SONDAGGIO -FTSE Mib atteso in rialzo in sem2, tensioni da Grecia
Reuters - 23/06/2011 15:16:29 MILANO, 23 giugno (Reuters) - L'indice FTSE Mib dovrebbe riprendere a crescere nei prossimi mesi, anche se sui mercati continueranno a pesare i timori per la crisi del debito greco, con ripercussioni soprattutto sul settore bancario.
E' questa la previsione dei 21 economisti consultati da Reuters nei giorni scorsi, che delineano un quadro meno ottimistico rispetto al precedente sondaggio effettuato a marzo.
La mediana delle stime raccolte a giugno vede il FTSE Mib salire di circa l'8% da oggi a fine anno, a 21.600 punti dai 20.014 punti registrati ieri in chiusura. Il principale indice milanese dovrebbe poi continuare a crescere fino a raggiungere quota 22.750 punti a metà del prossimo anno (+13,6% da oggi).
Il sondaggio di marzo aveva previsto che l'indice principale di Piazza Affari sarebbe salito a quota 23.240 punti a fine 2011.
Tra i fattori chiave che potrebbero condizionare l'andamento del mercato italiano, gran parte degli analisti cita la crisi del debito greco. L'attenzione resta però alta anche sul rallentamento della crescita economica.
"L'accelerazione dell'economia mondiale si indebolirà e peserà sulla revisione delle stime degli utili" spiega Greetfeld Tammo di Unicredit, aggiungendo che gli occhi saranno puntati sulla "crisi del debito della zona euro: una maggiore pressione per aumentare le misure d'austerità, al fine di assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche, peserà sul trend di revisione delle stime del Pil".
Anche Enrico Clavenna, di Santander, punta il dito contro la "situazione dei periferici e un possibile contagio o effetto spillover da Grecia, Portogallo, Irlanda verso Spagna e Italia".
L'economista ricorda inoltre come, tra i fattori chiave che potrebbero determinare l'andamento del mercato italiano, ci sono anche le scelte di politica fiscale della zona euro e degli Usa, il cambiamento nelle politiche monetarie dei paesi sviluppati (come la fine del QE2) e la capacità dei paesi emergenti di contenere le pressioni inflazionistiche senza frenare la crescita.
I BANCARI PESERANNO SULL'INDICE ITALIANO
La crisi del debito greco avrà conseguenze negative soprattutto sul comparto bancario che, considerato il peso di questo settore sull'indice italiano, farà sì che la borsa milanese vada peggio delle altre piazze europee.
"Per Piazza Affari è attesa una sottoperformance rispetto all'Europa fintanto che il contesto sui Finanziari rimarrà così rischioso. A questo si aggiunge un quadro macro più debole" spiega un analista di Intesa Sanpaolo.
Da inizio anno alla chiusura di ieri il principale indice italiano ha perso lo 0,79%, meglio dell'indice europeo Ftseurofirst che ha perso circa il 2,69%. Tra i singoli indici, in Francia il Cac-40 ha guadagnato l'1,75%, il Dax è salito del 5,26%, mentre in Inghilterra il FTSE 100 ha perso il 2,15%.
Alcuni analisti sono però convinti che il FTSE Mib possa sovraperformare nei prossimi mesi rispetto agli altri indici europei, poichè prevedono un graduale attenuarsi delle tensioni sulla Grecia e il conseguente rimbalzo dei bancari, fino a oggi particolarmente colpiti dalle vendite.
"Secondo noi il mercato italiano dovrebbe sovraperformare l'indice europeo, trainato dal recupero dei finanziari - fortemente sottovalutati, a causa della debolezza dei mercati obbligazionari e dalle preoccupazione per la qualità degli asset - che hanno un forte peso sull'indice del mercato azionatrio italiano", spiega Luca Comi di ICBPI.
Sempre in merito al comparto bancario, alcuni analisti sottolineano le incognite legate al tema delle eventuali ricapitalizzazioni.
Tra gli altri settori, secondo alcuni analisti potrebbero andare meglio del mercato i titoli industriali, gli energetici e le utility.