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araldo attendente
Ammazzali, quanta carne al fuoco:
Unicredit: Cda ok aumento capitale da 7,5 mld.
In italia 5.200 esuberi entro il 2015
Ghizzoni: 'Mediobanca svalutata per 440 milioni'
14 novembre, 17:56
Ansa:
Nel 2011 Unicredit non pagherà alcun dividendo. E' quanto si legge nella nota sul piano strategico. "Il Cda di Unicredit ha approvato l'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro tutto garantito dal consorzio". Lo ha detto l'amministratore delegato, Federico Ghizzoni.
Unicredit ha approvato il nuovo piano industriale che prevede di raggiungere al 2015 un utile netto di 6,5 miliardi di euro.
L'obiettivo di Unicredit è di raggiungere nel 2015 un rote (ritorno sul patrimonio tangibile) del 12%. Entro il 2013 si prevede che UniCredit raggiunga un utile netto di € 3,8 miliardi (si sono dimenticati del 2012 ???? ) e un Rote del 7,9%.
Con il rafforzamento patrimoniale il core tier 1 di Unicredit sale al 10,35% con Basilea 2 e al 9% con Basilea 3. E' quanto indicato dall'ad, Federico Ghizzoni. Il common equity tier 1 ratio è superiore al 9% già nel 2012 e superiore al 10% nel 2015.
Unicredit registra una maxi-perdita netta di 10.641 milioni nel terzo trimestre a causa di svalutazioni.
Il piano strategico di Unicredit prevede una riduzione del personale in Italia di 5.200 unità nel periodo compreso tra settembre 2011 e il 2015. (parecchio tardiva la riduzione)
Le azioni Unicredit sono temporaneamente sospese dalla Borsa in attesa di comunicato.
I principali soci, quali le fondazioni, Allianz e gli azionisti tedeschi avrebbero gia' assicurato il loro sostegno. Quanto ai libici che con Lia e Banca centrale detengono un 7,5% (al momento congelato), tutto dipende da come evolvera' la situazione politica nel Paese. Tripoli non avrebbe, comunque, intenzione di diluirsi anche se nelle scorse settimane voci indicavano un interesse del fondo del Qatar per il 2,5% in mano alla Libyan investment authority.
L'operazione sul capitale, naturalmente, guardera' alle condizioni di mercato (finora instabili) e potrebbe, se necessario, partire anche piu' tardi. C'e', comunque, tempo per procedere fino ad aprile, quando scade l'impegno delle banche coordinatrici. Tra queste Mediobanca e Bofa-Merryll Lynch a cui e' richiesta una copertura fino a 1,1 miliardi di euro ciascuna. Sul tavolo del consiglio di amministrazione, che oggi si riunira' dalle 9 anche i conti del terzo trimestre e, soprattutto, l'atteso piano industriale al 2015. Per quanto riguarda i numeri secondo la stima media espressa dal 'panel' di 19 analisti che seguono il Gruppo l'utile netto del trimestre dovrebbe essere di 6 milioni di euro contro i 334 milioni dello stesso periodo del 2010.
Il consensus (????) per tutto il 2011 prevede un utile di 1.963 milioni, in crescita rispetto ai 1.323 milioni del 2010. In relazione, invece, alle linee strategiche (che puntano ancora di piu' ad una semplificazione organizzativa) il country manager per l'Italia, Gabriele Piccini ha precisato, in merito alle indiscrezioni su tagli al personale, che ''non sono licenziamenti, ma uscite programmate e concordate con i sindacati''. Il manager ha poi spiegato, senza fornire cifre, che l'istituto ''gestira' il turnover per gente che ha maturato la possibilita' di uscire senza problematiche e senza traumi''. Da Piccini e', inoltre, arrivata anche l'indicazione che il business commerciale in Italia nel terzo trimestre e' in linea con il secondo''.
GHIZZONI, MEDIOBANCA SVALUTATA PER 440 MLN - La partecipazione dell'8,66% di Unicredit in Mediobanca è stata svalutata di 440 milioni di euro. Lo ha detto l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nella conference call sui conti.
Alla fine del 2010 la quota in Mediobanca era in carico nel bilancio di Unicredit per 996,4 milioni di euro, ad un prezzo di 13,36 euro per azione.
