UN BEL GIORNO TUTTO AVRA' UN SENSO. QUINDi, PER IL MOMENTO, NON FARTI DEPRIMERE DALLA

DANY1969

Forumer storico
CONFUSIONE, SORRIDI ATTRAVERSO LE LACRIME E CERCA DI COMPRENDERE CHE TUTTO CIO' CHE SUCCEDE HA UNA RAGIONE (... e si chiama sfiga :-o) - (Paulo Coelho) :rolleyes
Buona settimana a tutti :)
Essendo che in questo periodo io sto alla felicità come Renzi sta alla sobrietà... preferisco non tediarvi eccessivamente con le mie paranoie.:rolleyes:
Mi hanno detto che la vita non sempre ti consente di ridere (e gli azionisti Unicredit ne sono ben consapevoli :sad:)... vuol dire che aspetterò tempi migliori... nel frattempo spero di non invecchiare troppo :eek::help::wall:
Ho chiuso l'altro 3d con questa canzone... voglio aprire questo con la stessa visto che la sto ascoltando :up:
https://www.youtube.com/watch?v=dqbv0WITE0Q
Se qualcuno di Voi fosse dotato della stessa voce del Liga :lovin:... è pregato di inviarmi foto e numero di telefono :-o... grassssie :cool::grinangel:
Caffettino e arrivo :up:
 

Allegati

  • z33233.jpg
    z33233.jpg
    5,9 KB · Visite: 711
:)Io ho la tessera del Bar Mario :D vale lo stesso :mmmm:
CONFUSIONE, SORRIDI ATTRAVERSO LE LACRIME E CERCA DI COMPRENDERE CHE TUTTO CIO' CHE SUCCEDE HA UNA RAGIONE (... e si chiama sfiga :-o) - (Paulo Coelho) :rolleyes
Buona settimana a tutti :)
Essendo che in questo periodo io sto alla felicità come Renzi sta alla sobrietà... preferisco non tediarvi eccessivamente con le mie paranoie.:rolleyes:
Mi hanno detto che la vita non sempre ti consente di ridere (e gli azionisti Unicredit ne sono ben consapevoli :sad:)... vuol dire che aspetterò tempi migliori... nel frattempo spero di non invecchiare troppo :eek::help::wall:
Ho chiuso l'altro 3d con questa canzone... voglio aprire questo con la stessa visto che la sto ascoltando :up:
https://www.youtube.com/watch?v=dqbv0WITE0Q
Se qualcuno di Voi fosse dotato della stessa voce del Liga :lovin:... è pregato di inviarmi foto e numero di telefono :-o... grassssie :cool::grinangel:
Caffettino e arrivo :up:
 
Buongiorno........Anche gli Alemagna son tornati a fare panettoni ......vendiamo le aziende all'estero, ma facciamo artigianato di qualità .......

“Ero a casa con mio padre, ho indossato la divisa storica delle operaie della Perugina e gli ho chiesto di insegnarmi a realizzare tutti i nostri cioccolatini”.
1454367508-schermata-2016-02-01-23.48.44.jpg





Incontriamo Luisa Spagnoli, 51 anni, nella sua villa in Umbria. È una degli eredi della famiglia che ha fatto la storia del cioccolato italiano, creando l’azienda che vanta tra le sue creature il famoso “Bacio Perugina”. A febbraio apre un suo laboratorio per riportare in Italia la bontà del cioccolato lavorato a mano.
Luisa Spagnoli: "Così realizzo il 'vero' Bacio"
Pubblica sul tuo sito


Da una piccola bottega artigianale iniziò anche la storia della Perugina. Fondata dai bisnonni, in azienda hanno lavorato anche il nonno e al padre di Luisa. Dal 1988 è in mani straniere, ceduta agli svizzeri della Nestlé. Ma il lascito della famiglia Spagnoli, le sue ricette, i segreti e i sapori della cioccolata sono passati di padre in figlio, fino ad arrivare a Luisa. “Forse sarà solo un caso, ma oltre al nome, da mia bisnonna ho ereditato anche la passione per i cioccolatini”. (guarda il video della realizzazione del Bacio)
Pochi metri quadri di cucina e due soli macchinari. Il resto della stanza è occupato dalle materie prime e dalle belle scatole rifinite. Semplice ed essenziale. “Quando nacque il “Bacio Perugina” - racconta Luisa - non esistevano nemmeno i termometri: per sapere se il cioccolato era alla temperatura giusta per glassare i prodotti, alle operaie bastava poggiare il mestolo di legno sulle labbra”.
1454367649-schermata-2016-02-01-23.49.28.jpg





