UNA ZANZARA MI HA DATO 5 STELLE SU TRIPADVISOR

Capppperi......un buongiorno così ......avercelo.
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«tengo ben presente quello che è davvero Facebook:
un gigantesco annullatore di livelli d’importanza,
che mette sullo stesso piano le amicizie vere e quelle farlocche,
le cause importanti e quelle surreali
(per questo non aderisco mai alle pur nobili battaglie che mi vengono proposte su Facebook:
dentro il Grande Banalizzatore, quelle cause non contano più niente)».
 
Pensate quanto è costato questo intervento.
Perdersi nei boschi ? Ridicoli. Ma state a casa se non sapete orientarvi.

Soccorritori al lavoro, giovedì pomeriggio, a Vendrogno per recuperare due escursionisti che, trovandosi in difficoltà, hanno allertato il 112.

Secondo le informazioni disponibili, i due si sarebbero smarriti nei boschi della zona dell’Alpe di Camaggiore.
Chiamati ad intervenire sia l’elisoccorso del 118, una squadra dei Vigili del Fuoco da Bellano e il Soccorso Alpino da Dervio
 
Questo è "terrorismo politico" allo stato puro. E sarebbe da denunciare per quanto afferma.
Il calcolo - molto grossolano - è semplice.

Se in 38 anni di lavoro ho maturato una pensione lorda di 2000 euro (alla faccia della pensione)
le media mi dice che sono maturati circa 50 euro ad anno.
Se vado in pensione 5 anni prima, vuol dire che perderò sì o no 250 euro di pensione lorda - OK -
ma guadagnero' 5 anni di pensione. Non so se mi spiego.

Per perderne 500 di euro, dovrebbe guadagnare 4000 euro al mese. Alla faccia. Meglio vada in pensione.
Ed assumere un giovane e pagarlo la metà. Questo è il risparmio.

Ad allarmare i pensionati sono però i tagli che potrebbero arrivare agli assegni.
L'ultima stangata è stata rivelata da Tito Boeri durante una audizione alla Commissione Lavoro alla Camera.
Secondo il presidente dell'Inps, infatti, un dipente pubblico che va in pensione con "quota 100"
potrebbe arrivare a perdere fino a 500 euro al mese.

"Un lavoratore pubblico che va in pensione adesso con 62 anni e 38 di contributi rispetto che andare con una pensione piena a 67 anni -
ha detto Boeri - molto approssimativamente potrebbe perdere 500 euro al mese".
 
L'hanno sempre fatto. Il pd ha fatto 2 rottamazioni. Oggi fanno le dame vergini e morigerate.

"Spero che Di Maio ci vada davvero, in procura - commenta ora Giorgetti -
scoprirà che la famosa 'manina' è in casa loro. Ma occhio, così loro si vanno a schiantare".

Nell'intervista a Repubblica il braccio destro di Salvini ripercorre gli ultimi dieci giorni al ministero dell'Economia.
È lì che è stato discusso il passaggio della cosiddetta pace fiscale relativo alla dichiarazione integrativa.

Ne hanno parlato approfonditamente i leghisti Massimo Bitonci e Massimo Garavaglia con il vice ministro pentastellato Laura Castelli.

Poi il premier Giuseppe Conte ha rivisto la misura con Salvini e Di Maio durante il vertice che ha preceduto il Consiglio dei ministri di lunedì scorso.

"Sarebbe stato assurdo non concedere l'ombrello di non punibilità per reati fiscali a chi accetta di venire allo scoperto e pagare",
sostiene Giorgetti che ha seguito i lavori fino all'approvazione dell'articolo 6. La norma contestata è contenuta all'articolo 9.
"E lì non so cosa sia successo, non c'ero e non sono stato io a redigere il verbale - continua il leghista - non so chi lo abbia fatto.
Da quel che mi è stato riferito il decreto è stato approvato dopo che Conte ha supervisionato il testo apportando le modifiche ritenute necessarie".
 
Sei tra quelli che sui social si indignano per il condono, giurando che d'ora in poi anche tu non pagherai le tasse?
Provaci davvero a vivere per un giorno nel mondo degli «evasori».

Inizia studiando la comoda guida in dieci pagine su «come si conserva la fattura elettronica», l'ultimo adempimento in arrivo per le partite Iva.

Poi pensa come sarebbe la vita se invece di avere un ufficio che ti conteggia e accredita lo stipendio
dovessi studiare queste e tante altre regole per ricevere il compenso che ti spetta.
Naturalmente, se sbagli una virgola, inciampi in un comma, tra due anni riceverai una cartella esattoriale
con un importo moltiplicato rispetto a quello «evaso». Certo, potevi rivolgerti a un commercialista.
Che però ti chiederà sette volte l'importo che chiede a un dipendente per fare il 730. Anche se guadagni la metà del dipendente.
Circostanza non così impossibile vista la crisi di tanti settori imprenditoriali.

