Opzioni Un cortese aiuto sulle opzioni

Amleto

Forumer attivo
Non riesco a comprendere chiaramente il funzionamento delle opzioni. E chiedo cortesi lumi.
Se ipotizzo che il mercato nei prossimi mesi scenderà, oggi 20.11 decido di acquistare uno dei titoli trattati nel mercato delle options italiane: es STM.
Come funziona lo strumento finanziario?
Io oggi pago una certa cifra per avere il diritto di vendere (opzione put), esempio a marzo 2004, un certo lotto di azioni STM nell'potesi che a marzo quotino 18 euro? Ma oggi acquisto i titoli o solo il diritto di venderli? A me suonerebbe logica la prima, ma non riesco ad avere le idee chiare.
Posso chiedere una delucidazione
Grazie
 
Grazie Arsenio Lupin e Voltaire. Il fatto che io acquisti il diritto di venderli non comporta che io abbia i titoli a disposizione?
 
Amleto ha scritto:
Grazie Arsenio Lupin e Voltaire. Il fatto che io acquisti il diritto di venderli non comporta che io abbia i titoli a disposizione?

Il diritto di venderli ce l'hai solo se vuoi esercitare questo diritto e quindi non occorre avere il titolo in portafoglio.
 
Amleto ha scritto:
Grazie Arsenio Lupin e Voltaire. Il fatto che io acquisti il diritto di venderli non comporta che io abbia i titoli a disposizione?
certo
è un diritto e potresti non esercitarlo

Allora se acquista un PUT hai il diritto (non il dovere) a vendere... per cui puoi anche non detenere il titolo in portafoglio
se poi il titolo scenderà allorà il premio del put dovrebbe salire e consentirti di rivenderlo ad un prezzo maggiore.... okkio al tempo, perchè nelle opzioni si paga pure quello
 
copio/incollo un bell'articolo didattico

http://www.donovan.it




Il rapporto fra opzioni Put e Call conquista l'interesse dei trader

25 novembre 2003 10.38

Il mercato dei derivati offre ai trader esperti una marcia in più. Con i derivati, future o opzioni, è possibile negoziare titoli impiegando una percentuale minima del valore dell'investimento effettuato e guadagnare sia con gli andamenti positivi sia con quelli negativi del mercato. Tra i numerosi benefici che i derivati offrono si annoverano inoltre gli importanti indicatori utilizzati da analisti e trader per studiare e prevedere l'andamento dei mercati in generale. Tra questi il rapporto fra opzioni Put e opzioni Call è l'indicatore che più sta conquistando l'interesse di investitori europei e statunitensi.

Il rapporto fra opzioni Put (contratti che rappresentano il diritto di vendere un titolo ad un determinato prezzo entro una determinata data) e opzioni Call (diritto di comprare un titolo ad un determinato prezzo entro una determinata data) è calcolato dividendo le quantità delle Put per le quantità delle Call negoziate nel corso di una giornata. Questo rapporto rientra tra i "Sentiment Indicators" che misurano il "sentimento" del mercato. Quando i trader di opzioni ritengono che il mercato sia in fase ribassista si tutelano acquistando il diritto di vendere titoli in futuro ad un prezzo prestabilito. In tal caso la quantità di opzioni Put aumenta significativamente rispetto alla quantità di Call negoziate. Questo crescente pessimismo è però sintomo di un mercato ipervenduto in cui anche gli investitori più ottimisti hanno ormai venduto i propri titoli. E' in questa fase che le vendite si indeboliscono lasciando spazio a nuovi acquisti.

Se in prossimità dei minimi si verifica la corsa all'acquisto di Put, in prossimità dei massimi l'acquisto di Call tende a superare l'acquisto di Put. Il rapporto fra Put e Call deve essere quindi interpretato in termini contrarian (controcorrente): è elevato in prossimità dei minimi, è basso in prossimità dei massimi. Un rapporto Put Call elevato depone quindi a favore di prezzi sostenuti. Da giugno 2000 in poi, letture superiori a tre volte nel rapporto fra Put e Call sul QQQ (l'ETF che rappresenta i principali titoli del Nasdaq) si sono tradotte in prezzi più elevati dopo tre giorni in otto casi su dieci. Il sito del Chicago Board Options Exchange pubblica quotidianamente il rapporto fra Put e Call relativo alle opzioni scambiate presso i propri locali. Ci auguriamo che presto anche Borsa Italiana offrirà un'informativa simile sul proprio sito. Attualmente il rapporto fra Put e Call è basso e fa pensare che l'attuale fase di ipercomprato si trasformerà presto in un periodo di vendite.

I principali broker italiani che offrono la negoziabilità delle opzioni disponibili sui 33 titoli italiani sono Banca della Rete (1 per mille, minimo 5 euro), Banca Sella (1,85 per mille, minimo 5 euro), Gestrade (2 per mille), IWBank (2 per mille), Millennium e Nuovi Investimenti (3 per mille). Chi fosse interessato a negoziare le opzioni disponibili sugli oltre 2.000 titoli azionari trattati negli USA ha invece un'ampia scelta di mercati e di broker, nessuno dei quali però italiano. Le commissioni sono, in media, 1,75 dollari per contratto negoziato.
 

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