Unicredit (UCG) Unicredit The Best (6 lettori)

Lancillotto

Nomen omen
Insomma alla fine per un voto, 314 si 313 no, hanno votato per Berlusconi 2 del FLI, cosa stà a significare? Che hanno voluto salvare il Governo, per ora, e chi quindi è stata tutta una farsa. Se necessitava quelli del FLI potevano aggiungere altri voti a favore del Governo.

Per quanto mi riguarda siamo davvero sprofondati nell'indecenza assoluta da una parte che dall'altra.

Per quanto tempo vogliono continuare a giocare con queste picche e ripicche Fini e Bocchino?
 

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Forumer storico
ANALISI FONDAMENTALE: UNICREDIT
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Websim - 14/12/2010 13:49:50
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Terzo trimestre sotto le attese. Unicredit ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile netto di 334 milioni di euro, inferiore rispetto alle attese del consenso intorno a 400 milioni.

Deludente lo spaccato delle fonti che hanno generato il risultato finale: in caduta le commissioni (-8% su base trimestrale), debole il margine di interesse (-2% su base trimestrale), meglio delle attese gli utili da trading (380 mln eu rispetto ai 230 mln attesi).

Dati positivi sono arrivati dalla riduzione dei costi (-0,7% su base trimestrale, che sale a -1,7% se si escludono alcuni one off) e dagli accantonamenti per crediti problematici inferiori alle attese (1,634 miliardi di euro ossia 117 punti base sul totale impieghi rispetto ad un'attesa di 122 punti base). Entrambi non sono stati però in grado di compensare il maggior carico fiscale e i maggiori oneri in Polonia.

Il quadro generale ha mostrato un andamento degli impieghi ancora stagnante e la prosecuzione del deleverage (riduzione del livello di rischio) in molte aree di business, in particolare nel Corporate & Investment Banking (-2,5% in termini di volumi su base trimestrale).

Core Tier 1 all'8,61%. Buone notizie per quanto riguarda la solidità patrimoniale. Il livello di Core Tier 1 raggiunto nel terzo trimestre è stato sorprendentemente positivo (8,61% contro la nostra attesa di 8,45%) grazie alla riduzione pari a circa 6 miliardi di euro delle attività ponderate per il rischio (RWA) che ora ammontano a 453 miliardi di euro.

Unicredit ha dichiarato che l'impatto negativo di Basilea III sui ratio patrimoniali potrà essere al massimo di 140 punti base.

Stime di utile per azione tagliate dell'11% sul 2011.In base agli ultimi dati di bilancio abbiamo tagliato le attese di utile per azione (EPS) del 3% sul 2010 e rispettivamente dell'11 e del 6% per il biennio 2011-2012 per le seguenti ragioni:

prevediamo un'ulteriore taglio alle stime di ricavi;prevediamo una pressione fiscale superiore alle stime precedenti dovuta a un'aliquota fiscale media in Italia superiore al 40% e ai rischi di un inasprimento del carico fiscale in alcuni Paesi europei, dove opera il gruppo, alle prese con il risanamento dei conti pubblici. Per quanto riguarda il dividendo, riteniamo che il 2010 vedrà una conferma del dividendo dell'anno scorso a 3 centesimi di euro per azione. L'eventuale rialzo, particolarmente gradito alle fondazioni azioniste, verrebbe pertanto posticipato al 2011 (5 centesimi).

Raccomandazione NEUTRALE, prezzo obiettivo 1,90 eu. Confermiamo la visione prudente sul titolo con un giudizio NEUTRALE, mentre il taglio di stime ci porta a ridurre il target price da 2,05 a 1,90 euro.

Il titolo continua a soffrire in questa fase per la mancanza di visibilità sulla strategia futura, una conseguenza diretta anche dei recenti cambi al vertice.

Riportiamo nella seguente tabella i principali dati del periodo 2008/2012.

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(*) Al netto delle poste straordinarie

Fonte: elaborazione Websim-Intermonte

PROFILO AZIENDA

Unicredit è uno dei maggiori colossi finanziari europei attivo in Italia, Germania, Austria (divisioni Retail e Corporate), Polonia e Ucraina (divisione Poland's Markets), Europa Centrale e Orientale (divisione Cee), in particolare Turchia e Russia.

A fine 2009 il gruppo contava: crediti verso la clientela per 565 miliardi eu; raccolta da clientela e titoli per 596 miliardi eu; 9.799 sportelli.

Ripartizione per divisioni del margine di intermediazione (ricavi) 2009: Corporate & Investment Banking (Cib) 36%, Retail 36%, Central Eastern Europe (Cee) 17%, Poland's Markets 6%, Private Banking 3%, Asset Management 3%.

Azionisti ordinari principali al 10 dicembre 2010: Fondazione Cassa Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona 5%, Libyan Investment Authority 2,6%, Central Bank of Lybia 4,6%, Blackrock I.M. 4%, Fondazione Cassa Risparmio Torino 3,7%, Carimonte Holding 3,1%, Allianz 2%, International Petroleum Investment company 5%, Norges Bank 2%.

Mediobanca ha il 6,8% del capitale vincolato al servizio del prestito subordinato convertendo in azioni (prestito Cashes), sono in usufrutto a favore di Unicredit e in pegno a favore di BAnk of New York emittente del prestito.
 

Gio 14

A chi iòcu iucàmu?
Insomma alla fine per un voto, 314 si 313 no, hanno votato per Berlusconi 2 del FLI, cosa stà a significare? Che hanno voluto salvare il Governo, per ora, e chi quindi è stata tutta una farsa. Se necessitava quelli del FLI potevano aggiungere altri voti a favore del Governo.

Per quanto mi riguarda siamo davvero sprofondati nell'indecenza assoluta da una parte che dall'altra.

Per quanto tempo vogliono continuare a giocare con queste picche e ripicche Fini e Bocchino?


314 a 311....

ma vi siete dimenticati quando la lanzillotta si turava il naso ma votava...
allora andava bene?
 

Lancillotto

Nomen omen
Torniano a noi, questa discesa o piccolo crollo improvviso dell'SP500 che sia presagio di qualcosa?

14:30 Vendite al Dettaglio Novembre
14:30 Prezzi alla Produzione Novembre
16:00 Scorte di Magazzino Ottobre
20:15 Fed: Decisione sui Tassi -
 

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