@Rottweiler
Ho fatto una piccola ricerca a proposito della questione sollevata da YQUEM e ne ho tratto le seguenti conclusioni:
1)YQUEM ha ragione: l’ipotesi di retroattività alla quale fa riferimento ABI tratta della possibilità che la retroattività possa, in qualche modo, essere introdotte per gli ibridi già emessi
2)il documento ABI è una risposta ai quesiti posti dal documento BCBS di agosto. Pertanto la questione della eventuale retroattività (=applicazione delle norme di loss absorption agli ibridi) dovrebbe essere enunciata in quest’ultimo documento, emesso nell’agosto 2010
3)la lettura di questo documento, tuttavia, evidenzia nulla viene detto di esplicito sulla questione. Si dovrebbe dunque dedurre che ABI risponde non già ad una specifica proposta, bensì ad un’ipotesi che ABI pensa di aver “intravisto” nel testo BCBS dell’agosto 2010. A sostegno di questa ipotesi ci sono, a mio avviso, i seguenti elementi:
a)quasi nessun altro interlocutore europeo di BCBS si sofferma, come ABI, su questo punto
b)Sandler O’Neill+ Partners, una società di investment banking che ha studiato la questione, afferma nel proprio commenti al documento BCBS: “It is not clear whetether the Committee intends for this proposal to be applied retroactively to oustanding non-common capital instruments, assuming such was possible”. E continua spiegando che se mai questa fosse l’intenzione, essa avrebbe conseguenze nefaste sugli strumenti finanziari. Inoltre, EBF (European Bank Federation) afferma esplicitamente, in risposta al quesito di BCBS: “Our understanding is that the proposed measure will not have a retroactive impact and, therefore, only apply to future issuances of non-common Tier I and Tier II instruments.”
4)come già evidenziato da altri, pensare di inserire nuove norme di loss absorption nei prospetti di ibridi esistenti appare francamente come una follia: non credo sia necessario essere degli specialisti di diritto per capire che sarebbe un’impresa impossibile (ostacoli nel prospetto esistente, differenze da paese a paese, demotivazione degli investitori, etc.). Il fatto che in passato e in situazioni di emergenza il legislatore abbia esercitato delle forzature (ma anche questa affermazione andrebbe esaminata, senza indossare i panni di parte, di chi si sente “truffato”) non deve indurci a pensare che potremmo essere esposti a qualsiasi abuso!
La ragionevole conclusione è che il problema della retroattività, se mai è stata presa in considerazione da BCBS, non ha nessuna probabilità di essere inserita nella nuova regolamentazione.
A margine di questo discorso, può valere la pena di aggiungere che uno dei punti discussi nel documento di agosto del BCBS riguarda le modalità di applicazione della loss absorption. Come avevo già indicato in un precedente post, riprendendo un’opinione di UBS, le risposte inviate al BCBS sembrano indicare come più probabile il meccanismo della conversione in common capital piuttosto che uno write-off del titolo.
Bella e interessante riesamina che auspico