendere, inclusa la cattura del 100% del Califfato dell'Isis», ha aggiunto. «È ora che altri nell'area, alcuni molti ricchi, proteggano il loro territorio». «Ci stiamo preparando al peggio», ha detto il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Siria, Panos Moumtzis.
(ItaliaOggi)