E bisogna tenere conto che tra le partite Iva ormai ci sono anche milioni di giovani impegnati in lavori che di autonomo hanno ben poco.
Il fisco non fa figli e figliastri, il trattamento è lo stesso, iniquo e farraginoso per tutti.
Stanco di queste fatiche, magari la sera per non pensare a quanto ti girano accendi la tv e guardi un bel talk show
in cui si parla di chi aderirà ai condoni come «furbetti».

A Dimartedì, su La7, il vice direttore di Repubblica Sergio Rizzo non ha esitato a includere nella categoria
perfino i dieci milioni di persone che potrebbero beneficiare del saldo e stralcio delle cartelle sotto i mille euro,
ignorando l'ovvia spiegazione che quelle cartelle risalenti a dieci, quindici anni fa non sono state riscosse
perché evidentemente è impossibile e anti economico: costa di più continuare a fingere che si possano incassare che non gettarle nel cestino.

Ma il disprezzo per i «condonati», che va a braccetto con la diffidenza verso la libera impresa che ha contagiato mezza Italia, non è una novità.

L'ipocrisia è tale che gli stessi pronti a protestare la propria purezza fiscale («e io che ho sempre pagato tutto?»),
poi raccontano di essere stati perseguitati da una cartella pazza, infettati da effetti collaterali della cedolare secca,
resi folli dal vano tentativo di ragionare con un impiegato dell'Agenzia delle Entrate.

Perché, al di là del livello impossibile della pressione fiscale che ci opprime,
la ragnatela di regole tessute dalla Repubblica degli esattori è una trappola in cui prima o poi inciampa chiunque.
 
Al Nord Italia è una vera e propria invasione: le cimici asiatiche o cimici marmorate, nome scientifico Halyomorpha halys,
sono praticamente dappertutto, in campagna e nelle città, e stanno causando danni all’agricoltura e sgradevoli sensazioni alle persone.
Basta aprire le finestre per vederne. Ma ci sono dei metodi per difendersi.

Non quelli che ci si potrebbe aspettare: il problema principale delle cimici asiatiche o cinesi infatti
è proprio che non esistono in commercio delle sostanze ad hoc contro di loro.
Questo perché le prime cimici asiatiche sono arrivate solo nel 2000 dall’Asia orientale, in particolare da Paesi come Taiwan, Cina e Giappone.

Oltre alle semplici zanzariere, esistono però dei rimedi casalinghi molto efficaci contro le cimici: si tratta del sapone di Marsiglia e dell’aglio.

Il primo è in grado di eliminare le cimici in quanto repellente. Allo stesso tempo, però, non può impedirne l’ingresso in casa.
Stesso discorso per alcuni composti dell’aglio, come il disolfuro di allile e il trisolfuro di allile,
sostanze chimiche irritanti e tossiche per molti insetti che si possono facilmente reperire in rete e nei negozi specializzati, ma con difficoltà nei supermercati.

Basta versare un po’ di questi composti nelle zone di ingresso o in giardino, stando però ben attenti che cani e gatti non vi si avvicinino.

Se pure è vero che le cimici non sono pericolose per l’uomo sono comunque molto fastidiose.
E sono solo l’ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso il Paese,
provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.
 
Va sempre peggio. Assumono delle persone incompetenti...ed ignoranti.
Ieri ho assistito ad una scena idilliaca.
Auto parcheggiata sulle strisce gialle, con cartello che indica in tipo di permesso.
Arrivano i vigili - sempre in 2 - perchè uno legge e l'altro scrive.......cosa fanno ?
Leggono sul parabrezza dell'auto il tagliando di permesso e poi .......prendono il libretto
per leggere a cosa corrisponde la sigla ....ma bastava scrivere sul cartello la sigla di
autorizzazione al parcheggio. Troppo semplice, vero ?

Vigili inflessibili davanti al codice della strada, anche se si tratta di un funerale.

E’ accaduto a Feltre (Belluno) dove (per un errore) i vigili urbani hanno fermato l’auto
che trasportava la bara in chiesa perché il sistema Scout Speed segnalava la revisione scaduta del veicolo.
Un errore nella lettura della targa e nella digitazione, è stato accertato poi, perché il veicolo era in regola.

Ma lo sconcerto dei parenti del defunto è stato grande.
Il fatto è divenuto noto nei giorni scorsi, quando sono giunte le lettere di scuse del sindaco
alla famiglia del defunto e alla ditta di onoranze funebri.

