SPREAD - Successo dell'asta BOT, ma ora la nuova preda si chiama Portogallo
Websim - 13/03/2012 12:00:07 Italia.
Si è chiusa con l'ennesimo successo l'asta di stamattina. Il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di BOT annuali ad un rendimento dell'1,405% con richieste pari a 1,38 volte l'offerta e 3,5 miliardi di BOT trimestrali ad un rendimento dello 0,492% con richieste pari a 2,23 volte l'offerta.
I rendimenti assegnati sono rispettivamente sui minimi del settembre 2010 e sui minimi di sempre.
La strategia annunciata a suo tempo dal Tesoro per contenere i costi del debito pubblico si rivela quindi vincente: concentrarsi al massimo sulle scadenze brevi/brevissime dove l'accoglienza del mercato è ottima e gestire con la massima parsimonia (nei limiti del possibie) le emissioni su scadenze medio/lunghe dove i costi sono ancora molto più elevati della media europea.
Le tensioni sui bond periferici restano tuttavia alte. Risolta ormai la questione greca, la speculazione ha già individuato la nuova preda: il Portogallo.
Il rendimento del titolo decennale lusitano è balzato in questi giorni oltre il 13% con uno spread di oltre 1.000 punti base rispetto alla Germania, un livello insostenibile per le casse di qualsiasi Paese.
Le titubanze tedesche ad aumentare la dotazione fondo SalvaStati presta il fianco a nuovi assalti di coloro che puntano ad un'altra ristrutturazione del debito sovrano che faccia magari scattare l'applicazione dei CDS.
In questo frangente l'Italia si difende egregiamente. Lo spread decennale è in calo di 5 punti base a 308 e rimane ancorato all'area dei 300 punti base. Mantiene ancora un discreto margine di vantaggio sulla Spagna (20 punti base).
Finchè restiamo nel range 300/350 punti base possiamo considerare il movimento come una fase di consolidamento del prodigioso rally avviato a gennaio che ha consentito al BTP decennale di recuperare circa 200 punti base. Pertanto ribadiamo che ogni flessione verso la parte alta del range è da considerare un'occasione di acquisto.
Tra l'altro il tracollo dei rendimenti a brevissima scadenza (BOT tre mesi intorno allo 0,5%) registrato nelle ultime giornate dovrebbe oltremodo favorire lo spostamento degli acquisti sulla parte medio/lunga della curva dei rendimenti.