Questo, a mio parere, è l'approccio corretto alla questione:
L'imam di
Milano la pensa come
Papa Francesco.
Né
museo, né
moschea, «
Santa Sofia doveva rimanere una
chiesa e basta. Da secoli sono state fatte scelte politiche e culturali con cui non mi trovo d'accordo». È netta la posizione di
Yahya Pallavicini,
imam di Milano e presidente della
Coreis, la Comunità religiosa
islamica italiana, sulla scelta del governo turco di riconvertire la basilica di Santa Sofia di
Istanbul in una moschea. Una posizione che Pallavicini sa non essere «diplomatica», ma che - spiega all'Adnkronos - è suffragata da «fatti storici e riferimenti coranici».
«Nella storia dell'islam, quando i sapienti
musulmani visitavano un luogo di culto, come una
sinagoga, un
monastero o un luogo di sepoltura di altre confessioni, rispettavano sempre questi luoghi e la loro identità. A partire dall'episodio del
califfo Omar che, quando entrò a
Gerusalemme e gli offrirono la possibilità di pregare in una chiesa, rifiutò per rispetto dei fedeli cristiani». Allora come oggi, secondo Pallavicini, è questo l'approccio da mantenere.
L'imam di Milano la pensa come Papa Francesco. Né museo, né moschea, «Santa Sofia doveva rimanere una chiesa e basta. Da secoli sono state fatte scelte politiche e culturali...
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