una rondine non fa primavera.....

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Forumer storico
Unicredit Banca cancella spese di estinzione

BOLOGNA (MF-DJ)--Unicredit Banca (gruppo Unicredito) estendera' dal 1* febbraio l'annullamento dei costi di estinzione e di trasferimento titoli a tutti i conti correnti per privati e piccole imprese. "Unicredit Banca ha circa 3 mln e mezzo di conti correnti -spiega Roberto Nicastro a.d. della banca- di questi il 60% fa parte della famiglia Genius e Genius One (il primo conto corrente a pacchetto al costo di un euro al mese) registra circa 250.000 clienti. Oggi nel complesso l'intera classe di prodotti Genius rappresenta il 95% dei conti di nuova apertura". In Italia, si legge in una nota, sono 1.100.000 i clienti di Unicredit Banca che fruiscono dei servizi di banca multicanale (il 18,5% del totale dei clienti) e in un anno sono cresciuti di 340.000 unita' (pari a +44%) a testimonianza del sempre maggiore interesse dei risparmiatori nei confronti dei canali alternativi allo sportello per la gestione delle proprie operazioni bancarie. com/lag (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. January 30, 2006 08:11 ET (13:11 GMT)
 
rondine n°2

Cassazione, risarcire i clienti anche per i danni morali
(01/02/2006)



Le banche sono tenute a risarcire ai propri clienti, vittima di truffe, anche il danno morale subito. La decisione arriva dalla Corte di Cassazione che in una sentenza ha stilato un vero e proprio vademecum al quale si devono attenere gli istituti di credito in caso di truffe ai correntisti.

In particolare, nella sentenza 1865 della Terza sezione civile, la Suprema Corte ha analizzato il caso di un cliente della Deutsche Bank, il quale aveva subito forti perdite economiche nella sua attività imprenditoriale a causa di un sedicente omonimo che, falsificando il documento di riconoscimento era entrato in possesso di un carnet degli assegni, intestato al c/c del “vero” cliente della banca, per un importo a vuoto di circa cinquanta milioni. Il tutto senza che il funzionario dell’istituto di credito assumesse informazioni sull’identità del correntista.

Così il cittadino truffato, il quale aveva sia dovuto subire un procedimento penale, dal quale era poi stato assolto per non aver commesso il fatto, che forti perdite nella sua attività, a causa della truffa subita, per ben due volte si era anche visto negare il risarcimento dei danni patrimoniali e morali da lui richiesti. il Tribunale di Roma nell’ottobre 1999 accolse, infatti, la tesi difensiva della banca secondo la quale “il funzionario aveva istituito la pratica in buona fede”. E lo stesso verdetto fu confermato dalla Corte d’appello di Roma nel novembre 2001.

Ora, invece, la situazione è stata ribaltata dalla Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso.
La Suprema Corte ha così non solo bacchettato i giudici di merito, ma ha anche spiegato - si legge nella sentenza - che essi erano tenuti a fare una “doppia verifica: sull’esistenza di una prassi di diligenza, in relazione alle possibili truffe realizzate da clienti insolventi o da falsi clienti, che costituiscono una turbativa per la spedizione dei rapporti commerciali” e ancora “sul comportamento in concreto tenuto dal funzionario di banca, in relazione alla prassi, che è in favore della sicurezza del credito, data la natura del mezzo di pagamento”.

Strigliata, infine, anche per i funzionari della banca, i quali secondo la Cassazione non hanno adottato “la cautela di ricorrere alla Centrale rischi per informazioni sulla solvibilità del nuovo cliente”.
Sarà ora la Corte d’appello di Roma a quantificare il danno subito dal cliente sulla base del dettato della Cassazione.
 
Conti Correnti: Adusbef, dopo Unicredito anche Mps abolisce spese chiusura conto


Dopo Unicredit,anche il gruppo del Monte dei Paschi di Siena (Banca Toscana, Banca Agricola Mantovana e MPS Banca sonale) ha annunciato di abrogare le odiose spese di chiusura dei conti correnti e di trasferimento titoli: è l’effetto della decennale battaglia di Adusbef,ma è soprattutto il primo frutto dell’indagine Antitrust sui costi dei conti correnti, che comincia a produrre buoni risultati per i correntisti. MPS ha annunciato di aver abolito, a partire dal 20 di gennaio le spese di estinzione conto corrente inerente tutte le tipologie di conto; mentre dal 1 febbraio, ha azzerato sia le spese di trasferimento titoli su altra banca che le spese per l’estinzione della custodia custodia titoli.

Vogliamo ricordare che in base all’osservatorio Adusbef,per estinguere un conto corrente non convenzionato né a pacchetto,bisogna spendere in media oltre 100 euro,mentre per trasferire titoli “dematerializzati” da una banca all’altra, occorre affrontare un costo medio di 35- 40 euro a titolo,con un gravame anche superiore a 800-1.000 euro per quelle custodie più sostanziose: spese del tutto ingiustificate,di una semplice e-mail, trasferita da un file all’altro del sistema Montetitoli !

