Arena-Roncadin
Il Sole Plus di sabato, riporta le possibili soluzioni che Arena e l’advisor finanziario Ubs potrebbero prendere in considerazione per onorare il bond da 135 milioni in scadenza a giugno.
- riscadenziare il prestito e contemporaneamente alzare le cedole. Sull’esempio di Italtractor, questa strada comporta il pieno consenso degli obbligazionisti.
- finanziamento bancario sotto forma di prestito ponte o “convertendo”. In questo caso l’obbligazione dovrebbe essere rimborsata regolarmente e le banche potrebbero entrare nel capitale dell’azienda. Secondo quanto scritto, questa sarebbe la via più probabile e comporta un basso rischio per le banche grazie alla garanzia costituita dall’attivo immobiliare del gruppo. Gli asset non strategici per il settore avicolo valgono circa 100 milioni di euro, tra questi c’è un impianto vicino a Rimini da cui si potrebbero ricavare 80 milioni di euro.
Nell’articolo si fa il punto sulla crisi dell’azienda amplificata dal calo dei consumi di pollo dovuto all’influenza aviaria. Sul conto economico impatteranno la forte contrazione delle vendite e il deconsolidamento in termini di ricavi e margini della divisione gelati di Roncadin, ceduta a fine 2005 a un fondo di private equity. Nell’articolo, un operatore dichiara che il vero problema per l’azienda è la struttura finanziaria, Arena, infatti, non avrebbe denaro in cassa per rimborsare il bond ma può trovare delle soluzioni grazie ad “asset immobiliari che valgono e in condizioni normali la redditività è tipica del settore di appartenenza”. Sulla stessa pagina si riprende una frase contenuta nel comunicato emesso da Arena alcuni giorni fa: “Il gruppo è sano e il debito netto è normale” per fare alcune considerazioni. L’indebitamento netto consolidato di Arena Holding è di 190 milioni di euro contro i 273 milioni di settembre 2005. Nonostante l’indebitamento sia in calo, bisogna considerare che questo supera di 2 volte il patrimonio netto e quasi 5 volte il margine operativo lordo conseguito nel 2004, anno in cui Arena inglobava ancora il ramo gelati e l’aviaria non si era manifestata. Allo stato attuale è logico aspettarsi un margine operativo più basso tanto che l’indebitamento potrebbe superarlo di 6-7 volte. A questo punto l’articolo ricorda che qualche anno fa si era creato un certo allarmismo, quando i debiti delle telecom europee avevano superato il margine operativo lordo di 4 volte. Queste società, a differenza di Arena, potevano contare su flussi di cassa alti e stabili. Inoltre, ci si chiede come mai nello stesso giorno in cui l’azienda ha dichiarato che il debito è normale, Ubs è stata ingaggiata per “ristrutturarlo”.
A seguito della notizia relativa all’interesse della divisione distressed di Deutsche Bank e Alix Partners per il controllo del gruppo Arena, la società ha precisato in una nota che con i due soggetti finanziari è stato stipulato unicamente un accordo di riservatezza relativo al processo di valutazione. Questo servirà ad elaborare eventuali operazioni finanziarie, ma nulla è stato ancora definito e “ogni concreta proposta sarà presentata tempestivamente al mercato”.
