Il cognome, diciamo, può aiutare.
Spesso, però, può essere ingombrante, un ostacolo per chi sceglie, come ha fatto Napolitano jr, strade diverse da quelle paterne, non la politica ma la giurisprudenza, l'accademia.
Bisogna dire che, nonostante l'ingombro del cognome, Giulio Napolitano se l'è cavata benissimo.
Anche se i soliti invidiosi mettono bocca pure su questo.
Perché l'università dove Giulio Napolitano è ordinario di Diritto pubblico, l'ateneo Roma Tre, è anche nota come «l'università dei Ds», e perché lo storico rettore Guido Fabiani è cognato di Giorgio Napolitano, avendo sposato la sorella della moglie Clio.
Dunque, lo zio di Giulio Napolitano, brillante docente dell'ateneo.
Collega, tra l'altro, di sua cugina, Anna Fabiani, figlia del rettore (nel frattempo diventato assessore della giunta Pd della Regione Lazio).
E allora? Se uno è bravo non va preso solo per il cognome che porta? «Ha fatto parte di varie commissioni di studio e di indagine presso ministeri ed enti pubblici» riassumono le biografie.