Adesso bisogna abrogare,per rendere più competitive le banche,l’odioso art. 118 del Testo Unico Bancario,che offre alle banche la facoltà di modificare norme contrattuali precedentemente concordate,sempre sfavorevoli ai clienti,con un semplice avviso in Gazzetta Ufficiale,a volte anche con effetto retroattivo: per questo,Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto al Presidente dell’Antitrust Catricalà,di essere ascoltate, per offrire il loro contributo alla chiarezza e trasparenza che non c’è,specie sui tempi lunghi di esecuzione dell’ordine di chiusura dei conti correnti,che non devono superare i 30 giorni,spesso rinviati alle calende greche non per ragioni tecniche,ma solo per ragioni speculative.

ADUSBEF-FEDERCONSUMATORI

http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=pmi&id=112255
 
SISTEMATA LA QUESTIONE POLACCA ORA SI APRE IL FRONTE AUSTRIACO.... non c'è pace per Unicredito

Commissione e Antitrust Ue aprono procedura contro Polonia, Unicredit in ripresa

03-03-2006 12:25



La Commissione Ue aprirà una procedura di infrazione contro la Polonia in merito al dossier sulla fusione prospettata Pekao-Bph, versante polacco dell'acquisizione da parte di Unicredit della banca tedesca Hvb. L'iniziativa è stata presa dai servizi del commissario europeo per il Mercato interno, Charlie McCreevy, per il sospetto di violazione delle norme europee relative alla libera prestazione di servizi e alla libera circolazione di capitali.

La proposta di McCreevy sarà sottoposta al vaglio del collegio dei commissari alla consueta riunione settimanale di mercoledì prossimo 8 marzo. Non solo. Anche l'Antitrust europeo aprirà una procedura di infrazione. Lo ha confermato il portavoce del commissario Neelie Kroes, Jonathan Todd, spiegando che dalla Concorrenza è pronta una lettera, che dovrà essere approvata dal Collegio dei commissari sempre l'8 marzo.

Nella missiva, ha detto il portavoce "verrà evidenziato che la Polonia ha violato l'articolo 21 del regolamento Ue sulle fusioni". Ricordiamo che il Governo di Varsavia ha accusato Unicredit di aver infranto la clausola di privatizzazione firmata con l'acquisto di Pekao nel 1999 in cui si impegnava a non acquisire altre banche in Polonia.

Con la fusione con la tedesca Hvb invece Unicredit ha ereditato Bph che, messa insieme a Pekao, diventerebbe un colosso bancario tale in Polonia da offuscare tutti gli altri istituti del Paese. Va precisato peraltro che il nuovo gruppo che nascerebbe dall'integrazione delle due banche si posizionerebbe al di sotto del 20% del mercato interno polacco. Con queste argomentazioni comunque Varsavia aveva fatto appello al Tribunale europeo di prima istanza accusando la Commissione Ue di aver approvato quella fusione bancaria, Unicredit-Hvb, senza tener conto delle ripercussioni negative per il Paese.

Ma ora tutto sembra volgere al meglio per Unicredit. "Date le premesse la conclusione della vicenda dovrebbe essere favorevole alla banca, consentendole di poter implementare il proprio piano di integrazione così come formulato originariamente e, quindi, di conseguire sinergie per 165 milioni di euro nella New Europe, e soprattutto in Polonia", afferma l'esperto di una banca d'affari milanese che sull'azione ha un rating di market perform.

"Rimaniamo fiduciosi nella possibilità per Unicredit di raggiungere un compromesso con il Governo polacco che consenta di condurre in porto l'originario progetto di fusione Pekao-Bph", sostiene anche Elena Perini (outperform con un target a 6,2 euro) di RasBank ricordando che ieri circolavano indiscrezioni secondo cui il premier polacco Marcinkiewicz starebbe programmando un incontro con l'Ad di Unicredit Profumo, il quale potrebbe incontrare l'Authority del mercato polacca l'8 o il 9 marzo.

In effetti, di riflesso alla notizia dell'apertura delle due procedure di infrazione, il titolo Unicredit ha ripreso vigore a piazza Affari e ora sale dello 0,79% a 6,09 euro, anche se potrebbe aprirsi un altro fronte in Austria. Il quotidiano Wirtschaftsblatt scrive infatti che l'integrazione tra Unicredit e Bank Austria potrebbe essere rinviata a causa delle resistenze dei sindacati. Si oppone all'operazione anche AVZ Stiftung, fondazione viennese che possiede azioni della banca austriaca.

Francesca Gerosa
 
Adusbef, Unicredit risarcira' 1mln un Cliente veneto aveva investito in bond argentini
(ANSA) - ROMA, 31 mar - Unicredit dovra' risarcire un milione di euro ad un risparmiatore che aveva investito in bond argentini. Lo annuncia l'Adusbef. Il tribunale di Treviso ha accolto le ragioni di un investitore di Conegliano Veneto. Poiche' Unicredit non ha fornito informazioni sui rischi dell'investimento, il giudice ha annullato il contratto e condannato la banca a restituire 1 milione di euro, con una delle condanne risarcitorie tra le piu' elevate in assoluto.
 

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