PUNTO 3-Berlusconi non vede acuirsi crisi, misure a settembre
Reuters - 04/08/2011 16:00:14
*Berlusconi: Borsa è come orologio rotto,
non segue economia
*Parti sociali: interventi subito, basta scappatoie
*Governo presenta proposta in otto punti
di Francesca Piscioneri
ROMA, 4 agosto (Reuters) - Silvio Berlusconi è convinto che la crisi non peggiorerà, nonostante le altalene di Borsa e lo spread dei titoli italiani a livelli record, e rinvia a settembre il varo di quelle misure urgenti per rilanciare la crescita chieste stamani in modo corale dalle parti sociali.
"Il governo risponderà nei prossimi giorni alle parti sociali e non ci sarà soluzione di continuità nel prosieguo del confronto per arrivare a un Patto complessivo assolutamente entro settembre", ha detto il premier.
Sindacati e imprese si sono presentate alla riunione con un documento unitario chiedendo - "senza scuse né scappaoie" - un riunione immediata del Consiglio dei ministri per varare nuove misure anti-crisi.
L'esecutivo, in una proposta di otto punti, ha mostrato di condividere le priorità degli attori sociali: dal pareggio di bilancio, alla lotta all'evasione e la riforma fiscale, al rilancio delle infrastrutture; dalla riduzione dei costi della politica, alla privatizzazioni.
Ma chi si aspettava un'azione immediata è rimasto deluso. Escluso un Consiglio dei ministri prima della pausa estiva per assecondare analisti e commentatori che ritengono opportuno anticipare alcune misure previste nella manovra da 48 miliardi per il 2013 e 2014 e finalizzate al pareggio di bilancio.
"La gravità del momento non consente pause. Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che il Consiglio dei ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità. Non possiamo permetterci di rimanere fermi e in balia de mercati fino a settembre", si legge nel documento delle parti sociali illustrato alla riunione dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
MERCATI COME OROLOGIO ROTTO, ITALIANI SPENDANO
Il presidente del Consiglio, il giorno dopo il suo intervento alla Camera privo di contenuti concreti - la riforma dello Statuto dei lavoratori non è stata nemmeno discussa stamani, e l'intenzione di azzerare il fabbisogno finanziario per fine anno criticata dalle parti sociali - dice di non temere la crisi ed esorta gli italiani a consumare e a non vendere le proprie azioni.
"Non credo che la crisi si aggraverà. Non dobbiamo essere spaventati dagli spread attuali perché sarebbero riferiti a particelle di debito pubblico perché quello globale rimane agli interessi a cui è stato piazzato negli anni passati, l'aumento afferirebbe a frazioni che porterebbero ad un aumento dei nostri costi molto relativo", ha annunciato il premier ai giornalisti.
E a chi gli fa notare che la Borsa sembra non aver gradito le sue parole, precisa di aver parlato per i cittadini e non per la Borsa: "I mercati agiscono per ragioni proprie, distanti dalla realtà economica e dalla politica".
Citando quello che gli diceva il padre bancario ha aggiunto: "la Borsa è come un orologio rotto: due volte al giorno dà l'ora esatta, il resto quella sbagliata".
"Se avessi risparmi importanti da parte li investirei in aziende [che si sono mostrate solide] negli anni passati, e che in questi giorni sono colpite dalla speculazione borsistica", ha concluso il premier.
(Francesca Piscioneri)