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Buon giornioa tutti!
Rieccoci.
Manovra, Assosim contro tassa transazioni finanziarie
Reuters - 30/06/2011 14:51:05
ROMA, 30 giugno (Reuters) - L'Associazione degli intermediari mobiliari (Assosim) esprime preoccupazione per la ventilata reintroduzione in Italia della tassa dello 0,15% sulle transazioni finanziarie nella prossima manovra di bilancio.
"In un contesto di mercato globale, quale quello finanziario, qualsiasi aggravio di costi conseguente a provvedimenti normativi con efficacia limitata al solo territorio nazionale non produrrebbe altro effetto se non quello di indurre gli investitori locali a operare sui mercati esteri e/o per il tramite di intermediari esteri", si legge in una nota.
"Al tempo stesso, gli emittenti italiani già quotati vedrebbero prosciugare la liquidità sui loro titoli negoziati nei mercati nazionali, mentre quelli che stanno considerando l'opportunità di ricorrere al mercato dei capitali sarebbero ulteriormente incentivati a quotarsi all'estero".
Secondo Assosim, l'atteso gettito fiscale dell'imposta allo studio del governo è pertanto destinato a essere più che compensato dall'impatto negativo prodotto sull'erario dalle conseguenti fughe di capitali all'estero, dalle perdite di fatturato per gli intermediari italiani e dalla perdita di competitività e, conseguentemente, di occupazione per l'industria nazionale.
Rieccoci.
Manovra, Assosim contro tassa transazioni finanziarie
"In un contesto di mercato globale, quale quello finanziario, qualsiasi aggravio di costi conseguente a provvedimenti normativi con efficacia limitata al solo territorio nazionale non produrrebbe altro effetto se non quello di indurre gli investitori locali a operare sui mercati esteri e/o per il tramite di intermediari esteri", si legge in una nota.
"Al tempo stesso, gli emittenti italiani già quotati vedrebbero prosciugare la liquidità sui loro titoli negoziati nei mercati nazionali, mentre quelli che stanno considerando l'opportunità di ricorrere al mercato dei capitali sarebbero ulteriormente incentivati a quotarsi all'estero".
Secondo Assosim, l'atteso gettito fiscale dell'imposta allo studio del governo è pertanto destinato a essere più che compensato dall'impatto negativo prodotto sull'erario dalle conseguenti fughe di capitali all'estero, dalle perdite di fatturato per gli intermediari italiani e dalla perdita di competitività e, conseguentemente, di occupazione per l'industria nazionale.