Val
Torniamo alla LIRA
Ma va......cadono dalle nuvole.....ma come avranno fatto rinforzare l'anticiclone delle Azzorre....mah .......
oh....in questi giorni sono scomparsi gli aerei, perlomeno da noi. Chissà come mai..........
Il clima negli ultimi mesi sembra impazzito.
La media delle temperature registrate nel nostro territorio tra aprile e settembre di quest'anno è la più alta da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 1864.
Battuto dunque il precedente record del 2003. La notizia è stata confermata al CdT da Matteo Buzzi di MeteoSvizzera,
che spiega come con tutta probabilità a fine anno la media delle temperature si piazzerà tra le 5 più alte di sempre.
Il Ticino è interessato anche da un importante deficit di precipitazioni e nel Locarnese si tratta del secondo anno più secco di sempre da quando si effettuano le misurazioni.
In generale, MeteoSvizzera parla di "una situazione meteorologica inusuale di cui ci siamo resi conto un po' tutti":
le temperature sono infatti costantemente sopra le medie stagionali, le precipitazioni sono assenti e ad ottobre inoltrato c'è ancora molto sole.
Ma quali sono le cause di questa situazione?
Da Locarno-Monti puntualizzano che le cause precise sono ancora sconosciute, e negli istituti universitari si cerca di capire
"se si tratta di una delle naturali variazioni nello stato dell'atmosfera dovuta alla sua natura caotica, come già avvenuto in passato,
oppure se si stratta di una situazione innescata dai cambiamenti climatici in atto", ma queste ricerche richiedono tempo, soldi e conoscenze specialistiche.
MeteoSvizzera dunque sottolinea che, almeno dal punto di vista statistico,
"si può andare ad analizzare la frequenza con cui nella scorsa estate si sono verificate le principali configurazioni delle pressione al suolo sul continente europeo".
Ovvero, è possibile classificare giorno per giorno quale era la situazione dominante, come ad esempio alta pressione, bassa pressione, correnti da sudovest, da nordovest, ecc.
Le situazioni dominanti durante la scorsa estate sono state caratterizzate dalla presenza di
"un anticiclone (normalmente quello delle Azzorre) ben presente sul vicino Atlantico e l'Europa centro-settentrionale".
Secondo MeteoSvizzera rispetto alla media del periodo 1958-2001, "la frequenza di questa situazione è raddoppiata e ha raggiunto il 50% di tutti i giorni.
Mentre le situazioni che favoriscono le precipitazioni nella regione alpina, si sono verificate decisamente meno rispetto a quanto ci si sarebbe atteso sulla base delle statistiche pluriennali".
A questo si aggiunge l'indice NOA (North Atlantic Oscillation) calcolato sulla base della differenza di pressione fra la regione delle Azzorre e l'Islanda.
L'indice NOA mostra come negli ultimi 6 mesi la differenza di pressione fra Azzorre e Islanda abbia il valore più alto della statistica dal 1950,
e questo "suggerisce la presenza di un robusto anticiclone delle Azzorre". Quando il valore è negativo, l'anticiclone delle Azzorre
riesce a influenzare meno il tempo dell'Europa. Dunque le "follie" del clima nel Vecchio Continente potrebbero essere legate alla "forza" dell'anticiclone.
Il 2018 è l'anno più caldo di sempre
Secondo il National Climatic Data Centre (Noaa), il 2018 è stato l'anno più caldo di sempre in Europa, con temperature superiori di 1,86 gradi alla media storica.
Il 2018 è al quarto posto tra gli anni più bollenti a livello mondiale.
Durante i primi 9 mesi è stata registrata una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
In Italia temperature record dal 1800
La tendenza al surriscaldamento è evidente anche in Italia dove non si sono mai registrate temperature così elevate dal 1800, con valori superiori di 1,53 gradi alla media storica.
Al 30 settembre di quest'anno, infatti, il 2018 risulta essere anche l'anno più bollente per l'Italia dal 1800,
quando sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,53 gradi rispetto alla media, secondo i dati Isac-Cnr,
relativi alle temperature registrate nella penisola nei primi nove mesi dell'anno.
oh....in questi giorni sono scomparsi gli aerei, perlomeno da noi. Chissà come mai..........
Il clima negli ultimi mesi sembra impazzito.
La media delle temperature registrate nel nostro territorio tra aprile e settembre di quest'anno è la più alta da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 1864.
Battuto dunque il precedente record del 2003. La notizia è stata confermata al CdT da Matteo Buzzi di MeteoSvizzera,
che spiega come con tutta probabilità a fine anno la media delle temperature si piazzerà tra le 5 più alte di sempre.
Il Ticino è interessato anche da un importante deficit di precipitazioni e nel Locarnese si tratta del secondo anno più secco di sempre da quando si effettuano le misurazioni.
In generale, MeteoSvizzera parla di "una situazione meteorologica inusuale di cui ci siamo resi conto un po' tutti":
le temperature sono infatti costantemente sopra le medie stagionali, le precipitazioni sono assenti e ad ottobre inoltrato c'è ancora molto sole.
Ma quali sono le cause di questa situazione?
Da Locarno-Monti puntualizzano che le cause precise sono ancora sconosciute, e negli istituti universitari si cerca di capire
"se si tratta di una delle naturali variazioni nello stato dell'atmosfera dovuta alla sua natura caotica, come già avvenuto in passato,
oppure se si stratta di una situazione innescata dai cambiamenti climatici in atto", ma queste ricerche richiedono tempo, soldi e conoscenze specialistiche.
MeteoSvizzera dunque sottolinea che, almeno dal punto di vista statistico,
"si può andare ad analizzare la frequenza con cui nella scorsa estate si sono verificate le principali configurazioni delle pressione al suolo sul continente europeo".
Ovvero, è possibile classificare giorno per giorno quale era la situazione dominante, come ad esempio alta pressione, bassa pressione, correnti da sudovest, da nordovest, ecc.
Le situazioni dominanti durante la scorsa estate sono state caratterizzate dalla presenza di
"un anticiclone (normalmente quello delle Azzorre) ben presente sul vicino Atlantico e l'Europa centro-settentrionale".
Secondo MeteoSvizzera rispetto alla media del periodo 1958-2001, "la frequenza di questa situazione è raddoppiata e ha raggiunto il 50% di tutti i giorni.
Mentre le situazioni che favoriscono le precipitazioni nella regione alpina, si sono verificate decisamente meno rispetto a quanto ci si sarebbe atteso sulla base delle statistiche pluriennali".
A questo si aggiunge l'indice NOA (North Atlantic Oscillation) calcolato sulla base della differenza di pressione fra la regione delle Azzorre e l'Islanda.
L'indice NOA mostra come negli ultimi 6 mesi la differenza di pressione fra Azzorre e Islanda abbia il valore più alto della statistica dal 1950,
e questo "suggerisce la presenza di un robusto anticiclone delle Azzorre". Quando il valore è negativo, l'anticiclone delle Azzorre
riesce a influenzare meno il tempo dell'Europa. Dunque le "follie" del clima nel Vecchio Continente potrebbero essere legate alla "forza" dell'anticiclone.
Il 2018 è l'anno più caldo di sempre
Secondo il National Climatic Data Centre (Noaa), il 2018 è stato l'anno più caldo di sempre in Europa, con temperature superiori di 1,86 gradi alla media storica.
Il 2018 è al quarto posto tra gli anni più bollenti a livello mondiale.
Durante i primi 9 mesi è stata registrata una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
In Italia temperature record dal 1800
La tendenza al surriscaldamento è evidente anche in Italia dove non si sono mai registrate temperature così elevate dal 1800, con valori superiori di 1,53 gradi alla media storica.
Al 30 settembre di quest'anno, infatti, il 2018 risulta essere anche l'anno più bollente per l'Italia dal 1800,
quando sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,53 gradi rispetto alla media, secondo i dati Isac-Cnr,
relativi alle temperature registrate nella penisola nei primi nove mesi dell'anno.