Bonifiche Ferraresi (BF) un titolo sottovalutato?

Non c'è più traccia di muri in lettera, forse qualcuno si è dimenticato di rimetterli una volta giunti a scadenza. Per questo glielo rammento: forza, mettiamo questi muri.
 
Alta volatilità, se così si può dire per un titolo che scambia a stento qualche migliaio di pezzi da 39 € l'uno. Forse più propriamente irrequietezza, non direi indecisione.
 
Gli indici sono malmessi, come non approfittarne per cercare di deprimere un po' il titolo al fine di fare scorta? Ma il problema sarà il quantitativo di questa scorta.
 
Chiusura 38,70 forzata con un'azione. Oggi test e tenuta del supporto statico. Domani chi lo sa. Volumi nella media, indicatori un po' più scarichi. Ogni giorno che passa è sempre più buono per annunciare la scelta dell'advisor.
 

Allegati

  • Screen shot 2013-02-21 at 5.32.10 PM.png
    Screen shot 2013-02-21 at 5.32.10 PM.png
    13,8 KB · Visite: 140
Sempre con alcuni amici si ragionava sulle modalità di vendita di Bonifiche Ferraresi. Uno di questi amici, in contatto periodico con alcuni profondi conoscitori del titolo e della società, raccontava come in questi anni nessuno di questi "esperti" abbia mai neanche lontanamente ipotizzato una soluzione tramite asta pubblica e tantomeno una gara per la determinazione dell'advisor.
Nelle nostre amabili conversazioni dietro un buon boccale di birra e qualche buon formaggio ci ritroviamo concordi nell'affermare che se da un lato questa procedura può assicurare una maggiore trasparenza nella concretizzazione dell'operazione, dall'altra ha creato un'anomala situazione di "opa telefonata" che potrebbe essere considerata in qualche modo una distorsione dei principi stessi di trasparenza, una sorta di eccesso di trasparenza, un'anteprima in pratica. Nel frattempo il titolo balla sul filo del supporto dove in questa prima ora di contrattazione è stato scaricato un discreto, rispetto alla media, quantitativo di azioni.
 
Chiusura 38,64 con asta da 2.000 azioni e tenuta del supporto. Il volume dell'asta è rilevante perchè da solo rappresenta il 40% circa dei volumi complessivi. A ciascuno la sua ipotesi sulla natura di uno scambio di tale portata.
 

Allegati

  • Screen shot 2013-02-22 at 7.24.24 PM.png
    Screen shot 2013-02-22 at 7.24.24 PM.png
    13,6 KB · Visite: 109
Sempre con alcuni amici si ragionava sulle modalità di vendita di Bonifiche Ferraresi. Uno di questi amici, in contatto periodico con alcuni profondi conoscitori del titolo e della società, raccontava come in questi anni nessuno di questi "esperti" abbia mai neanche lontanamente ipotizzato una soluzione tramite asta pubblica e tantomeno una gara per la determinazione dell'advisor.
Nelle nostre amabili conversazioni dietro un buon boccale di birra e qualche buon formaggio ci ritroviamo concordi nell'affermare che se da un lato questa procedura può assicurare una maggiore trasparenza nella concretizzazione dell'operazione, dall'altra ha creato un'anomala situazione di "opa telefonata" che potrebbe essere considerata in qualche modo una distorsione dei principi stessi di trasparenza, una sorta di eccesso di trasparenza, un'anteprima in pratica. Nel frattempo il titolo balla sul filo del supporto dove in questa prima ora di contrattazione è stato scaricato un discreto, rispetto alla media, quantitativo di azioni.
La dialettica amicale sul titolo non si ferma nemmeno in queste ore elettorali anzi c'è spunto per esternare vicendevolmente ipotesi e, perchè no, preoccupazioni. Una di queste preoccupazioni, forse più irrazionale che fondata, è che nel caso in cui le urne dessero un responso di ingovernabilità possano esserci ripercussioni sui tempi o addirittura sul completamento del processo di vendita della società. In ogni campo dell'umana attività quando le cose si dilungano la possibilità di imprevisti si fa via via più concreta dando vita a seppur minime componenti di incertezza impensabili in un primo momento. Quel che sembra certo, per ora, è che per la prossima assemblea (solitamente prevista nella metà aprile) tale processo sarà ben lungi dall'essere ultimato in barba al fatto che per quel tempo il CdA sarà in scadenza. Basta considerare infatti che la procedura accorda all'advisor (che ancora non c'è) un tempo massimo di tre mesi dalla stipula del contratto per sottoporre al vaglio di Bankitalia il suo progetto d'asta. Solo dopo l'approvazione del progetto partirà l'asta.
 
Ultimo 38,80 senza asta di chiusura. Si galleggia sul supporto.
 

Allegati

  • Screen shot 2013-02-25 at 5.34.24 PM.png
    Screen shot 2013-02-25 at 5.34.24 PM.png
    15,1 KB · Visite: 133

Users who are viewing this thread

Back
Alto