Un caffè al Cafè

Tornando al caffè: in SudTirol ho mandato mia moglie a far la spesa, mentre io aspettavo fuori con la cagna.
Nella lista c'era il caffè.
Nell'appartamento altoatesino preso in affitto c'era, oltre a una moka dall'aspetto sinistro, uno di quegli strumenti per fare il caffè alla tedesca (o all'americana).

La moglie ha comprato il caffè per i filtri austroungarici.

Esito dell'esperimento: la sostanza che è uscita dallo strumento sembrava caffè diluito. Ne ho bevuto un bicchiere anziché le solite 1 / 2 tazzine della moka o della Nespresso. Un giorno pubblicherò sul forum gli effetti a lungo termine di questa sperimentazione mai provata su esseri umani.
 
Tornando al caffè: in SudTirol ho mandato mia moglie a far la spesa, mentre io aspettavo fuori con la cagna.
Nella lista c'era il caffè.
Nell'appartamento altoatesino preso in affitto c'era, oltre a una moka dall'aspetto sinistro, uno di quegli strumenti per fare il caffè alla tedesca (o all'americana).

La moglie ha comprato il caffè per i filtri austroungarici.

Esito dell'esperimento: la sostanza che è uscita dallo strumento sembrava caffè diluito. Ne ho bevuto un bicchiere anziché le solite 1 / 2 tazzine della moka o della Nespresso. Un giorno pubblicherò sul forum gli effetti a lungo termine di questa sperimentazione mai provata su esseri umani.

Sono due cose completamente diverse.
Quando alcuni decenni fa mi capitava un tedesco che veniva per la prima volta in Italia, vedevo la sorpresa con risata all'arrivo della tazzina dell nostro espresso.
Poi magari qualche anno dopo lo stesso mi incaricava di portargli quella marca di caffè introvabile in Germania.
Ti assicuro comunque che il caffè della colazione del mattino negli alberghi tedeschi è molto, ma molto migliore della schifezza che ti propinano negli alberghi italiani.
 
Dimenticavo, dieci giorni fa a Castelrotto ho bevuto un ottimo espresso, tanto che ho domandato al proprietario del locale di che marca fosse. Mi ha risposto che prendeva la qualità più costosa da una piccola torrefazione locale. Ormai hanno imparato anche loro a fare un buon espresso.
 
Riepiloghiamo:
Nel 2013 Rcs vende per 120 milioni di euro il complesso immobiliare di Via Solferino/Via San Marco/Via Balzan, sede del Corriere della Sera, al fondo Blackstone Group, che li riaffitta a RCS a 10,8 milioni l'anno.
Poco dopo, CAIRO acquisisce il 2,8% di RCS, di cui assume il controllo nel 2016 con un'OPAS.
Nel 2018 il Fondo Blackston è in trattativa per cedere gli immobili ex RCS ad Allianz per circa 250 milioni, ma le trattative si fermano perché Cairo chiede l'annullamento del contratto di vendita del 2013. Cairo sostiene che RCS è stata costretta alla svendita in condizioni di difficoltà e che il prezzo del 2013 era troppo basso. Blackstone, a sua volta, denuncia Cairo per aver fatto sfumare un affare, chiedendo un risarcimento fino a 100 milioni di dollari.

Le pretese di Cairo vengono respinte dal tribunale. Qualcuno osserva che, se si ritiene che il CDA di una società abbia svenduto le attività della società, i nuovi azionisti devono chiedere i danni al vecchio CDA ("azione di responsabilità"), cosa che Cairo non ha mai fatto, prima di attaccare gli acquirenti.

...

Pochi giorni fa RCS ha ricomprato una parte del complesso immobiliare a suo tempo ceduto.
Dei 120 milioni a suo tempo incassati da RCS, 30 erano riferiti alla sede storica del Corriere di via Solferino (e 90 agli altri immobili).
Quella stessa porzione è stata ricomprata a 60 milioni da RCS, che inoltre riconoscerà 10 milioni di euro a Blackstone per evitare il proseguimento dell'azione legale.

Rcs, Cairo ricompra la sede di via Solferino da Blackstone - Ultima Ora - ANSA
 
Dimenticavo, dieci giorni fa a Castelrotto ho bevuto un ottimo espresso, tanto che ho domandato al proprietario del locale di che marca fosse. Mi ha risposto che prendeva la qualità più costosa da una piccola torrefazione locale. Ormai hanno imparato anche loro a fare un buon espresso.
Sei stato a Castelrotto?
:lovin:

Dove, se posso?
 
Buon caffè a tutti/e.

So che il grembiule (come unico indumento) è sexy, so che in inglese "grembiule" si dice "apron", ma sono orgogliosamente ignorante sulla fonte di "apron": deriverà da un lemma anglosassone o da qualcosa di latino, o altro?


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