La macchina col feretro stava dirigendosi verso la chiesa per il funerale.
Ad un incrocio si è imbattuta nel controllo dei vigili urbani, armati dello strumento elettronico
che legge i data base della Motorizzazione e segnala le revisioni scadute.

Lo stop del corteo è durato pochi minuti, nell’imbarazzo generale.
Gli autisti del carro funebre hanno mostrato il libretto di circolazione,
facendo notare che era in perfetta regola, ed anche che, forse,
il controllo poteva essere svolto a funerale concluso.
 
Carni non dichiarate in etichetta nel cibo per cani e gatti.
Secondo quanto emerso da uno studio dell’Università di Padova che ha esaminato 40 alimenti umidi e secchi
indicati per diete proteiche dei nostri amici a quattro zampe solo in dieci campioni è stata confermata
la corrispondenza tra le carni elencate in etichetta e quelle che erano davvero nelle confezioni.

Trenta i campioni che invece mentivano sulla composizione del cibo.

In particolare, spiega Erika Corpo sul Salvagente, cinque campioni non contenevano la specie animale di carne dichiarata,
23 rivelavano la presenza di specie animali non dichiarate e due avevano un’etichetta vaga, che non permetteva di risalire alla specie animale.
 
Siamo alle solite.......

I clienti starebbero trasferendo i loro patrimoni alla luce del sole (passaggio necessario dopo la Voluntary Disclosure del 2015),
attraverso i regolari canali bancari - bonifici, trasferimenti titoli - con lo scopo di proteggere i loro risparmi
da un eventuale prelievo forzoso sui conti correnti, come fece il governo Amato nel 1992.
Si tratta quindi di operazioni regolari e lecite, poiché ogni risparmiatore può depositare i propri accumuli
in qualsiasi banca del mondo nel rispetto delle leggi antiriciclaggio e sui trasferimenti valutari.

A confermarlo al Corriere del Ticino sono alcuni dipendenti di banca italiani, secondo cui sono diversi i clienti
che si stanno interessando al trasferimento di capitali verso la Confederazione.

"La Svizzera è un porto sicuro – ci spiegano – e i risparmiatori temono soprattutto le ripercussioni della manovra sui beni accantonati".
In primo luogo, "impensierisce la mancanza di chiarezza del Documento di economia e finanza (DEF)".
Sul lungo termine, l'attenzione è però rivolta agli investitori, che "potrebbero recepire negativamente il DEF
e di conseguenza smettere di acquistare il debito pubblico italiano, necessario per finanziare la spesa pubblica".

Senza fondi, il Governo potrebbe decidere di rivalersi sui depositi dei cittadini, mettendo in atto un prelievo forzoso.
E gli italiani hanno ancora nella mente quando a mettere loro le mani in tasca fu, oltre un ventennio fa, il Governo guidato da Giuliano Amato.
Una decisione senza precedenti: applicare una patrimoniale sui conti correnti degli italiani,
il famoso 6 per mille sui capitali, dopo una svalutazione della lira che mise in ginocchio le finanze del Paese.

Anche secondo Franco Citterio, direttore dell'Associazione bancaria ticinese (ABT),
"ci sono diversi elementi del documento che lasciano perplessi, sia riguardo al futuro del Governo stesso, sia nei confronti di chi dovrà pagare la manovra.
Se gli obiettivi di spesa sono chiari, non altrettanto lo sono le indicazioni su dove si andrà a recuperare le risorse".
Pertanto, "è assolutamente comprensibile il timore dei risparmiatori italiani.
L'aumento dello spread significa vedere scendere i propri risparmi e già questo rappresenta un elemento concreto di preoccupazione".

Inoltre, prosegue Citterio, "si aggiunge l'esigenza di riuscire a diversificare gli investimenti: in un Paese politicamente instabile come l'Italia,
diversificare anche solo il conto in un Paese estero permette di spostare il rischio, diminuendolo.
In questo senso, la Svizzera ha sempre qualche carta interessante da giocare".
È bene infatti ricordare che "la logica del risparmiatore si basa sulla sicurezza: ancora prima di valutare i rendimenti, si cerca di posizionarsi laddove ci sono basi più sicure".

In generale, dunque, la preoccupazione dei risparmiatori italiani è giustificata.
"Non sono pero in grado di confermare se effettivamente sia già avvenuto un passaggio di capitali sui conti elvetici".
In primo luogo, spiega il direttore dell'ABT, "non abbiamo dati statistici che lo comprovino.
In seconda battuta, poi, queste decisioni vengono di solito prese dopo una serie di ragionamenti.
Senz'altro il pensiero può già frullare nella testa dei clienti, ma da lì a muoversi davvero il passo non è necessariamente breve".
 

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