Un modo per dire che possedere strumenti sofisticati non è sufficiente. E non bastano nemmeno le ricette giuste. “Utilizzo quelle che mi sono state tramandate. Ma ogni anno le materie prime tendono a cambiare i loro sapori. Il segreto sta nel capire cosa bisogna aggiungere per rendere il prodotto un’opera d’arte”.
Oggi Luisa produce tutta la gamma di cioccolatini storici degli Spagnoli. I nomi sono diversi, perché i marchi Perugina sono proprietà della Nestlé. Così sono stati chiamati come i componenti della famiglia: per fare un esempio, il ‘Bacio’ è diventato “nonna Luisa”, in onore di chi l’ha inventato. Della storia del “Bacio”, però, Luisa conserva il libro dei detti celebri da cui venivano pescate le frasi d’amore che ancora oggi accompagnano il cioccolatino. Ce lo mostra con una certa gelosia. La stessa che si nota mentre crea i suoi “nonna Luisa”. Prima realizza l’impasto di burro di cacao, granella di nocciole e cacao al 70%. Poi aggiunge lo zucchero, perché “il cioccolato senza zucchero è come un’orchestra senza direttore”. Infine, con mani esperte, crea le palline sopra cui poggia una nocciola intera. L’ultimo atto è la doppia glassatura fatta a mano, con una speciale forchetta in una vaschetta di cioccolata fusa. “Lo glasso due volte - afferma orgogliosa - affinché, quando lo si mette in bocca, si possa sentire il rumore del cioccolato che si rompe”.
In attesa dell’inaugurazione, il marchio del nuovo laboratorio è pronto, pensato insieme ai figli che la sostengono nell’avventura. “Sopra la scritta ‘Spagnoli’ abbiamo voluto mettere una rosa - racconta Luisa - perché mio padre era convinto che i nostri cioccolatini avessero la stessa fragranza e la stessa bellezza di un fiore”. Una parte della storia della Perugina è stata narrata dalla fiction Rai dedicata a Luisa Spagnoli, la capostipite. “Ho partecipato anch’io. Ero lì per accompagnare mia figlia. Mi sono presentata e il regista mi ha voluto con sé. Ho raccontato alcuni aneddoti e insegnato all’attrice come realizzare il ‘primo’ Bacio nel modo più vicino possibile a come è realmente accaduto”.
Ha deciso di rispolverare l’esperienza accumulata dalla famiglia nella produzione di cioccolata anche per un motivo affettivo. “Il mio ‘nonna Luisa’ non è solo buono - conclude -, ma porta con sé una lunga storia. Vorrei che chi lo assaggia possa in qualche modo assaporarla”. Per questo sul muro campeggia il ritratto della bisnonna. Per ricordare che l’artigianato italiano d’eccellenza è vivo. E si trasmette di padre in figlio.
 
Gli insulti arrivati a Giorgia Meloni dopo l’annuncio della sua prossima maternità sono qualcosa di inaudito e di ributtante, che supera tutte le categorie della politica, anche la più faziosa.

Giusto e opportuno l’intervento della presidente della Camera Laura Boldrini, che ha condannato con durezza l’«onda di volgarità» che si è scatenata sui social network contro la presidente di Fratelli d’Italia.

«Non c’è distanza politica – afferma la presidente della Camera – che possa legittimare gli insulti a sfondo sessista dei quali in queste ore è fatta oggetto Giorgia Meloni. Dopo il suo annuncio della prossima maternità si è levata contro di lei un’onda di volgarità, come troppo spesso in rete accade, in particolar modo contro le donne. La critica politica, anche la più aspra, non deve mai confondersi con lo squallore. La mia solidarietà alla deputata Meloni».
 
....non dar risalto alle mezze-calzette .....


Fischieranno le orecchie sicuramente a Luciana Litizzetto e a Vladimir Luxuria, che si sono distinti nella galleria degli orrori contro Meloni con espressioni da voltastomaco.



Molto duro con gli autori degli insulti alla presidente di Fratelli d’Italia è Guido Crosetto, che così scrive su Facebook: «Gli insulti a lei non meritano risposta, ma quelli ad un bambino che deve nascere meriterebbero uno sputo in faccia. Non è più questione di diversità di idee odi genere, chi si abbassa a questi livelli esce dalla famiglia degli esseri umani».

Sulla stessa liena il commento di Rocco Buttiglione: «Gli insulti a Giorgia Meloni sul web sono una cosa indegna e vergognosa. Ogni donna che porta in grembo un bambino deve ricevere rispetto e venerazione per il miracolo della vita. Di sicuro chi ha rivolto quegli insulti non condivide lo spirito pacifico e di confronto del Family Day»
 
Socci non fa mistero di sentirsi orfano del magistero di Giovanni Paolo II e soprattutto di Benedetto XV
«È imbarazzante – ha lamentato al riguarda il giornalista – che un papa così loquace, che parla con tutti, taccia ostinatamente su un tema che i suoi predecessori hanno definito, un tema che incendia il parlamento e mobilita così tanto il popolo cattolico». Ed in effetti, come ricorda ancora Socci, il papa «parlò perfino al Centro sociale Leoncavallo». Quello di Socci è ormai un crescendo:«Molti militanti cattolici in questi mesi nelle piazze si sono presi sputi e spesso il dileggio dei media. Dov’erano – si chiede ancora il giornalista – i pastori? E i politici cattolici?».

Socci, cattolico militante, è convinto che la Chiesa stia nel mezzo di una battaglia decisiva per le sorti del cattolicesimo e del cristianesimo ma è altrettanto certo che l’attuale successore di Pietro non solo non la stia combattendo ma stia addirittura collaborando con il nemico, cioè la «dittatura del relativismo».
 
:lol::lol::lol: barboni.....:lol::lol::lol:

Chi frequenta la presidenza del Consiglio dice che la dirigente (che dichiara in modo onesto di non saper parlare inglese, nonostante si debba occupare di visite di Stato che lo richiederebbero) andrà presto in pensione, per ragioni anagrafiche, con una ricca buonuscita.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto