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meisrome

CostaDMen_SpiaggiaLibera
Niente PCT, il direttore mi ha offerto 8% non sò se mi spiego


PER COME è FORMULATA la risposta pare che intenda che non ha voluto pct benchè offrisse 8%

che offrano il 5 netto qst si sa gia', lo hanno proposto anche a me, con il 20% in fondo a capit garantito vincolato per 5 anni, di cui i primi 4 con cedola al 2,50 lordo, l'ultimo con il 20 % del risultato indici, che non so quali siano x' non mi interessava


cmq duel facci sapere se possibile
 

coccodrillo

Nuovo forumer
Portato tutto in una banca di credito cooperativo


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Pensi di aver fatto bene? cosa ne sai di come hanno operato e se quelli del credito coop hanno avuto legami con altre banche fallite o in via di fallimento?

Sarebbe stato meglio trasferire tutto alla posta! o partare i contanti a casa!

Io credo che se fallisce un gigante come unicredit il suo crollo farà tante vittime sia nel sistema finanziario che produttivo per cui non la farebbero fallire mai
 

ruttodipecora

Nuovo forumer
Me lo sono posto anche io il problema di prelevare i soldi, ma qua non si riesce a capire chi rimarrà in piedi e dunque siamo punto e a capo.
Prendiamo in esame addirittura l'ipotesi più estrema di portare tutto in una banca monegasca o svizzera, chi ci dice che quella banca non avrà problemi in seguito a questa voragine finanziaria che si è aperta?
In fin dei conti non è molto tempo che UBS e dico UBS, ha avuto non pochi problemi di liquidità.
Qualcuno mi dirà che però la Svizzera è intervenuta e ha risanato la situazione ok, ma per quante volte potrebbe ancora farlo? :confused:
La realtà cari signori è che qua abbiamo a che fare con una crisi che non ha precedenti, perchè nemmeno nel 29 si trattava di danni finanziari incalcolabili come quelli di oggi, in quanto la globalizzazione non esisteva.

Dunque il problema è che non possiamo sapere quanto è grande il casino, ma ci sono le premesse perchè possa essere così grande da non permettere nemmeno alle cassaforti mondiali come la Svizzera e Montecarlo di superalo indenni.

Mi piacerebbe aprire un confronto serio su questo punto.

Salute a tutti
 

settelefoste

Forumer attivo
La banca e' nel mirino dei ribassisti come e' avvenuto per Bears Stearns, Lehman, AIG. Il taglio del rating provoca altre vendite (-23%). Il mercato boccia lo spinoff degli asset immobiliari per alzare i coefficienti patrimoniali.
thumbnailer.aspx



UniCredit - la piu' grande banca italiana - e' nel mirino dei ribassisti a Piazza Affari con il titolo che ha perso oltre il 23% in due sedute, precipitando sui minimi degli ultimi undici anni (novembre 1997). Le azioni di Piazza Cordusio non sono riuscite a fare un prezzo e sono rimaste sospese per scostamenti al ribasso sul prezzo di controllo, con un teorico a -8.0%. Dopo essere rimasta sospesa per tutta la mattinata, UniCredit ha ripreso le contrattazioni in borsa e segnava alle 14,20 un rialzo intorno al 7%.
Gli investitori internazionali (che si comportano esattamente come hanno fatto negli Stati Uniti con Bear Stearns, Lehman Brothers, Wachovia, WaMu, AIG, e in Europa con Fortis, Hypo Real Estate, etc etc) non hanno affatto gradito che Unicredit in mattinata abbia reso noto, su richiesta della Consob, di aver avviato in questi giorni una serie di operazioni che puntano ad alzare i coefficienti di patrimonializzazione del gruppo in modo da centrare l'obiettivo di Core Tier 1 del 6,2% entro la fine dell'anno. Adesso e' chiaro che rientrare nei coefficienti sara' possibile soltanto grazie a uno spinoff degli asset relativi al patrimonio immobiliare della banca. "E' una notizia negativa perche' dimostra che senza lo spinoff non avrebbero potuto raggiungere il target di capitale", ha detto a Bloomberg Alessandro Frigerio, gestore di un fondo alla Sgr RMG di Milano.
Almeno 5 banche in Europa questa settimana sono state salvate o nazionalizzate per la crisi finanziaria, compresa la tedesca Hypo Real Estate in Germania, dove UniCredit ha molti assets. L'istituto guidato da Alessandro Profumo ha acquisito il controllo in Germania di HVB Group, una delle maggiori banche dell'Europa continentale.
Intanto, sulla scia di Goldman Sachs che ha tolto il titolo dalla lista dei suoi titoli preferiti (confermando comunque la raccomandazione di "comprare"), anche altri analisti hanno rivisto i propri giudizi. Euromobiliare ad esempio ha tagliato il target price a 4,8 euro dal precedente a 5,6 euro e Cassa Lombarda lo ha portato a 4,5 euro (5,1 euro il precedente). Banca Akros invece ha alzato la raccomandazione sul titolo a "buy" da "accumulate". Infine le voci di dimissioni dell'ad di UniCredit, Alessandro Profumo, sono infondate. Lo indicano fonti del gruppo dopo i rumor di Borsa.
Il Cda di UniCredit ha approvato il 23 settembre scorso un progetto di conferimento di una parte del portafoglio immobiliare a un fondo chiuso, mentre la banca non sta più considerando la creazione di una partnership commerciale con una banca d'affari internazionale sui perfoming asset. Lo dice una nota dell'istituto diffusa su richiesta della Consob, in cui si conferma la raggiungibilità dell'obiettivo di Tier 1 a 6,2%. Dalla transazione immobiliare, che dovrebbe completarsi entro il 2008, saranno generati più di 15 punti base sul Core Tier 1, dice la nota. Da operazioni, completate a settembre, nell'ambito del programma di ottimizzazione e riduzione dei risk weighted asset saranno generati fino a ulteriori 12 punti base. Le operazioni annunciate sono in linea con l'obiettivo di rafforzare i coefficienti patrimoniali del gruppo per raggiungere l'obiettivo di Core Tier 1 al 6,2% entro la fine dell'anno
 

enauro

Forumer storico
Si hai ragione

quello che mi sentirei di consigliare è appunto di ritornare alla liquidità e quindi liberare i propri dossier titoli ed eventualmente chiedere un'adeguamento del tasso di interesse; sono in difficoltà e ve lo concederanno sicuramente, la minaccia "porto via tutto" adesso funziona più che mai, il cliente ha il coltello dalla parte del manico per la prima volta! che tasso? beh direi che un 4% lordo o giù di lì si può avere
 

enauro

Forumer storico
quello che mi sentirei di consigliare è appunto di ritornare alla liquidità e quindi liberare i propri dossier titoli ed eventualmente chiedere un'adeguamento del tasso di interesse; sono in difficoltà e ve lo concederanno sicuramente, la minaccia "porto via tutto" adesso funziona più che mai, il cliente ha il coltello dalla parte del manico per la prima volta! che tasso? beh direi che un 4% lordo o giù di lì si può avere

un'ultima cosa; siccome al di là del problema di Unicredit, delle banche mondiali, eccetera vi è un problema anche maggiore cioè una recessione che sta arrivando invito tutti coloro che volessero leggere una voce indipendente e che ha dimostrato dal 2007 si saper "leggere" il futuro macroeconomico con impressionante precisione (tutto ciò che sta accadendo lo aveva previsto per tempo) a visitare il sito:
www.icebergfinanza.splinder.com
non vi troverete analisi tecnica o segnali operativi, vi avviso, ma una lettura macroeconomica formidabile; è interessante, per chi non conosca il blog di Andrea Mazzalai, andarsi a rileggere ciò che ha scritto nel recente passato e confrontarlo con il momento che stiamo vivendo; ovviamente non mancano previsioni sul futuro, purtroppo assolutamente nefaste.
Pare che questa recessione sia qualcosa attraverso cui dobbiamo passare volenti o nolenti e che tutte le manovre per evitarla serviranno solo a procrastinare l'inevitabile. Non è disfattismo ma accettazione della realtà
 

Gianca60

Forumer storico
un'ultima cosa; siccome al di là del problema di Unicredit, delle banche mondiali, eccetera vi è un problema anche maggiore cioè una recessione che sta arrivando invito tutti coloro che volessero leggere una voce indipendente e che ha dimostrato dal 2007 si saper "leggere" il futuro macroeconomico con impressionante precisione (tutto ciò che sta accadendo lo aveva previsto per tempo) a visitare il sito:
www.icebergfinanza.splinder.com
non vi troverete analisi tecnica o segnali operativi, vi avviso, ma una lettura macroeconomica formidabile; è interessante, per chi non conosca il blog di Andrea Mazzalai, andarsi a rileggere ciò che ha scritto nel recente passato e confrontarlo con il momento che stiamo vivendo; ovviamente non mancano previsioni sul futuro, purtroppo assolutamente nefaste.
Pare che questa recessione sia qualcosa attraverso cui dobbiamo passare volenti o nolenti e che tutte le manovre per evitarla serviranno solo a procrastinare l'inevitabile. Non è disfattismo ma accettazione della realtà

confermo la lettura interessante,e sicuramente e uno dei pochi analisti finanziari che si aspettava la crisi che stiamo vivendo in tempi non sospetti
 

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