Unicredit (UCG) Unicredit The Best (48 lettori)

freesurfer

araldo spaziale
partiti forte subito sulla resistenza...........

speriamo che riescano ad aprire le bb...........

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non hanno kiuso il gap
speriamo che sia segnale di forza
e vediamo se aprono up.......

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freesurfer

araldo spaziale
il primo piccolo passo lo ha fatto.........

ora viene il difficile...............nella visione che ho da qui
a inizio febbraio è fondaamentale che il fituso
reagisca meglio degli altri riducendo il differenziale con gli altri indici
proprio a traino dei bancari...........insomma dovrebbe sovraperformare
gli altri indici............

ipoteticamente fino all 8 febbraio circa...........giorno + giorno meno

come sempre visione pronta ad essere cancellata e buttata.
 

btp37

Forumer storico
UniCredit, colloqui per CIB proseguono, rosa di 4/5 nomi - fonti
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Reuters - 11/01/2011 18:22:05
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MILANO, 11 gennaio (Reuters) - I colloqui per la ricerca del sostituto di Sergio Ermotti alla guida della divisione Corporate & Investment Banking di UniCredit proseguono con una rosa ristretta a 4-5 nomi.

Una scelta definitiva non dovrebbe arrivare prima di metà febbraio anche se non possono essere escluse accelerazioni né che il tema possa essere oggetto del Cda che si riunirà la prossima settimana, indicativamente per il 20 gennaio.

Lo dicono alcune fonti vicine alla situazione mantenendo stretto riserbo sull'identità dei potenziali candidati dopo la ridda di nomi circolata nelle scorse settimane, gran parte dei quali senza trovare riscontro.

"I colloqui procedono. E' possibile che una scelta non sia pronta per il Cda della prossima settimana ma non si può nemmeno escludere del tutto questa eventualità", spiega una delle fonti aggiungendo che il numero dei candidati sarebbe nell'intorno delle cinque unità.

Una seconda fonte indica come tempistica probabile la seconda metà di febbraio pur non escludendo "accelerazioni improvvise".

Continua a prevalere l'ipotesi di una scelta esterna, anche se all'interno non mancherebbero potenziali candidature valide, prima fra tutte quella di Pier Giorgio Peluso, oggi responsabile del CIB in Italia. "Dopo l'addio di Profumo ci sono state soltanto nomine interne", osserva però la fonte.

Il Cda dovrebbe tenersi il 20 gennaio, ma ancora non risulta formale convocazione e dovrebbe essere preceduto, come da prassi, dai tre comitati - strategico, nomine e remunerazioni, che potrebbero riunirsi già nei prossimi giorni.

Le riunioni sono in calendario da tempo e serviranno a fare il punto, tra le altre cose, sul piano industriale in fase di preparazione e sui primi mesi di vita della Banca Unica.
 

btp37

Forumer storico
Italia-Germania, domani 18° bilaterale, su sfondo Bce, eurobond
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Reuters - 11/01/2011 18:12:36
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di Francesca Piscioneri
BERLINO, 11 gennaio (Reuters) - Si terrà domani mattina a Berlino il 18° vertice intergovernativo italo-tedesco, il primo fra Silvio Berlusconi e Angela Merkel dopo il bilaterale del 2008 di Trieste ricordato come l'incontro del 'cucù', per il saluto poco convenzionale con cui il premier accolse la cancelliera.

Il summit - rinviato la scorsa primavera a causa della nube prodotta dal vulcano islandese con conseguente blocco dei voli - arriva in un momento in cui, sebbene le relazioni fra i due Paesi siano nel complesso "eccellenti" - come le definisce una fonte governativa italiane -, non mancano punti di attrito.


GERMANIA-ITALIA, BCE E EUROBOND DIVIDONO
Il primo riguarda l'idea, cara al ministro dell'Economia italiano, Giulio Tremonti, e sponsorizzata dal presidente dell'eurogruppo, Jean-Claude Juncker, di emissioni di debito comuni alla zona euro, i cosiddetti eurobond. La Germania ha sostanzialmente bocciato la proposta in occasione dello scorso vertice Ue di dicembre, sostenendo che emissioni comuni farebbero salire i suoi costi di indebitamento e ridurrebbero gli incentivi alla disciplina di bilancio dei Paesi con le finanze pubbliche meno solide.

Ma ancora ieri Tremonti, che sarà presente al vertice, sosteneva in una intervista che l'idea degli eurobond "sta prendendo piede. Si tratta di emissioni obbligatorie comuni per prevenire gli effetti delle crisi". Il ministro, che oltre alla opposizione tedesca deve fronteggiare anche quella, più soft, della Francia, ha aggiunto che la proposta è maggioritaria nell'ambito del Parlamento europeo.

La questione degli eurobond, precisa la fonte, non è all'ordine del giorno, ma lo sono la governance Ue e la situazione economica, dunque non sarà difficile scivolare sul tema.

Formalmente sul tavolo non c'è neanche il secondo fronte caldo fra Italia e Germania, cioè la successione alla presidenza della Bce il prossimo anno quando scadrà il mandato di Jean-Claude Trichet.

Roma, sebbene manchi ancora una candidatura ufficiale, punta sul governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, mentre Berlino sul presidente della Bundesbank, Axel Weber.

Il mandato di Trichet scade in ottobre e le candidature per la sua successione dovrebbero essere sul tavolo Ecofin per marzo.


ITALIA-GERMANIA, SCAMBI RECORD, LEADERSHIP SOLIDE
La fonte, presentando il vertice - che oltre a Berlusconi e Tremonti vedrà la partecipazione dei ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, delle Infrastrutture Altero Matteoli, dello Svilupo Paolo Romani e degli Esteri Franco Frattini - ci tiene a sottolineare i trait-d'union fra i due Paesi.

In primo luogo un interscambio commerciale vicino ai 100 miliardi (dai circa 90 mld del 2009) superiore alla somma di quelli che l'Italia ha con Francia e Gran Bretagna; poi un tessuto industriale simile, sostanzialmente basato sulla manifattura. La Germania ha un Pil stimato per il 2010 a +3,4% a fronte di un +1,2% dell'Italia.

In agenda anche le prospettive della presidenza francese di G8 e G20, la politica energetica e commerciale e quella internazionale sulla quale c'è "forte convergenza" rispetto ad Afghanistan, Medioriente, Iran e Russia perché "entrambi i Paesi puntano ad una sua maggiore integrazione nelle istituzioni euroatlantiche".

Alla missione partecipa anche una delegazione di industriali guidata da Emma Marcegaglia e con l'Ad di Eni Paolo Scaroni e quello delle Fs, Mauro Moretti.

A unire, secondo la fonte, c'è anche la 'popolarità' dei due leader e la sostanziale stabilità dei governi, nonostante le turbolenze: "Berlusconi ha vinto tutte le recenti consultazioni elettorali e all'estero conta questo". Lo stesso premier, per rafforzare la convinzione che il suo esecutivo andrà avanti nonostante l'attuale maggioranza risicata, porta spesso ad esempio il governo di minoranza della cancelliera.
 

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