ai tempi dell'università, quando studiavo economia politica II, ebbi modo di elaborare una teoria economica tutta personale (tenete conto che internet era ancora una fazenda tutta militare USA o forse era stata sdoganata da poco per i comuni mortali)
oggi sarebbe più corretto parlare di scuola sciacalliana - scuola che non si è ancora sviluppata giacchè questa teoria l'ho elaborata io e non l'ho divulgata ad alcuno
in ogni caso, sulla base di questa teoria, con tanto di assunti e conclusioni varie, l'andamento dei mercati finanziari (e si badi bene, dei soli mercati finanziari, non dell'economia reale - per il momento -) viene messo in correlazione con il progresso tecnologico del mercato e del livello di diffusione di tale progresso nella popolazione di quel mercato che si prende in considerazione.
in sostanza il teorema dello sciacallo dice che:
assunto X il livello massimo di progresso tecnologico disponibile sul pianeta e assunto Y il livello massimo di diffusione di tale progresso nella popolazione del mercato che si prende in considerazione, al crescere, nel tempo, del quoziente risultante dal rapporto tra X e Y cresceranno la velocità e la dimensione delle fasi di espansione e contrazione dei corsi azionari con il susseguirsi di minimi e massimi via via crescenti e sempre più ravvicinati tra loro.