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su futuro di UNICREDIT si fara' ADC da come si parla


Punite dalle vendite più delle altre cugine europee, le banche italiane ora rischiano di subire l'onta anche dell'uscita dallo Stoxx Europe 50, ovvero l'indice dei 50 titoli più rappresentativi dell'Eurozona. Il motivo? La loro capitalizzazione, che appare sempre più risicata a causa dei pesanti cali borsistici accusati nelle scorse settimane. Basti pensare che dall'inizio dell'anno ad oggi Intesa Sanpaolo ha perso il 43% circa del suo valore di mercato, che si è ridotto da 24,05 a 17 miliardi di euro. Analoga la discesa di UniCredit, assottigliata da 29,8 a 16,9 miliardi.
In fondo alla lista - Un livello così basso, quello raggiunto dai due colossi del credito italiano, che nel corso delle ultime settimane ha avuto la conseguenza di far progressivamente scivolare i due titoli letteralmente in fondo all'elenco delle Blue-chip europee: il titolo di Ca' de Sass oggi si trova al 49esimo posto, mentre UniCredit è ancorato al 50esimo.

Federico Ghizzoni UNICREDIT La permanenza dei due titoli nell'indice - dominato da colossi come Nestlè (oltre 150 miliardi di capitalizzazione), Novartis (108 miliardi) o Hsbc (104 miliardi) - potrebbe rivelarsi non più garantita già a partire dal 31 agosto, quando la società che gestisce lo Stoxx rivedrà, come ogni anno, la composizione del paniere e deciderà di far uscire i titoli meno rappresentativi, in termini di capitalizzazione flottante, sostituendoli con altri.
Nel caso, secondo le previsioni di alcuni analisti, i due titoli italiani uscirebbero dall'indice in compagnia di Nokia e Société Générale, altri due nomi nel mirino delle vendite nel corso delle ultime settimane. Una pattuglia di titoli cui si potrebbe aggiungere anche la britannica Barclays, alla luce di un flottante di circa 17,5 miliardi di euro.
Sia chiaro: ad oggi nessuna decisione formale è ancora stata presa da parte degli analisti dello Stoxx, quindi qualsiasi sorpresa positiva è sempre possibile. Ma qualora la revisione del paniere desse esiti negativi, le conseguenze per i due istituti italiani non sarebbero solo di immagine. Lo Stoxx Europe 50 è infatti il paniere di riferimento di un ampio spettro di strumenti finanziari, come Etf, futures, opzioni, fondi azionari e altri veicoli quotati a Milano e in tutto il mondo.


dalla news sopra ormai è sicuro l'ADC su UNICREDIT si fara'..forse in autunno?

voi chene pensate avete notizie ?


Dico la mia, per me sono solo chiacchere, chiacchere nel senso che se anche uscisse da quell'elenco dei primi 50, non sarebbe una notizia, nulla di nuovo. La situazione di Unicredit la conoscono già tutti da almeno il 2009 fino agli eventi libici. Se proprio vogliamo darci importanza mi viene spontaneo dire invece che questa possibile futura uscita sarebbe tardiva, doveva già essere avvenuta un anno fà o quantomeno nei mesi scorsi, quindi la riterrei davvero tardiva in questo caso.

Quello che non mi và ancora giù invece è che Tremonti, il capo del governo, tutti i maggiori esperti economisti non più di un anno affermavano che le banche italiane erano in assoluto le migliori in Europa se non dell'Occidente, le più solide perchè meno colpite dal fenomeno degli swap, dagli strumenti derivati., tutti quindi a lodarle.
Oggi succede esattamente il contrario, tutto questo non è concepibile, da tutto ciò si capisce quanta poca trasparenza c'è e quanto poco si conosca la finanza soprattutto quella bancaria.

Anche l'AdC è già stato accennato dallo stesso AD un mese fà, che se parlerà a fine anno, quindi anche qui nulla di nuovo.
 
Il book Eur Usd, 1,43930, potebbe proiettare la moneta unica verso 1.4350

Futures S&P -0.50 a 1201 punti

Volatilità contenuta ora, ci leggiamo verso le 14:30

sul 30 siamo messi così
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I volumi sono sufficienti, siamo quasi a 100.000.000, quel dato sulla fiducia dei consumatori in Europa, non ci voleva, l'oro è poco sotto i 1800 oncia, avrei preferito affrontare il pomeriggio con altre premesse, ma questi sono i dati con cui approcciamo l'apertura Usa. vabbhè.

Su indice fino adesso ci hanno respinto a calci da 15300, romperlo sembra dura...
 
Ultima modifica:
Il consolidamento del respingemento dalla zona 15300 in chiusura, apre ipotesi verso 14600 - 14400. Saranno tre ore di fuoco, il futures sull'oro è in rialzo, no buono, siamo a 1828 Usd oncia, ma l'euro è in recupero ad 1.44192, parlo sempre del prezzo in denaro, il nostro settore bancario è in rosso tranne Mediobanca, ed Ucg. è la meno rossa rispetto -2.2 Isp, -3.0 Mps, -3.1 ubi etc etc. Unica certezza in questi mari agitati è il supp su Ucg 0.85 - 0.87. C'è da ballare.

Una bella chiusura sopra sti maledetti 15300, sarebbe una sorsata di acqua gelata, dopo giorni di cammino in deserti aridi.

Indice daily





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7 operatori 30 contratti in acqusto sul book fib sep11, facciamo che non spariscono ed area 15000 tiene.
L'euro regge bene 1.44220

LastVar %MinMaxVolumeOpen15.020-0,65%14.97515.2907.87315.250
 
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Alle ore 16:00 esce dato macro di peso medio, appena cnbc lo pubblica, Vi do l'aggiornamento. Lo stillicidio, il congestionamento, tra 16197 e 14670, con breve tocco di 14197 continua, anche stavolta, speriamo di uscirne da zone diverse dalle solite:) L'euro continua a tenere 1.44363
 
5.14% rendimento decennale Italiano- Spread Btp Bund torna in zona 300 ptbase, appena migliora un asset, ne degenera un altro, si creano segnali contraddittori senza soluzione di continuità, è arduo cogliere la sintassi dei dati.
 

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