Unicredit: Cda ok aumento capitale da 7,5 mld.
In italia 5.200 esuberi entro il 2015
Ghizzoni: 'Mediobanca svalutata per 440 milioni'
14 novembre, 17:56
Ansa:
Nel 2011 Unicredit non pagherà alcun dividendo. E' quanto si legge nella nota sul piano strategico. "Il Cda di Unicredit ha approvato l'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro tutto garantito dal consorzio". Lo ha detto l'amministratore delegato, Federico Ghizzoni.
Unicredit ha approvato il nuovo piano industriale che prevede di raggiungere al 2015 un utile netto di 6,5 miliardi di euro.
L'obiettivo di Unicredit è di raggiungere nel 2015 un rote (ritorno sul patrimonio tangibile) del 12%. Entro il 2013 si prevede che UniCredit raggiunga un utile netto di € 3,8 miliardi (si sono dimenticati del 2012 ???? ) e un Rote del 7,9%.
Con il rafforzamento patrimoniale il core tier 1 di Unicredit sale al 10,35% con Basilea 2 e al 9% con Basilea 3. E' quanto indicato dall'ad, Federico Ghizzoni. Il common equity tier 1 ratio è superiore al 9% già nel 2012 e superiore al 10% nel 2015.
Unicredit registra una maxi-perdita netta di 10.641 milioni nel terzo trimestre a causa di svalutazioni.
Il piano strategico di Unicredit prevede una riduzione del personale in Italia di 5.200 unità nel periodo compreso tra settembre 2011 e il 2015. (parecchio tardiva la riduzione)
Le azioni Unicredit sono temporaneamente sospese dalla Borsa in attesa di comunicato.
I principali soci, quali le fondazioni, Allianz e gli azionisti tedeschi avrebbero gia' assicurato il loro sostegno. Quanto ai libici che con Lia e Banca centrale detengono un 7,5% (al momento congelato), tutto dipende da come evolvera' la situazione politica nel Paese. Tripoli non avrebbe, comunque, intenzione di diluirsi anche se nelle scorse settimane voci indicavano un interesse del fondo del Qatar per il 2,5% in mano alla Libyan investment authority.
L'operazione sul capitale, naturalmente, guardera' alle condizioni di mercato (finora instabili) e potrebbe, se necessario, partire anche piu' tardi. C'e', comunque, tempo per procedere fino ad aprile, quando scade l'impegno delle banche coordinatrici. Tra queste Mediobanca e Bofa-Merryll Lynch a cui e' richiesta una copertura fino a 1,1 miliardi di euro ciascuna. Sul tavolo del consiglio di amministrazione, che oggi si riunira' dalle 9 anche i conti del terzo trimestre e, soprattutto, l'atteso piano industriale al 2015. Per quanto riguarda i numeri secondo la stima media espressa dal 'panel' di 19 analisti che seguono il Gruppo l'utile netto del trimestre dovrebbe essere di 6 milioni di euro contro i 334 milioni dello stesso periodo del 2010.
Il consensus (????) per tutto il 2011 prevede un utile di 1.963 milioni, in crescita rispetto ai 1.323 milioni del 2010. In relazione, invece, alle linee strategiche (che puntano ancora di piu' ad una semplificazione organizzativa) il country manager per l'Italia, Gabriele Piccini ha precisato, in merito alle indiscrezioni su tagli al personale, che ''non sono licenziamenti, ma uscite programmate e concordate con i sindacati''. Il manager ha poi spiegato, senza fornire cifre, che l'istituto ''gestira' il turnover per gente che ha maturato la possibilita' di uscire senza problematiche e senza traumi''. Da Piccini e', inoltre, arrivata anche l'indicazione che il business commerciale in Italia nel terzo trimestre e' in linea con il secondo''.
GHIZZONI, MEDIOBANCA SVALUTATA PER 440 MLN - La partecipazione dell'8,66% di Unicredit in Mediobanca è stata svalutata di 440 milioni di euro. Lo ha detto l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nella conference call sui conti.
Alla fine del 2010 la quota in Mediobanca era in carico nel bilancio di Unicredit per 996,4 milioni di euro, ad un prezzo di 13,36 euro per azione.
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