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Libia, Frattini assicura a ribelli aiuti finanziari, carburante
Reuters - 31/05/2011 14:08:03
BENGASI, Libia, 31 maggio (Reuters) - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha aperto oggi il consolato italiano nella roccaforte dei ribelli a Bengasi e ha garantito sostegno finanziario ai ribelli che stanno cercando di rovesciare Muammar Gheddafi.
Intanto, ha aggiunto Frattini, Eni, la principale società petrolifera straniera in Libia, sta prestando il proprio aiuto nell'ambito di un pacchetto di assistenza finanziaria e con carburante al Consiglio nazionale di transizione.
Frattini, l'ultimo di una serie di esponenti occidentali di alto profilo a recarsi nel Paese, ha firmato un memorandum di intesa, dicendo che comprende anche un pacchetto di aiuti per "importanti quantitativi di carburante e di denaro dal valore di centinaia di milioni di euro", senza però fornire dati precisi.
"In questo memorandum, l'Italia non solo conferma di riconoscere il Consiglio come unico rappresentante del popolo libico ma prende anche l'impegno con Eni e UniCredit di fornire al Consiglio ciò di cui ha bisogno il popolo libico", ha aggiunto.
"Credo che il regime di Gheddafi sia finito e credo fermamente che sia finito per una semplice ragione: stiamo parlando di una persona i cui più stretti amici stanno defezionando", ha detto ancora Frattini.
Prima della visita di Frattini, tra gli altri si erano recati a Bengasi il responsabile della Politica estera Ue Catherine Ashton, il ministro degli Esteri polacco e un alto diplomatico statunitense.




Intanto, ha aggiunto Frattini, Eni, la principale società petrolifera straniera in Libia, sta prestando il proprio aiuto nell'ambito di un pacchetto di assistenza finanziaria e con carburante al Consiglio nazionale di transizione.
Frattini, l'ultimo di una serie di esponenti occidentali di alto profilo a recarsi nel Paese, ha firmato un memorandum di intesa, dicendo che comprende anche un pacchetto di aiuti per "importanti quantitativi di carburante e di denaro dal valore di centinaia di milioni di euro", senza però fornire dati precisi.
"In questo memorandum, l'Italia non solo conferma di riconoscere il Consiglio come unico rappresentante del popolo libico ma prende anche l'impegno con Eni e UniCredit di fornire al Consiglio ciò di cui ha bisogno il popolo libico", ha aggiunto.
"Credo che il regime di Gheddafi sia finito e credo fermamente che sia finito per una semplice ragione: stiamo parlando di una persona i cui più stretti amici stanno defezionando", ha detto ancora Frattini.
Prima della visita di Frattini, tra gli altri si erano recati a Bengasi il responsabile della Politica estera Ue Catherine Ashton, il ministro degli Esteri polacco e un alto diplomatico statunitense.
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